lunedì 9 luglio 2018

Appennino reggiano, un’estate in festa


La montagna reggiana, cuore del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, offre innumerevoli occasioni di scoperta ed è pronta ad accogliere i turisti con un ricco programma di divertenti feste e di eventi unici legati alla tradizione popolare. Eccone una rapida rassegna comprensiva dei luoghi da visitare, dalla media collina all’Alpe di Cusna.

L’Appennino reggiano fa parte di quei luoghi che spesso si "costeggiano" o semplicemente si ignorano, perché non famosi e celebrati e quindi sacrificati dai  circuiti turistici nazionali. Eppure, questo territorio, è un microcosmo appartato prodigo di bellezze naturali, di segni della storia, della tradizione contadina e di sapori inimitabili.

A Baiso, “a tavola con i bizantini” – 14-15 Luglio
Partendo da Reggio Emilia, si sfiora la pittoresca Scandiano (la città del Boiardo), si risale la valle del Tresinaro, con la sua massiccia presenza di case torri (siamo in terra matildica); poi, dopo aver attraversatoo Viano, paese del tartufo e guardato a vista da un magnifico castello, si raggiunge Baiso. Anziché utilizzare la fondovalle del Tresinaro, si percorre la vecchia e panoramica strada che aggira Monte Lusino. Baiso, dominato da una torre medioevale, è un vivace  paese adagiato lungo una suggestiva zona calanchiva. Tra le iniziative organizzate nel periodo estivo, quella di maggior richiamo è la “Tavola di Bisanzio”, una rievocazione storica, rigorosamente in costume, incentrata sui sapori dell’epoca bizantina.

Castello delle Carpinete – eventi estivi
La strada che da Baiso conduce a Carpineti attraversa un paesaggio fra i più belli e riposanti dell’Appennino reggiano. Carpineti è un ameno e piacevole paese adagiato ai piedi della tagliente e boscosa dorsale del monte Antognano, dove stanno ben piantati, a 805 m s.l.m., i superbi ruderi del Castello delle Carpinete . Nella linea difensiva canossana, il castello rappresentava un baluardo importante a controllo della media valle del fiume Secchia e in perfetta linea di vista con la rocca di Sarzano. Nel Castello delle Carpinete, il più amato da Matilde e il preferito da papa Gregorio VII, si tennero importanti incontri: primo fra tutti, nel 1092, il convegno di vescovi presieduto dalla stessa Matilde che sancì la continuazione della guerra contro Enrico IV
News: l’evento sarà rievocato in grande stile il 23 settembre

Grazie ad un’importante operazione di recupero che, ha reso alquanto leggibile e suggestiva la conformazione originaria ed austera del castello, il percorso di visita, si presenta interessante, coinvolgente ed indimenticabile. Le visite sono possibili grazie alle guide del Gruppo storico Folcloristico “Il Melograno”  ( gruppostoricoilmelograno@gmail.com - Maria Grazia 339 2313875 Rita 333 2319133) che organizza, altresì, tutti gli eventi legati alla storia di questo maniero.
Il parcheggio del castello è angusto, ma in occasione di eventi, con partenza da Carpineti, funziona un minibus navetta. Oppure, sempre dal centro del paese, si percorre in 40 minuti un bel sentiero.

Verso le “alte terre”
Sia che si parta dal minuscolo parcheggio del Castello delle Carpinete o da quelli più ampi (c’è anche una bella area di sosta per camper) situati a Carpineti, le direttrici stradali per raggiungere le alte terre sono divertenti e panoramiche: entrambi confluiscono sulla SP9 che porta a Civago, “la piccola Svizzera “ del reggiano. 
La prima meta è Minozzo, che si raggiunge con una deviazione dalla SP9 in corrispondenza di Razzolo, il paese di Giuliano Razzoli, campione olimpico di slalom speciale a Vancouver 2010.
Tappa a Minozzo

I motivi per andare a Minozzo sono almeno tre: visitare l’antica Pieve, una delle più belle chiese della provincia di Reggio Emilia; visitare la vetusta Rocca, una fortezza che  nei secoli XIII e XIV era imponente, importante e imprendibile. Per le visite guidate alle due emergenze storiche bisogna rivolgersi a: amicidellarocca@libero.it- https://www.facebook.co/amicidellaRoccaMinozzo/ ;

 
 sedersi a tavola al ristorante Due Pini (tel. 0522 801203) per gustare i sublimi super tortelli fatti in casa dalle cuoche Flora e Giovanna (la mamma).
Il terzo motivo per cui vale la pena fermarsi a Minozzo, sono i super tortelli fatti in casa dalle cuoche Flora e Giovanna  del ristorante i Due Pini.
Tanti anni fa a Minozzo si organizzava la “Festa del Formaggio Pecorino”, molto apprezzata dai montanari e dai gitanti, così come le più recenti rievocazioni storiche legate alla storia della Rocca. Per difficoltà organizzative tali manifestazioni sono cadute nell’oblio, tuttavia l'associazione “amici della Rocca”(amicidellarocca@libero.it ) è molto attiva ed è impegnata in altre formule diattività a sfondo culturale.


Conoscere il “Maggio”
La prossima tappa è Villaminozzo, dove vale la pena visitare il Museo del “Maggio” che ripercorre la storia di questo tipo di rappresentazione teatrale della tradizione popolare. Assistere a una di queste opere che si rifanno alle medioevali “chanson de geste” (di seguito l’elenco con le date) e che vanno in scena in location suggestive nelle varie borgate, si provano emozioni uniche. Le opere del “Maggio” vengono proposte anche nella vicina Garfagnana e nel modenese.

EVENTI / RASSEGNA DEL MAGGIO 2018
15 LUGLIO - Boccassuolo (MO) Compagnia del Maggio di Romanoro ("Il ponte dei sospiri" di Teobaldo Foschi)
15 LUGLIO - Cinquecerri (RE) Società del Maggio costabonese ("Spartaco" di Romolo Fioroni)
05 AGOSTO - Asta (RE) Compagnia Monte Cusna (Maggio epico)
05 AGOSTO - Romanoro (MO) Compagnia del Maggio di Romanoro ("Il ponte dei sospiri" di Teobaldo Foschi)
12 AGOSTO - Morsiano (RE) Compagnia Val Dolo ("I tradimenti di Bentley" di Tranquillo Turrini)
15 AGOSTO - Costabona (RE) Società del Maggio costabonese ("Spartaco" di Romolo Fioroni)
19 AGOSTO - Cervarolo (RE) Compagnia Val Dolo ("Amore e sangue" di Lorenzo Aravecchia)
19 AGOSTO - Varliano (LU) Compagnia Monte Cusna (Maggio epico)
26 AGOSTO - Asta (RE) Chiusura della Rassegna Nazionale con la presenza di tutte le compagnie

Ai piedi del Cusna
Lasciata Villaminozzo si percorre la SP9 che attraversa la  Valdasta, un’ampia e solatia conca chiusa fra i declivi del monte Penna  dal ripido declinare del versante nord del Cusna (2.120 m) e dalla spettacolare parete stratificata del monte Torricella. La meta è la località Rescadore (a monte della borgata di Febbio), che è la base ideale di partenza per percorsi escursionistici e di trekking (a piedi, a cavallo, in Mountain Bike) appaganti dal punto di vista ambientale, paesaggistico e botanico. Salire sulla fronte del Gigante dormiente (così una leggenda ha identificato il Cusna) è il desiderio dei molti appassionati di montagna: ci si arriva per sentieri oppure con l’ausilio di due tronconi di seggiovia (trasportano anche mtb) e poi per un erto sentiero.
Sempre più in alto

Grazie alla professionalità e all’entusiasmo dello staff della società la Contessa, la stazione Febbio 2000 (INFO FEBBIO ) è molto apprezzata sia in inverno sia nella bella stagione, con un’offerta sportiva variegata e spettacolare. E non mancano gli eventi di particolare interesse, come quelli organizzati al rifugio “Del Crinale” posto a 2065 metri di altitudine e raggiungibile in seggiovia, che in particolari giornate rimane in funzione fino alle ore 24. Questa è un’esperienza imperdibile e mozzafiato; sulla terrazza del rifugio  si respira aria purissima e con questa condizione, oltre a godere di un panorama superbo a tutto tondo e a un tramonto da quadro impressionista, non è raro a notte fonda scorgere le luci della costa ligure. 


Ad agosto il gruppo di astrofili del Gadar curerà lezioni notturne di astronomia a quota 2.000, e ogni due settimane ci saranno aperitivi al tramonto con musica dal vivo. Info: 333.4734275 - www.infofebbio.com.





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