lunedì 20 febbraio 2017

Marcel d'oro



Goggia a parte, il Mondiale di sci di Sankt Moritz si chiude con mestizia e con tanti interrogativi per  lo sci italiano. L’ultima speranza italica per agguantare una medaglia si è squagliata al sole della pista Corviglia- Suvretta. In ventimila si inchinano all’imperatore di Salisburgo Marcel Hirscher, che vince il secondo oro ai Mondiali.

Sankt Moritz, gemma dell’alta Engadina, è baciata dal sole in media per 322 giorni all’anno e la tradizione è stata rispettata negli ultimi giorni dei Mondiali di sci. Domenica 19, dunque, giornata splendida, cielo blu che contrasta con il bianco accecante della neve, pubblico delle grandi occasioni a stipare le tribune (non manca il Razzo Fan Club). Lo slalom speciale maschile è la gara tecnica che chiude i Mondiali di sci edizione 2017 e sulla pista di Corviglia è stato Marcel Hirscher, con due manche strepitose, a dominare la gara e mettersi al collo la seconda medaglia d’oro (la prima con il Gigante) di questo suo magico mondiale.

Hirscher regale
Il “Mozart” dello sci ha dimostrato di essere il più forte, un grandissimo sciatore ormai vicino ai miti di Alberto Tomba e Ingemar Stenmark. Nella seconda manche di Sankt Moritz, Hirscher è stato stratosferico. Niente da fare per Henrik Kristoffersen (è giunto quarto) rientrato tra gli umani. Imbronciato e pensoso se ne stava  tra le quinte dell’arrivo a meditare sul suo mondiale da dimenticare. Medaglia d’argento per l’austriaco Manuel Feller e per la squadra austriaca poteva essere una “triplete” se Marco Schwarz non avesse fatto una seconda manche sottotono. Grande invece Felix Neureuther che con una mostruosa rimonta si aggiudica il bronzo.

Italiani? Pollice verso
Tutto è stato compromesso nella prima manche. Manfred Moelgg, che ai Mondiali ha sempre fatto ottime cose, si è affacciato con il numero 1 al cancelletto, è partito bene ma nel tratto finale si é “insabbiato”, sprecando così una grande occasione. La pista era perfetta, non difficile e con quel tipo di neve bisognava far correre gli sci evitando di commettere errori perché si pagano cari. E così è stato.
Stefano Gross si è dimostrato pimpante ma qualche errore lo ha commesso chiudendo la prima manche al 14esimo posto. Brutta prova anche per Patrick Thaler (perde anche un parastinco) che chiude la prima manche al 33esimo posto. Viste le sue condizioni fisiche forse era meglio pensare a far posto al giovane Tommaso Sala.

Giuliano Razzoli al primo intertempo ci ha fatto sognare (è primo !) poi si é impegnato in una serie di giochi di equilbrismo e proseguendo a ritmi alterni piazzandosi al 27esimo posto.
Nella seconda manche (con tracciatura italiana della pista), nonostante i propositi combattivi espressi nelle interviste, i nostri atleti non sono riusciti a raddrizzare la gara. Alla fine, il migliore degli azzurri è stato Stefano Gross con il nono posto finale. Manfred Moelgg, dal canto suo, ha deluso anche nella seconda manche scivolando alla 14esima posizione. Decisamente insufficienti le prove di Giuliano Razzoli (22esimo) e di Patrick Thaler (24esimo). 

Un vero peccato per il Razzo che ha effettuato una discreta seconda manche con qualche bagliore, ma nulla di più. E pensare che la pista e le condizioni della neve erano a lui favorevoli. Negli ultimi tempi i miglioramenti ci sono stati, ma la condizione è ancora carente e non riesce ad esprimersi con forza e regolarità. Giuliano Razzoli esce deluso da questi Mondiali: “ci ho provato ma non ci sono riuscito”, il suo primo commento alla stampa. “Alterno cose belle ad errori e questo non va bene” afferma il Razzo che poi continua: “ devo evitare di perdere il ritmo e, invece, devo essere veloce e pulito nella sciata dall’inizio alla fine e sono certo di riuscirci.”.

Chiuso il sipario sui Mondiali si torna alla Coppa del Mondo: prossima gara di slalom speciale il 5 marzo a Kranjska Gora.

LA GIOIA DI HIRSCHER


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