sabato 14 aprile 2018

Ischia: un posto a tavola alle falde dell’Epomeo


Che Ischia sia un’isola di terra con anima contadina, lo s’intuisce dai suoi piatti tipici come il coniglio all’ischitana cucinato in tegami di terracotta. Per assaporare questa e altre specialità, meglio andare nei paesi di montagna, magari al ristorante del Bracconiere collocato in posizione da capogiro di fronte al mare.


Isola di Ischia dominata dall'Epomeo che fu vulcano ancor prima del Vesuvio
Certo, facendo una vacanza a Ischia non si rimane insensibili alla seduzione esercitata da baie incantate, da panorami mai uguali, da esotici e rigogliosi giardini dove occhieggiano piscine traboccanti d’acqua fumante e dagli effetti benefici. Ma, se si vuol cogliere il “genius loci” dell’isola dell’eterna giovinezza, bisogna salire lungo i fianchi dell’Epomeo, che fu vulcano ancor prima del Vesuvio e dove sopravvive un mondo a parte, ai confini del tempo, costituito da piccole frazioni come Panza e Fontana (che insieme a Serrara forma uno dei sette comuni di Ischia), dove le case hanno mantenuto l’architettura originaria e le cantine sono ancora quelle scavate nel tufo.

Alle falde dell’Epomeo
Il ristorante Il Bracconiere si trova a Serrara Fontana alle falde dell'Epomeo
E di tufo e di legno è anche la vecchia casa contadina che ospita il ristorante Il Bracconiere , situata a 480 metri s.l.m. e a 200  metri dalla cima dell’Epomeo.  Lasciata la sinuosa litoranea 270 a Serrara-Fontana, per raggiungere il ristorante si prende la deviazione per Pantano e poi si percorre per qualche minuto una stradina stretta e ripida che si perde fra i  pendii dell’Epomeo. Dal parcheggio panoramico del Bracconiere partono i sentieri che portano sulla “cresta dell’isola” passando per luoghi suggestivi come i Frassitelli, con i suoi minuscoli e preziosi vigneti delimitati dalle “parracine” (muretti a secco)  e per il sontuoso bosco della Falanga

Un po’ di storia del Bracconiere
Entrando nel locale ci si imbatte in un ambiente originale e familiare, con un arredo rustico e un grande camino che ricorda le baite alpine; alle pareti declina una ricca parata di fucili antichi e oggetti del passato. A ricevere gli ospiti con un grande sorriso è Michele Di Meglio il patron di casa, anche se preferisce non definirsi tale: “ non c’è un padrone di casa ma una squadra, i Di Meglio, ben affiata e che lavora con entusiasmo”.
Ischia, Serrara Fontana: lo staff Di Meglio del ristorante il Bracconiere
L’avventura del Bracconiere prende il via negli anni 70, quando Leonardo Di Meglio e il figlio Salvatore, appassionati di caccia, avevano pensato di aprire una trattoria in una vecchia casa che non aveva né acqua né corrente elettrica. Il menù proposto era molto essenziale: insalata e coniglio coniglio all’ischitana cucinato in tegami di terracotta, con “a’ capa d’aglio” intera, vino, pomodorini, lardo e spezie locali. Sull’isola d’Ischia il coniglio è un simbolo, vive come un tempo e si nutre solo di erbe selvatiche. 

Negli anni questo ristorante, ha subito un’evoluzione, i capostipiti non ci sono più ma la gestione è rimasta in famiglia con i fratelli Michele e Francesca. La cucina è regno esclusivo di Leonardo il giovane nipote, chef di talento che coadiuvato da validi collaboratori, elabora piatti sublimi, dai forti contrasti cromatici e di gusto, in ogni caso sempre legati alla tradizione ischitana.

Vale la pena sedersi a tavola
L’atmosfera della sala da pranzo (vi è anche una veranda) è piacevole, con i tavoli ben apparecchiati e sufficientemente distanti l’uno dall’altro. Non esiste un menù scritto, bisogna lasciar fare a Michele che sciorina un lungo elenco, con tanto di dettagli, delle golosità proposte. Si parte con gli antipasti freddi e caldi con salumi e formaggi e varie zuppette di verdure provenienti dall’orto di famiglia. Ma è stupore quando in tavola appare una formosa pagnotta di pane “cafone”, svuotata e contenente pasta, patate e provola. Tra i primi (non eccedete con le porzioni) vanno assaggiati le profumate pappardelle al sugo di coniglio o al ragù di cinghiale. 

il coniglio all'ischitana é il piatto simbolo a Ischia. Da assaggiare al ristorante il Bracconiere
Tra i secondi a conquistare il palato è il coniglio (su ordinazione), divinamente cucinato, tenero e ricco di aromi e accompagnato da patate fritte veramente deliziose. Un’occhiata  all’elenco dei vini consentirà di individuare le migliori bottiglie della produzione ischitana, come il Biancolella della vicina cantina D’Ambra. Lo chef Leonardo pone molta fantasia anche nella preparazione dei dolci, autentiche delizie per gli occhi e per il palato. 
E per concludere, non guasta un bicchierino di “elisir dell’amore”, preparato con erbe aromatiche raccolte lungo i pendii dell’Epomeo. Fuori, ai margini del piazzale (durante un recente raduno ha visto la presenza di una quarantina di auto Ferrari), si gode un superbo e indimenticabile panorama che va da Punta Imperatore, a ovest, alla baia di Citara a sud fino al golfo di Napoli a est.


Pronto Ischia (soggiorni – assistenza turistica)


Nessun commento:

Posta un commento