C’é
tempo fino all’11 febbraio per ammirare, a Jesolo, il più grande presepe di
sabbia d’Italia. E’ anche un’ottima occasione per godere della magnetica
solitudine del mare d’inverno e del fascino che sanno trasmettere alcuni
paesaggi della Laguna Nord.
L’itinerario,
molto indicato per chi viaggia in camper, prende le mosse da Quarto d’Altino, dove s’imbocca la
provinciale 41 che fiancheggia il pacifico e sinuoso corso del fiume Sile (sublime la navigazione in house
boat) che a Portegrandi s’immette
nel canale “Taglio di Sile”. Fu la Serenissima,
che per arginare il progressivo interramento della laguna, creò, fra il 1661 e
il 1682, un alveo artificiale, allo scopo di convogliare le acque del Sile in quelle della Piave-Vecchia (il Piave, in veneto, è
femminile) che sfocia nei pressi del Lido di Jesolo.
Tra il Sile e il Piave
Proseguendo
in direzione di Jesolo, il panorama che si apre
sul canale, percorso da gondole e house boat e sui luccicanti e piatti
orizzonti della laguna, è grandioso. Una breve deviazione porta a Caposile, tranquillo paese adagiato
nella pingue campagna alla confluenza tra il Sile e il Piave.
Fermatevi
nel piazzale del ristorante “Alla Cacciatora” e godetevi
il quadretto pittoresco offerto dagli alvei dei due fiumi animati da barche e
cigni, da un antico ponte a bilanciere, da un altro di barche e poi da pioppi e
salici che si prostrano sull’acqua.
Caposile: gli
immediati dintorni, nell’estate del 1918, “
là dove “…..si vide il Piave rigonfiar le sponde….” (Gabriele d'Annunzio) furono teatro della Battaglia del Solstizio , uno degli episodi più tragici del primo conflitto mondiale.
Partendo in bici dal ponte di barche, vale la pena effettuare un’escursione fra le colorate barene e gli affascinanti specchi d’acqua della Valle Grassabò. Laggiù, circondati da solitudine e natura allo stato puro, può capitare di assistere alle evoluzioni di garzette, gabbiani reali, germani e alzavole.
Andare a Jesolo, nel gergo comune, significa
andare al Lido, tanto che
il cartello indicante Jesolo Paese (l’antica Equilium) passa quasi
inosservato. Eppure, in questo lindo agglomerato adagiato sulle rive del Sile-Piave
Vecchia, affiorano le tracce della storia.
Infatti, ai
margini del paese in località Antiche Mura, i ruderi della monumentale
cattedrale di Santa Maria Assunta (dell’XI secolo) sono lì a testimoniare
l’importanza della località, che da antico centro romano diventò un
fiorente porto della Confederazione Lagunare. Poi a causa dei progressivi
mutamenti morfologici e l’allontanamento dal mare, l’importanza di Jesolo sfumò, mentre a poca
distanza, sul litorale, si affacciava l’astro nascente del Lido.
La città sul mare
Nata
negli anni 30 ai margini delle dune nei luoghi allora denominati Spiaggia
e Marina Bassa, la località balneare si è sviluppata a ritmi
incredibili, tanto da affermarsi con autorevolezza a livello internazionale. Jesolo
Lido é diventato meta di vacanze e polo d’attrazione senza
eguali, tanto da essere definito la “Miami d’Europa”. Nella stagione
invernale fa un certo effetto percorrere in solitudine gli infiniti e
ampi viali e il reticolo di strade interne parallele al mare (d’estate si
trasformano nella più vasta ed esuberante isola pedonale d’Europa). Fa un certo
effetto veder sfilare la lunga teoria di palazzi, alberghi, negozi e locali con
le saracinesche desolatamente abbassate, tanto da trasformare la località in
una sorta di moderna “ ghost town”.
Il presepe di sabbia
Tuttavia
tra dicembre e gennaio (quest’anno fino a febbraio), Jesolo Lido si
anima grazie ad iniziative ricche d’interesse: una su tutte la Sand Nativity, il presepe di sculture
di sabbia, una peculiare e spettacolare mostra (associata a un progetto
benefico), il cui richiamo sfiora ogni anno le 100.000 presenze.
La location
è una tensostruttura installata in piazza
Marconi, dove potrete ammirare sculture di sabbia di grandi
dimensioni e di eccezionale bellezza, realizzate con la sabbia del litorale
(1500 tonnellate) da undici scultori di fama mondiale diretti da Richard
Varano. Il tema di questa edizione della mostra dei presepi è “l’amore per
il prossimo” e si richiama ai contenuti delle parabole e di altri episodi del
Vangelo.
Visitata
la mostra, non perdetevi la passeggiata lungo la spiaggia che si mostra in
tutta la sua smisurata magnificenza. Andate verso ovest, corroborati dall’aria
carica di iodio, lungo la battigia o percorrendo i caratteristici vialetti
pedonali che si spingono fino ai bordi del porto canale della Piave Vecchia,
di fronte al grande e scenografico faro.
Penisola del Cavallino (higlight)
- Ca' Pasquali,Treporti, Corte Prà, Lio Piccolo (pittoreschi paesi dalla tipica architettura lagunare).- Il mondo delle barene e dei canali, luoghi di struggente bellezza, di silenzi infiniti e liquide atmosfere. Vista sulle isole di Torcello e Burano.
- Faro di Punta Sabbioni, dove lo sguardo corre oltre la piatta sagoma dell'isola di Sant'Erasmo (paradiso per i cultori della bici) verso i campanili della mirabile Venezia. Più vicino si scorge la "bocca del Lifo", porta a mare della città lagunare dove un tempo passavano i galeoni della Serenissima, mentre oggi transitano le navi da crociera.
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