Bella,
solare, estroversa, gelosa del suo insigne passato e orgogliosa della sua
straordinaria modernità; semplicemente Nîmes,
dove l’art de vivre ha una lunga tradizione.
Se la maestosa Arena
di Arles è patrimonio Unesco,
non si comprende come il coetaneo anfiteatro di Nîmes non lo sia ancora (nel 2018
dovrebbe arrivare il riconoscimento) unitamente ad altri retaggi della
grandiosa romanità che questa città del sud della Francia conserva. Durante un viaggio dalla Provenza alla Petit Camargue, ci siamo fermati in entrambe
le città e se Arles ci è sembrata deliziosa e
d’intima atmosfera, Nîmes si è rivelata semplicemente affascinante.
Nîmes, adagiata al’ombra delle colline
delle Garrigues, tra la Camargue e le Cevennes, fu fondata dai Volsci,
poi nel 27 a.C. in epoca augustea, diventò colonia romana con il nome di Nemausus. L’imperatore Augusto, grazie ai progetti del genero Agrippa (fu conflitto d’interessi ?),
l’arricchì di splendidi monumenti, molti dei quali, ben conservati, splendono
tuttora al sole del Midì. Alcuni dei
monumenti romani sono ora affiancati da edifici avveniristici realizzati da
famosi architetti, concepiti per creare una sorta di dialogo tra antico e
moderno. Accrescono così i motivi della visita che deve comprendere anche la
pittoresca città vecchia, animatissima e con sentori catalani.
Nimes:
“passeggiata romana” e … moderna
Il
punto ideale per partire alla scoperta della Nîmes romana
è l’Esplanade (a due passi dalla
stazione) un’incantevole e scenografica
area verde, con al centro la monumentale Fontaine Pradier. Dalla piazza già s’intravvedono le arcate dell’anfiteatro
e più ci si avvicina, più ci si rende conto di quanto sia eccezionale lo “stato
di forma” di questo monumento risalente al I secolo d.C.
L’anfiteatro è di
forma ellittica (133x101 metri) e circoscritto da due livelli di 60 arcate per
21 metri di altezza; alquanto ingegnoso il sistema di corridoi, scale, gallerie
e vomitatoi. All’interno la cavea è costituita da 34 file di gradini
(stupefacente la vista sull’arena dagli ultimi gradini) dove potevano prendere
posto 24.000 spettatori. L’arena ospita esibizioni che ripropongono i giochi in
voga al tempo di Roma, spettacoli
teatrali, concerti, corse camarghesi e le corride alla spagnola.
Le corride, non
sono un artificio per attirare più turisti, ma una passione e una tradizione
che ha radici lontane. A ricordare queste esibizioni (un tempo cruente),
all’esterno dell’arena è stata collocata la statua di “El Nemeno”, il più grande
torero francese. Pablo Picasso era
un appassionato delle corride e per assistervi percorreva 250 km partendo da Mougins, borgo delle Alpi Marittime-Costa Azzurra.
NOVITA’
2018
Accanto
al magnifico anfiteatro di Nîmes , il 2 giugno 2018 sarà inaugurato
il Museo della Romanità,
ospitato in un edificio dalle forme avveniristiche, progettato dall’archistar Elizabeth
de Portzamparc. La scenografia
della facciata caratterizzata da onde orizzontali, realizzate con quadrati di
vetro che evocano mosaici romani, dà il senso della leggerezza, in contrasto
con la pietra dell’arena. L’interno del museo è spettacolare e il visitatore
può ammirare oltre 25.000 collezioni con l’ausilio di tecnologie audiovisive.
Non mancano le sale di documentazione, laboratori didattici e una vasta scelta
di ristorazione.
Dal
2 giugno fino al 24 settembre 2018, coloro che
visiteranno il Museo della Romanità, potranno ammirare una
collezione unica al mondo di pezzi legati alla storia dei gladiatori,
proveniente dal Colosseo di Roma.
Verso il
“Foro”
Proseguendo
nella passeggiata sul filo della storia, si arriva nel luogo dove sorgeva il
foro romano: qui si rimane a bocca aperta alla vista della Maison
Carrèe (casa
quadrata), un tempio romano di epoca augustea tra i meglio conservati al mondo.
Le 30 colonne corinzie riccamente scolpite conferiscono slancio ed eleganza
all’edificio. All’interno, che accoglie un museo di antichità romane, si
assiste ad un filmato(“Nemausus, la naissance de Nîmes”) che racconta la storia della città
e dei suoi personaggi.
Sull’altro
lato della piazza le colonne in metallo della modernissima Carrè d’Art
(opera
dell’archistar Norman
Foster) fanno
da contrappunto, tra leggerezza e gravità, a quelle di pietra della Maison Carrèe. La Carrè d’Art, è un edificio di vetro, acciaio e cemento che si
sviluppa su nove piani (5 di questi interrati). L’interno di questo moderno
involucro ospita il Museo di Arte
Contemporanea, una biblioteca - mediateca, un book-shop e una panoramica
caffetteria. La piazza Maison Carrèe, sempre affollata di gente, è il punto
cruciale della vita sociale e culturale Nîmes.
Dall’8 ottobre 2018 al 24 febbraio 2019: mostra su
Picasso al Carrè d’Art
Altri passi nella storia di Nîmes
Per
raggiungere i suggestivi resti del tempio di Diana bisogna attraversare gli scenografici Jardin de la Fontaine, con ambientazione che ricorda i giardini del
XVIII secolo. E’ un angolo quieto e romantico e tra il verde e l’acqua
occhieggiano splendide statue. Poco oltre, in posizione rialzata sul Mont Cavalier, sorge un altro insigne
monumento romano: é la Tour Magne,
imponente costruzione a pianta ottagonale che faceva parte dell’antica cerchia
muraria di Nîmes.
Dall’alto della torre si gode un panorama bellissimo sulla città e sulla
piramide del Mont Ventoux, in Provenza.
Per
gli appassionati di storia dell’Impero
Romano c’è un altro sito che merita di essere scoperto: è il Castellum divisorium (in Rue de la Lempeze)
uno dei rari esempi (come quello di Pompei) ancora esistenti di distribuzione
dell’acqua. Era il punto terminale dell’acquedotto costruito tra Uzès e Nimes che passava per il colossale e magnifico Pont du Gard (30 km da Nîmes)
la cui visita va assolutamente messa in programma.
Curiosando
nella città vecchia
Per
chiudere la visita di Nîmes
manca soltanto
la passeggiata nella città vecchia e per scoprire angoli segreti e scorci
pittoreschi bisogna perdersi nell’intrico di viuzze e piazzette fiancheggiate
da case rinascimentali e popolate da caffè, bistrot e botteghe di artisti e
artigiani.
Un
angolo delizioso è la Place du Marche
brulicante di caffè, ristoranti e pasticcerie. Su questa piazza si erge una
palma e c’è la fontana con un
coccodrillo in bronzo; il rettile e la palma sono due simboli della città che
comparivano su una moneta romana coniata in occasione della vittoria su Cleopatra. L’effige del coccodrillo lo
si trova ovunque sulle strade del centro e quattro esemplari dell’animale
anfibio sono appesi all’interno dell’hotel de ville. Passeggiando per le vie
pedonali di Nîmes, s’incontrano altre piazzette, come la suggestiva Place aux Herbes vicina alla cattedrale
di Notre Dame e Saint Castor, un gioiello di arte romanica.
Per i buongustai il punto d’incontro sono le Halles de Nimes dove
acquistare o gustare i saporiti prodotti della regione. Una ghiottoneria sono i
crostini di pane spalmati di”brandade”(pesto di baccalà).
Non c’è che dire Nîmes è in grado di soddisfare tutti i sensi.
INFO
Office de Tourisme et
des Congrès de Nîmes/SPL AGATE
19 rue Trajan Nîmes
In camper a Nimes: www.camping-nimes.com
EVENTI
I Grandi Giochi Romani 28-29-30 Aprile 2018
Feria di Pentecoste dal
17 al 21 maggio 2018
Festival di Nimes Giugno
e luglio 2018
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