Spettacolo
di sci nella gara di slalom maschile di Coppa del Mondo
sulla pista Sljeme alle porte di Zagabria. Trionfo italiano con Manfred
Moelgg. Giuliano Razzoli nella seconda, disturbato dal forte vento, inforca.
Dopo il forfait del gennaio 2016 per mancanza di neve,
il 3 e il 5 gennaio la pista che ricama la collina dello Medvednica (Sljeme) ha ospitato
le due gare di slalom di Coppa del Mondo
di sci. Il 3 gennaio nello slalom femminile, c’è stata la doppietta slovacca Zuzulova-Vlhova, mentre nell’emozionate gara maschile Manfred Moelgg ha messo in ombra il
solito predominio del duo Kristoffersen-Hirscher.
La pista di gara, grazie anche al freddo, era stata ottimamente preparata
grazie ad un organizzazione di alta qualità, che peraltro
gli garantisce la presenza delle gare di Coppa
del Mondo fino al 2019. Il meteo, tuttavia, ha riservato alcune sorprese:
sole prima della gara, nevicate a tratti durante la prima manche, mentre folate
di vento forte (che alzava la neve creando momenti di rischio) hanno
accompagnato la seconda manche. Fattori, che a seconda della situazione, hanno
favorito o svantaggiato gli sciatori. In ogni caso la gara ha offerto, ai quasi
12.000 spettatori che assiepavano la tribuna e i lati della pista, un susseguirsi
mozzafiato di emozioni. Tra le bandiere sventolanti non è mancata quella del Razzo fan Club.
L’andamento della prima manche ha messo in luce il
fatto che anche i mostri sacri possono essere messi in difficoltà dalle qualità
atletiche e tecniche di atleti che gareggiano con pettorali alti; tra i primi
dieci un posto sul podio è alla portata di tutti e lo spettacolo si fa ancor
più avvincente. La prima manche, infatti, ha messo in evidenza la prova dell’austriaco
Manuel Feller (pettorale 21) il
cui tempo non é stato superato da nessun altro. “Umane” sono state poi le prove
di Hirscher e Kristoffersen; interessante quella di Neureuther, opaca quella di Gross
(partito con il pettorale 2, ma si è rifatto nella seconda manche); convincente
quella di Moelgg con il quinto tempo
di manche e confortante, viste le ancora precarie condizioni di forma, quella
del “Razzo” (19esimo tempo di
manche). Il pubblico ha provato ulteriori eccitazioni anche durante la seconda
parte della gara, peraltro disturbata a ripetizione da forti raffiche di vento.
Molte le uscite anzitempo, clamorosa e decisiva per la composizione del podio,
quella di Feller. Kristoffersen con una discesa
perentoria agguanta il terzo posto, Hirscher,
nervosissimo, saltella come un grillo e rischia più volte di uscire; ma è Moelgg a galvanizzare il pubblico
italiano con una prestazione sontuosa. E’ lui il re dello slalom di Zagabria
2017. Sulla Sljeme,
Manfred arrivò secondo nel 2010 alle spalle di un grande Giuliano Razzoli che un mese dopo vinse la medaglia d’oro alle
olimpiadi di Vancouver.
Il “Razzo” nella seconda manche dello
slalom del 5 gennaio 2017, partito in un momento di forte vento, inforca e gara
finita.
La situazione del
campione emiliano è piuttosto complicata: l’infortunio subito alla fine di
ottobre (oltre ai postumi dell’intervento ai legamenti del ginocchio sinistro)
sta ancora creando problemi ai tempi di recupero. Razzoli si sta sottoponendo a
intensi allenamenti e qualche miglioramento si è visto a Madonna di Campiglio,
ma non ha ancora trovato la sintesi tra fisicità,
tecnica e giusta mentalità. Che sicuramente ritroverà. Ora, in fatto di gare
di coppa, lo aspetta un gennaio terribile: Adelboden
(8 gennaio), Wengen (15 gennaio), Kitzbuhel (22 gennaio) e Schladming (24 gennaio).
Anche
Zagabria ha festeggiato il 50esimo della Coppa del Mondo di sci
Zagabria,
frizzante e piena di vita in ogni stagione, è una delle più affascinanti
capitali dell’est europeo. Di recente il portale European Best Destinations ha
premiato questa città quale la migliore destinazione d’Europa nel periodo dell’Avvento
. In questi giorni di festa la capitale croata (dove nel
2015 ho vinto un premio giornalistico internazionale)
è stata invasa dai turisti e naturalmente dagli appassionati di sci e l'evento
organizzato il 4 gennaio per festeggiare il 50esimo della Coppa del
Mondo di sci è stato spettacolare. In sostanza, in Bakaceva Ulica, la strada che dalla Cattedrale neogotica scende verso il centro, è stata creata una
pista da sci che ha ospitato uno slalom molto particolare, con la
partecipazione di atleti del passato quali Marc
Girardelli, Jean Claude Killy, Karl Schranz e del presente, come Ivica Kostelic e la sorella Janica, Marcel Hirscher, Tina Maze.
Ovazione sonora dal folto pubblico per l’ingresso in pista di Alberto Tomba. Una curiosità: i pali
posizionati lungo il singolare tracciato erano quelli presenti sulla pista
di Berchtesgaden
(Baviera) nella prima gara di Coppa del
Mondo, il 5 gennaio del 1967.
(crediti fotografici Croatian Ski Association)
Nessun commento:
Posta un commento