mercoledì 5 ottobre 2016

Una domenica di gusto nella “Versailles bolognese”



Domenica 9 ottobre presso la prestigiosa sede dell’Accademia dei Notturni a Bagnarola di Budrio andrà in scena “Affettasì 2016” un peculiare e suggestivo evento gastronomico, organizzata dall’Associazione Mutua Salsamentari 1876

 Chi conosce Bagnarola alzi la mano ! E’ una frazione di Budrio situata nell’amena campagna a nord-est di Bologna; ma per chi ama andare alla scoperta di posti semisconosciuti, Bagnarola ha in serbo delle interessanti sorprese. Questa località, abitata in tempi antichi da gente etrusca, gallica e romana, nel corso del Medioevo e nei secoli successivi, diventò un ricco centro, come testimoniano le nobili residenze tuttora esistenti. Nel XVIII secolo Bagnarola si guadagnò l’appellativo di “Versailles bolognese”. Tra le signorili residenze figura la settecentesca Villa Ranuzzi-Cospi che dal 1986 ospita la rifondata Accademia dei Notturni e Casa Emilia Romagna (la sfida a Eataly di Giovanni Tamburini).  

Villa Ranuzzi-Cospi si trova in via Armiggia accanto ad una interessante chiesa e si fa annunciare dal suggestivo parco e dall’appariscente facciata impreziosita da uno stupendo porticato. Al piano superiore presenta uno splendido salone ricco di affreschi e di stucchi, mentre il piano inferiore, un tempo occupato dalle cantine, ospita, la Grotta dei salumi e i tavoli dell’osteria, dove si assapora il meglio della cucina emiliano-romagnola. Il Patron di casa é Giovanni Tamburini, personaggio noto in campo alimentare per la sua Salsamenteria bolognese. Parliamo di un vero tempio della gastronomia collocato nel cuore di Bologna all’interno del “Quadrilatero”, un altro luogo senz’altro da esplorare (affinando i 5 sensi) per chi visita la città felsinea.
Ora veniamo ad “Affettasi”.
La kermesse, all’insegna delle eccellenze dell’enogastronomia, inizia alle 11,30 di domenica 9 ottobre con un convegno dedicato alla storia del “salame rosa di Bonfatti/Negrini” (tra gli sponsor dell’evento) che è recentemente diventato Presidio Slow Food.
Il salame rosa ha antiche origini e insieme alla mortadella occupava il podio dei salumi emiliani. Poi per un certo periodo la mortadella oscurò la sua fama, ma ora sta tornando in voga nell’ottica del recupero della tradizione bolognese e, inoltre, sta conquistando i buongustai.  Per i due salumi la materia prima utilizzata è la stessa: due parti di spalla di maiale con l’aggiunta di lardo. Tuttavia, mentre nella mortadella tutto viene tritato eccetto il lardo, nel Salame Rosa solo il muscolo viene macinato. La lavorazione poi continua con la punta del coltello.

Il peculiare meeting proseguirà con il taglio del salame rosa più grande del mondo (150 kg) che è stato presentato a  Terra Madre Salone del Gusto di Torino: poi nei vari stand, si potranno assaggiare altre bontà tra le quali il vino dei Colli Bolognesi della Cantina Botti, l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena di Acetaia Malpighi, l’olio di Brisighella dell’Azienda La Pace di Monte Canneto. Nel corso del pomeriggio l’evento continuerà con la gara di taglio del Parmigiano-Reggiano, con musica e balli sul terrazzo, per poi concludersi verso sera con un gustoso “apericena”.



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