lunedì 20 marzo 2017

Tripletta rosa



Un trio azzurro-rosa ha occupato il podio dello slalom gigante femminile di Aspen. Applausi ed encomio solenne per  Federica Brignone, Sofia Goggia e Marta Bassino che chiudono alla grande una stagione stratosferica. Nello slalom maschile,vinto dallo svedese Andre Myhrer, delusione per Stefano Gross (nono), complimenti al bravissimo Manfred Moelg (quinto) e a un positivo Giuliano Razzoli.

Con il suo mix di storia, vita notturna  e favoloso sci, Aspen,  pittoresca località del Colorado tra le Montagne Rocciose è sicuramente la meta sciistica più fascinosa degli Stati Uniti. E’ una location straordinaria anche nelle altre stagioni e noi l’abbiamo scoperta provenendo da Albuquerque durante un viaggio in camper negli Stati Uniti ed una località meravigliosa anche in estate.Circondato da quattro straordinarie aree sciistiche, Aspen offre agli sciatori e snowboarder di tutti i livelli  oltre 400 km di piste. Questa località ha ospitato Mondiali di sci alpino, gare di Coppa del Mondo e quest’anno le finali che concludono la stagione di Coppa. Le due gare conclusive, gigante femminile e slalom maschile, si sono svolte su una pista che nonostante si trovi a 2500 metri di altitudine, è stata via, via segnata da solchi e buche a causa della temperatura primaverile. La soluzione di sale ha fatto il suo dovere per il mantenimento della compattezza della neve, tuttavia, il progressivo deterioramento ha penalizzato chi partiva con pettorali alti.

Le ragazze di Aspen
Brignone, Goggia, Bassino alle finali di Aspen hanno fatto faville. Federica (terzo successo stagionale), é  stata la dominatrice assoluta del gigante di domenica 19. La morettina dallo sguardo pungente, con una prova stratosferica ha monopolizzato entrambe le manche. Sofia, ha conquistato il 13esimo podio (e ne poteva vincere di più) stagionale e il 3° posto nella classifica della disciplina; davanti ha  la Worley e la Shffrin ed è seguita dalla Brignone (quarta) e dalla Bassino (sesta). La giovanissima Marta (tre podi in stagione), ha completato la tripletta azzurra. Ora la “valanga rosa” è in testa alla classifica per nazioni con 4911 punti (1000 in più dell’Austria). 
La FISI sicuramente gongola e ne ha ben donde e può fare un bilancio positivo. La squadra azzurra in questa stagione (a parte la parentesi non brillante dei Mondiali di Sankt Moritz) ha portato a casa 43 podi complessivi, grazie anche e soprattutto alla squadra femminile. Ad Aspen, in campo maschile, non vanno dimenticate le avvincenti performance di Peter Fill (per il secondo anno consecutivo ha vinto la Coppa del Mondo di discesa) e di Dominique Paris, secondo in super G.  

Buono anche il bilancio dei podi nello slalom maschile con Manfred Moelgg (un primo, un secondo e un terzo posto) e con Stefano Gross (un secondo e un terzo posto). Nello slalom di Aspen da Stefano ci si aspettava molto di più. Si vede che partire con pettorali favorevolissimi non gli porta bene. Manfred è molto più costante e performante, tant’è, che grazie al 5° posto mantiene il terzo posto nella classifica di specialità dietro a Hirscher e Kristoffersen (un po’ deludente in questo scorcio di stagione). Patrick Thaler ha fatto quello che poteva e i giovani non sono ancora pronti mentalmente e in questo campo la federazione deve lavorare molto.

Giuliano Razzoli
In questa stagione é mancato l’apporto del “Razzo”, sfortunato a infortunarsi seriamente nel gennaio e nell’ottobre 2016, a cui si aggiungono altri intoppi. Il tutto ha influito sull’andamento della preparazione. Nell’incedere delle gare, qualche segnale l’ha dato, ma non alla sua altezza. Ad Aspen si è mosso bene nella gara del parallelo (dove il gruzzolo di punti racimolati non contano) e nello slalom di ieri  la prestazione del campione reggiano ha convinto.

Nella prima manche è partito un po’ lento, ma poi è stato bravissimo e pulito nella sciata e considerando il numero di pettorale (con il 24 è stato il penultimo ad affacciarsi al cancelletto) e la pista più adatta al surf a Miami che allo sci in montagna il “Razzo” ha portato a termine una bella manche, dimostrando dei progressi nella tenuta e nello stile. E si è ripetuto nella seconda manche, condotta con intelligenza e conquistando l’11esimo posto. Il compito di Giuliano Razzoli era quello di non strafare e di portare a casa punti preziosi, poiché l’uscita dai primi 30, con una gara negativa ad Aspen, lo avrebbe fatto sprofondare nell’oblio della classifica. Invece, con il risultato di Aspen Giuliano Razzoli si trova al 19esimo posto (non male) e così può guardare con ottimismo alla prossima stagione, che peraltro prevede anche le Olimpiadi della neve nella Corea del Sud.  E Giuliano Razzoli ci vorrà essere e naturalmente in piena forma. Dopo un periodo di riposo dovrà pensare, insieme al suo  staff ad una nuova strategia per la preparazione atletica e tecnica.





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