Ieri,
davanti a 50.000 spettatori, è andato in scena il settimo slalom di Coppa del
Mondo ricco di colpi di scena in entrambe le manche. Fuori nella prima manche Kristoffersen,
Moelgg, Thaler, Myhrer, Hargin e impressionante rimonta di Hirscher nella
seconda. Fuori anzitempo anche Gross e positiva prova di Giuliano Razzoli, il
migliore degli azzurri.
Sole,
freddo e neve, ciò che ci vuole in una località montana come Kitzbuhel che intorno al monte Hahnenkamm possiede le piste più
strepitose per le gare di Coppa del Mondo. La terrificante “Streif” ospita le gare di Super-G (venerdì, secondo posto per Innerhofer)
e di discesa libera (sabato, strepitosa vittoria di Paris), mentre sui muri dell’adiacente
“Ganslerhang” si disputano le gare di
slalom.
Visti
gli ottimi risultati italiani nelle due gare di venerdi e sabato, c’era molta
attesa anche per gli slalomisti azzurri: pettorale 1 per Stefano Gross, 7 per Manfred
Moelgg, 10 per Patrick Thaler.
Nessuno, tuttavia, poteva immaginare che sarebbe avvenuta un’ecatombe.
La
pista “Ganslerhang è un susseguirsi
di dossi ghiacciati e la tracciatura della prima manche si è rivelata beffarda
e piena di insidie e non ha concesso molte possibilità di imprimere
velocità. Tant’è, che tra i primi dieci,
cinque sono usciti subito e tra questi il fenomeno Kristoffersen e i nostri Moelgg
e Thaler. Dopo la prima manche la
nostra speranza di podio era riposta su Gross
che aveva conquistato il secondo posto, mentre su buoni piazzamenti si puntava
su Razzoli e Sala, che conquisteranno, rispettivamente, l’undicesima e
quindicesima piazza. Addio ai sogni di gloria per Gross che nell’incandescente finale della seconda manche inforca.
Trionfo invece per Hirscher che
libero dalla presenza di Kristoffersen,
compie una mostruosa discesa risalendo dal nono al primo posto.
“Piano ma
sta arrivando”
(commento in sala stampa)
Nell’affaccio
dal cancelletto sul baratro bianco della "Ganslerhang",
chissà se il pensiero di Giuliano è andato
al 24 gennaio del 2016, quando alla
quinta porta il crociato del ginocchio sinistro ha fatto “crac” (vedi il
mio post). Forse un flash unito anche al ricordo di due terzi posti
conquistati su questa pista. Ma al di là dei remember, il Razzo è un professionista e sa bene che la concentrazione può
incidere sulla prestazione che sta per compiere e comunque sa che il
trabocchetto può esserci su qualsiasi pista. Ma veniamo alla gara di ieri;
nella prima manche il Razzo scende
con giudizio, supera bene i dossi ghiacciati e i due muri, ma comunque non
forza, l’obiettivo è di ottenere un buon piazzamento di manche.
Il
posizionamento dei paletti (tracciatura
italiana) nella seconda manche, ha reso più spettacolare la gara. Giuliano Razzoli, ha sciato con più
scioltezza e a tratti ha spinto sull'acceleratore, tirando poi il freno sul pianoro finale. Chiuderà
la gara all’undicesimo posto e risulterà essere il migliore degli azzurri.
All’arrivo, la soddisfazione sul volto del Razzo era palese perché é conscio di essere in ripresa. “Piano,
ma sta arrivando” dicono in sala stampa. “ Sono soddisfatto, ma devo migliorare ancora per recuperare mezzo secondo a manche per scalare
la classifica. Devo posizionarmi più in alto”. Questo il commento a caldo
di Giuliano Razzoli che subito dopo la gara ha
raggiunto il suo Fan club che festeggia 10 anni di grandi
emozioni.
All’ombra del pullman di Gaspari, partito sabato notte da Villaminozzo con 50 “aficionados” in quel di Kitzbuhel, si è svolta una simpatica festa che é una routine nelle trasferte del club. Con la regia dell’estroverso Gaetano (ideatore e presidente del Razzo Fan Club), pastasciutta, parmigiano reggiano, salumi e torte fatte in casa per tutti. Una festa di gente di montagna (quella reggiana) per il suo campione cui peraltro è grata tutta l’Italia per la conquista dell’oro a Vancouver. E come dice Marcellino, il primo allenatore del Razzo, “Sarà un successo. Comunque vada”.
Finita la festa, il pullman riparte per l’Italia mentre Giuliano Razzoli rimane in Austria in quanto, domani(martedì 24) gareggerà nello slalom in notturna di Schladming (AUT), per ottenere il pass per i Mondiali di Sankt Moritz.
All’ombra del pullman di Gaspari, partito sabato notte da Villaminozzo con 50 “aficionados” in quel di Kitzbuhel, si è svolta una simpatica festa che é una routine nelle trasferte del club. Con la regia dell’estroverso Gaetano (ideatore e presidente del Razzo Fan Club), pastasciutta, parmigiano reggiano, salumi e torte fatte in casa per tutti. Una festa di gente di montagna (quella reggiana) per il suo campione cui peraltro è grata tutta l’Italia per la conquista dell’oro a Vancouver. E come dice Marcellino, il primo allenatore del Razzo, “Sarà un successo. Comunque vada”.
Finita la festa, il pullman riparte per l’Italia mentre Giuliano Razzoli rimane in Austria in quanto, domani(martedì 24) gareggerà nello slalom in notturna di Schladming (AUT), per ottenere il pass per i Mondiali di Sankt Moritz.
ALTRE FOTO DALLA MIA INVIATA DA KITZBUHEL
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