Goggia
a parte, il Mondiale di sci di Sankt Moritz si chiude con mestizia e con tanti
interrogativi per lo sci italiano. L’ultima
speranza italica per agguantare una medaglia si è squagliata al sole della
pista Corviglia- Suvretta. In ventimila si inchinano all’imperatore di
Salisburgo Marcel Hirscher, che vince il secondo oro ai Mondiali.
Sankt
Moritz,
gemma dell’alta Engadina, è baciata
dal sole in media per 322 giorni all’anno e la tradizione è stata rispettata
negli ultimi giorni dei Mondiali di sci.
Domenica 19, dunque, giornata splendida, cielo blu che contrasta con il bianco
accecante della neve, pubblico delle grandi occasioni a stipare le tribune (non
manca il Razzo Fan Club). Lo slalom speciale maschile è la gara tecnica che
chiude i Mondiali di sci edizione
2017 e sulla pista di Corviglia è stato Marcel
Hirscher, con due manche strepitose, a dominare la gara e mettersi al collo
la seconda medaglia d’oro (la prima con il Gigante) di questo suo magico
mondiale.
Hirscher regale
Il
“Mozart” dello sci ha dimostrato di essere il più forte, un grandissimo
sciatore ormai vicino ai miti di Alberto
Tomba e Ingemar Stenmark. Nella
seconda manche di Sankt Moritz, Hirscher
è stato stratosferico. Niente da fare per Henrik
Kristoffersen (è giunto quarto) rientrato tra gli umani. Imbronciato e
pensoso se ne stava tra le quinte
dell’arrivo a meditare sul suo mondiale da dimenticare. Medaglia d’argento per
l’austriaco Manuel Feller e per la
squadra austriaca poteva essere una “triplete” se Marco Schwarz non avesse fatto una seconda manche sottotono. Grande
invece Felix Neureuther che con una
mostruosa rimonta si aggiudica il bronzo.
Italiani? Pollice
verso
Tutto
è stato compromesso nella prima manche. Manfred
Moelgg, che ai Mondiali ha sempre fatto ottime cose, si è affacciato con il
numero 1 al cancelletto, è partito bene ma nel tratto finale si é “insabbiato”,
sprecando così una grande occasione. La pista era perfetta, non difficile e con
quel tipo di neve bisognava far correre gli sci evitando di commettere errori
perché si pagano cari. E così è stato.
Stefano Gross si è dimostrato pimpante ma qualche
errore lo ha commesso chiudendo la prima manche al 14esimo posto. Brutta prova
anche per Patrick Thaler (perde
anche un parastinco) che chiude la prima manche al 33esimo posto. Viste le sue
condizioni fisiche forse era meglio pensare a far posto al giovane Tommaso
Sala.
Giuliano Razzoli al primo intertempo ci ha fatto
sognare (è primo !) poi si é impegnato in una serie di giochi di equilbrismo e
proseguendo a ritmi alterni piazzandosi al 27esimo posto.
Nella
seconda manche (con tracciatura italiana della pista), nonostante i propositi
combattivi espressi nelle interviste, i nostri atleti non sono riusciti a
raddrizzare la gara. Alla fine, il migliore degli azzurri è stato Stefano Gross con il nono posto finale.
Manfred Moelgg, dal canto suo, ha
deluso anche nella seconda manche scivolando alla 14esima posizione.
Decisamente insufficienti le prove di Giuliano
Razzoli (22esimo) e di Patrick
Thaler (24esimo).
Chiuso
il sipario sui Mondiali si torna alla Coppa
del Mondo: prossima gara di slalom speciale il 5 marzo a Kranjska Gora.
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