Il “Razzo”, campione olimpico di slalom a Vancouver,
ritorna ad “assaggiare” la neve sul ghiacciaio svizzero di Zermatt, a sei mesi
dal grave infortunio di Kitzbuhel.
“Si può fare una cosa a prova di bomba ma non
a prova di jella” (Arthur Bloch). Così è stato per Giuliano
Razzoli nello slalom di Kitzbuhel del 24 gennaio scorso. In
quella gara il campione di Razzolo di Villaminozzo, al top della forma, era partito
con il pettorale 1, ma dopo solo 5 secondi dalla partenza, a causa del
ghiaccio, veniva fermato da un grave infortunio al ginocchio sinistro. La cronaca della gara di Kitzbuhel la leggete QUI
All’intervento di ricostruzione del
legamento crociato anteriore, effettuato in una clinica milanese dal prof Herbert
Schoenhuber, è seguito il lungo e paziente cammino della riabilitazione e del
potenziamento muscolare. Attività che Giuliano
Razzoli ha praticato giorno dopo giorno (nella palestra di casa e in
strutture preposte a Fontanellato e Forlì) per un totale di 6 mesi.
Il
primo traguardo è stato raggiunto: infatti Giuliano
Razzoli fa parte della squadra
nazionale di sci radunata a Zermatt fino al 6 agosto, per prendere confidenza
con la neve e con l’attrezzatura. Per il “Razzo” è stata un’emozione indossare
tuta e casco, agganciare gli sci e provare a scodinzolare, con cautela, lungo
la pista del ghiacciaio Matterhorn
.
Ho incontrato Giuliano a fine giugno
a Minozzo e mi è apparso molto fiducioso sul
suo recupero fisico e animato da tanta voglia di tornare all’attività
agonistica. “Comunque ci voglio provare.
Sciare è il mio mestiere e nella prossima stagione, a 32 anni, voglio essere
ancora un protagonista. Nel 2017 – continua Razzoli - ci saranno anche i Mondiali a St Moritz e l’anno dopo i Giochi
Olimpici in Corea e avrò 34 anni, ma voglio esserci”.
“Finalmente
si scia “ ha commentato soddisfatto Giuliano
Razzoli. Certo, è solo un primo timido assaggio e in ogni caso deve tenere
d’occhio il comportamento del ginocchio e proseguire con il programma di
fisioterapia. Comunque per il “Razzo”, lo “sfrigolio
della neve” è già un rigenerante toccasana mentale.
Seguiremo gli sviluppi con trepidazione
e ottimismo per il recupero totale del campione di Villaminozzo. L’infortunio
lo ha fatto arretrare al 17esimo posto
in classifica e così dovrà risalire nuovamente la china. “Sono già tornato una volta, la seconda sarà più facile e tornerò più
forte di prima”: parola alquanto impegnativa del “Razzo” dedicata a se
stesso e ai suoi sostenitori: in particolare al suo fedelissimo Fan Club.
La prima gara di slalom per la Coppa del Mondo
2016-2017 si svolgerà a Levi
in Finlandia il 13 novembre 2016,
seguita da quella a Val d’Isere l’11 dicembre 2016. Sono importanti test
per Giuliano
Razzoli per collaudare la sua tenuta fisica e lo stato di forma. Il 22 dicembre 2016, sulla 3Tre di Madonna
di Campiglio, scopriremo se il “Razzo” è tornato.
Per la cronaca, a Zermatt, ha
esordito il nuovo responsabile delle discipline tecniche. Si tratta
dell’allenatore di sci alpino ed ex sciatore svizzero (ai tempi di Tomba), Steve Locher (nove podi in Coppa del Mondo e 2 medaglie di bronzo
rispettivamente ai Giochi olimpici di Albertville nel 1992 e ai Mondiali di
Vail nel 1999).
"I
ragazzi sono tutti professionisti, sanno
perfettamente come comportarsi in queste occasioni. Voglio imparare al più
presto a conoscerli, la nostra sarà una bella sfida". Questa la sua prima dichiarazione
ufficiale.
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