C’è
una stella che brilla nel firmamento quieto e rilassante del Tirolo: il suo
nome è Innsbruck, dove convivono in perfetta simbiosi passato e futuro. Ed è
proprio il nuovo volto della “ Capitale della Alpi” che qui vi racconto.
Innsbruck, pur coccolando il suo il suo passato
asburgico, da un po’ di tempo si è proiettata nel futuro; ora i superbi
monumenti rinascimentali e barocchi, orgoglio del centro storico, convivono con
ultramoderne infrastrutture, firmate da famosi architetti e incastonate come
cristalli di Swarovski tra gli antichi edifici.
A Innsbruck, la febbre
architettonica modernista ha contagiato gli hotel, le banche, il municipio e
l’università. Nella scenografica Maria-Theresien Strasse, tra gli splendidi palazzi dalla facciate decorate in perfetto stile
asburgico, splende il Kaufhaus
Tyrol, il nuovo tempio dello shopping disegnato dall’architetto inglese David Chipperfield. All’interno,
l’edificio declina sei piani inondati di luce in un intreccio spettacolare di
scale mobili, terrazze e ampie vetrate che incorniciano le cime innevate della Nordkette.
Sul lato opposto della Maria-Theresien Strasse spicca il Neues
Rathaus (nuovo municipio) che convive con una suggestiva galleria di
cristallo che racchiude negozi, boutique e locali modernissimi. Ma la vera curiosità
è la torre del Rathaus il cui interno è interamente rivestito in vetro. Il
consiglio è di salire al settimo piano dove sembra fluttuare nel vuoto il “Licktblick”- Café, dalla cui terrazza
si gode uno splendido panorama sulla città. Di notte questo magico luogo si
trasforma in uno scrigno iridescente e spaziale che illumina il cielo
dell’incantevole e sorprendente capitale del Tirolo.
Per passare dalle atmosfere asburgiche del
centro storico all’aria pura delle prime
alture della Nordkette, bastano 15
minuti. Questo è possibile viaggiando con l’avveniristica funicolare Hungerburgbahn. Le quattro stazioni del
tragitto (Centro città, Lowenhaus, Alpenzoo e Hungerburg) e il ponte sospeso sull’Inn,
sono estrose creazioni ( definite di “fluida spazialità”) della compianta
archistar Zaha Hadid, che sembrano fluttuare nell’aria.
I due vagoni della
funicolare sono un gioiello di tecnologia e se vi riesce, salite in quello di
testa perché vi aspetta un percorso mozzafiato, con arrivo al belvedere di Hungerburgb da cui si gode una
spettacolare vista su Innsbruck. Si può andare ancora
più in alto utilizzando la vicina funivia che con due balzi raggiunge la
stazione di Seegrube (1911 m) che ospita un favoloso ristorante e quella di Hafelekar (2274 m). Gli amanti dello
sci in questa zona possono divertirsi sulle favolose piste dell’Olimpia
Skiworld. Le stazioni della funivia sono state disegnate da Zaha Hadid.
Se il Goldenes Dachl (il fotografatissimo
“Tettuccio d’Oro”) è l’icona del centro storico, il Bergisel,mitico trampolino olimpico per il salto con gli sci, dal 2002
è il nuovo emblema futurista di Innsbruck. Impossibile non incontrarlo con lo
sguardo, sia che si provenga dal Brennero, sia passeggiando per Maria Theresien-Strasse. Già nel 1925
sulla collina del Bergisel sorgeva
un trampolino per il salto con gli sci a cui seguì un nuovo impianto che per
due volte (1964- 1976) ha avuto l’onore di ospitare le olimpiadi della neve.
Poi, all’alba del terzo millennio, l’archistar”
Zaha Hadid ha reinventato la
struttura del trampolino plasmandola nella più grande e moderna opera
architettonica delle Alpi. Lo ski jump Bergisel, alto 47 metri e lungo 90, è uno
straordinario accostamento tra una torre in cemento e una struttura spaziale in
acciaio e vetro, che accorpa la rampa di salto a una terrazza con
bar-ristorante. Da questo balcone protetto da vetrate e raggiungibile con due
ascensori, si ammira un panorama eccezionale su Innsbruck.
Un’avventura
scintillante
A Wattens
(20 minuti da Innsbruck), la famosa fabbrica Swarovski, produttrice di
cristalli fin dal 1897, ha
creato un fantastico museo il cui tema ruota attorno alle luccicanti pietre. E’
veramente un mondo sotterraneo incantato all’interno del Gigante dagli occhi
iridescenti e dalla cui bocca sgorga acqua. Lungo il percorso affiancato da una
parete alta 11 metri e lunga
42 piena di cristalli lavorati (12
tonnellate), vi attendono 14 sale
delle meraviglie dove tra luci, suoni e colori, i cristalli vengono intesi come
opere d’arte e come fonte d’ispirazione. All’ingresso, un enorme cristallo
lavorato ( il più grande del mondo con 300.000 carati per 62 kg), rapisce lo sguardo; e
poco dopo nel “duomo”, vi sembrerà di essere all’interno di un enorme
cristallo. Che dire poi del caleidoscopio più grande del mondo che riflette
miriadi di sfaccettature colorate. Poco più avanti pesci, farfalle, fiori e una scintillante scultura composta di
centinaia di cristalli che richiama ai temi della neve e del Natale. Ogni cosa,
ogni immagine nei vari punti della galleria sono riflesse all’infinito. Un
mondo policromatico che termina nell’ampia e scintillante sala espositiva del
negozio dove anche le panchine sono naturalmente tempestate di cristalli.
Dal 30 gennaio al 19 febbraio 2017 gli oltre più di sette ettari del
giardino degli Swarovski Kristallwelten (i Mondi di Cristallo Swarovski) si
trasformeranno, giorno dopo giorno, dalle 17.00 in poi, in un mondo mistico di
luci e suoni (clicca
qui).
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