sabato 21 gennaio 2017

Piccola capitale futurista



C’è una stella che brilla nel firmamento quieto e rilassante del Tirolo: il suo nome è Innsbruck, dove convivono in perfetta simbiosi passato e futuro. Ed è proprio il nuovo volto della “ Capitale della Alpi” che qui vi racconto.

 Innsbruck, pur coccolando il suo il suo passato asburgico, da un po’ di tempo si è proiettata nel futuro; ora i superbi monumenti rinascimentali e barocchi, orgoglio del centro storico, convivono con ultramoderne infrastrutture, firmate da famosi architetti e incastonate come cristalli di Swarovski tra gli antichi edifici.

A Innsbruck, la febbre architettonica modernista ha contagiato gli hotel, le banche, il municipio e l’università. Nella scenografica Maria-Theresien Strasse, tra gli splendidi palazzi dalla facciate decorate in perfetto stile asburgico, splende il Kaufhaus Tyrol, il nuovo tempio dello shopping disegnato dall’architetto inglese David Chipperfield. All’interno, l’edificio declina sei piani inondati di luce in un intreccio spettacolare di scale mobili, terrazze e ampie vetrate che incorniciano le cime innevate della Nordkette
Sul lato opposto della Maria-Theresien Strasse spicca il Neues Rathaus (nuovo municipio) che convive con una suggestiva galleria di cristallo che racchiude negozi, boutique e locali modernissimi. Ma la vera curiosità è la torre del Rathaus il cui interno è interamente rivestito in vetro. Il consiglio è di salire al settimo piano dove sembra fluttuare nel vuoto il “Licktblick”- Café, dalla cui terrazza si gode uno splendido panorama sulla città. Di notte questo magico luogo si trasforma in uno scrigno iridescente e spaziale che illumina il cielo dell’incantevole e sorprendente capitale del Tirolo.
Per passare dalle atmosfere asburgiche del centro storico  all’aria pura delle prime alture della Nordkette, bastano 15 minuti. Questo è possibile viaggiando con l’avveniristica funicolare Hungerburgbahn. Le quattro stazioni del tragitto (Centro città, Lowenhaus, Alpenzoo e Hungerburg) e il ponte sospeso sull’Inn, sono estrose creazioni ( definite di “fluida spazialità”) della compianta archistar  Zaha Hadid, che sembrano fluttuare nell’aria. 
I due vagoni della funicolare sono un gioiello di tecnologia e se vi riesce, salite in quello di testa perché vi aspetta un percorso mozzafiato, con arrivo al belvedere di Hungerburgb da cui si gode una spettacolare vista su Innsbruck. Si può andare ancora più in alto utilizzando la vicina funivia che con due balzi raggiunge la stazione di  Seegrube (1911 m) che ospita un favoloso ristorante e quella di Hafelekar (2274 m). Gli amanti dello sci in questa zona possono divertirsi sulle favolose piste dell’Olimpia Skiworld. Le stazioni della funivia sono state disegnate da Zaha Hadid.
Se il Goldenes Dachl (il fotografatissimo “Tettuccio d’Oro”) è l’icona del centro storico, il Bergisel,mitico trampolino olimpico per il salto con gli sci, dal 2002 è il nuovo emblema futurista di Innsbruck. Impossibile non incontrarlo con lo sguardo, sia che si provenga dal Brennero, sia passeggiando per Maria Theresien-Strasse. Già nel 1925 sulla collina del Bergisel sorgeva un trampolino per il salto con gli sci a cui seguì un nuovo impianto che per due volte (1964- 1976) ha avuto l’onore di ospitare le olimpiadi della neve. Poi, all’alba del terzo millennio, l’archistar”  Zaha Hadid ha reinventato la struttura del trampolino plasmandola nella più grande e moderna opera architettonica delle Alpi. Lo ski jump Bergisel, alto 47 metri e lungo 90, è uno straordinario accostamento tra una torre in cemento e una struttura spaziale in acciaio e vetro, che accorpa la rampa di salto a una terrazza con bar-ristorante. Da questo balcone protetto da vetrate e raggiungibile con due ascensori, si ammira un panorama eccezionale su Innsbruck.


Un’avventura scintillante
  A Wattens (20 minuti da Innsbruck), la famosa fabbrica Swarovski,  produttrice di cristalli fin dal 1897, ha creato un fantastico museo il cui tema ruota attorno alle luccicanti pietre. E’ veramente un mondo sotterraneo incantato all’interno del Gigante dagli occhi iridescenti e dalla cui bocca sgorga acqua. Lungo il percorso affiancato da una parete alta 11 metri e lunga 42 piena di cristalli lavorati (12 tonnellate), vi attendono 14 sale delle meraviglie dove tra luci, suoni e colori, i cristalli vengono intesi come opere d’arte e come fonte d’ispirazione. All’ingresso, un enorme cristallo lavorato ( il più grande del mondo con 300.000 carati per 62 kg), rapisce lo sguardo; e poco dopo nel “duomo”, vi sembrerà di essere all’interno di un enorme cristallo. Che dire poi del caleidoscopio più grande del mondo che riflette miriadi di sfaccettature colorate. Poco più avanti pesci, farfalle, fiori  e una scintillante scultura composta di centinaia di cristalli che richiama ai temi della neve e del Natale. Ogni cosa, ogni immagine nei vari punti della galleria sono riflesse all’infinito. Un mondo policromatico che termina nell’ampia e scintillante sala espositiva del negozio dove anche le panchine sono naturalmente tempestate di cristalli.




Dal 30 gennaio al 19 febbraio 2017 gli oltre più di sette ettari del giardino degli Swarovski Kristallwelten (i Mondi di Cristallo Swarovski) si trasformeranno, giorno dopo giorno, dalle 17.00 in poi, in un mondo mistico di luci e suoni (clicca qui).




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