sabato 16 luglio 2016

Nice, nous sommes tous avec vous



Il vile e drammatico attentato avvenuto sul famoso lungomare di Nizza nella sera del 14 luglio, riempie il cuore di profonda indignazione e tristezza. Se d’ora in poi, saranno il timore e l’angoscia ad accompagnarci, il viaggio o la vacanza, perderanno la loro vera e gioiosa essenza. Sono andato a Nizza una decina di volte e l’ho anche raccontata in diversi articoli. Lo faccio anche qui descrivendo la Promenade com’era prima dell’attacco.




Mai avrebbero immaginato le 30.000 persone (donne, uomini e bambini) che la sera del 14 luglio assiepavano i 7 km della Promenade per festeggiare con i fuochi d’artificio la ricorrenza della  presa della Bastiglia (1789), di diventare protagonisti di un girone infernale con morti e feriti. Nessuno avrebbe immaginato che il mitico Hotel Negresco potesse diventare un ospedale da campo. Ieri la Promenade appariva come un campo di battaglia, pattugliato e off limits, lontana anni luce da quel mondo affascinante, cosmopolita e universale contenitore di spensieratezza, cultura e civiltà.

Com’era  la “Prom” e come dovrà tornare
"Prom", così i nizzardi chiamano la Promenade des Anglais, sette chilometri di lungomare tra i più belli al mondo. Tra i tanti stranieri che a partire da fine Ottocento vennero ammaliati dalle bellezze e dal clima mite di Nizza, la comunità più numerosa fu quella degli inglesi che nel 1820 costruirono il “Camin des Anglés”, una strada pedonale che lambiva la Baia degli Angeli.  Cresciuta nel tempo in lunghezza, larghezza e bellezza, negli anni Trenta era già un’impareggiabile passerella per la mondanità. Spettacolare sotto il sole, romantica di sera, la Promenade ornata di fiori e palme e orlata da spiagge dai nomi esotici, è un must per chi decide di visitare Nizza. I tradizionalisti passeggiano, gli sportivi la percorrono su pista in bici, sui roller o sugli skate. Quasi tutti prima o poi, si fermano per un drink sulle terrazze bar o per momenti di relax seduti sulle tante poltroncine dipinte di blu come il mare che spumeggia di fronte.

Nonostante il traffico intenso che scorre sulle corsie laterali, la “Prom” conserva ancora il fascino e lo splendore della Belle Epoque; lo raccontano le sontuose facciate dei palazzi che le fanno da cornice come il rinato Palais de la Meditéranée in stile Art Deco, l’ottocentesca villa Masséna, eccellente contenitore museale della storia cittadina. E poi c’è il Negresco, uno degli alberghi più lussuosi del mondo, incappucciato dall’inconfondibile cupola rosa. All’interno custodisce quadri di Picasso, Lèger e Cocteau, cristalli di Baccarat e mobili Luigi XIV. Fino a qualche anno fa si poteva visitare, ora non più ed è un peccato.

Comunque, la capitale della Côte non è solo Promenade: è una città poliedrica, dotata di splendidi contrasti che confermano la sua straordinaria capacità di stupire. Che dire della scenografica Place Masséna, con la suggestiva passeggiata du Paillon, della pittoresca Vieux Nice, del fantasmagorico Cours Saleya o del museo Matisse , uno dei grandi che hanno immortalato le bellezze di Nizza.



Concludo questo post con un pensiero rivolto alla città di Nizza colpita così duramente dal terrorismo:
<< Tout mon soutien le plus sincére au peuple de Nice >>


Tra le tante voci indignate per quanto accaduto a Nizza, c’è anche  quella dell’Unwto (United Nations World Tourism Organization), nella persona del suo segretario generale Taleb Rifai: “A nome della comunità internazionale del turismo, l’Unwto presenta le più sincere condoglianze alle famiglie e ai congiunti delle vittime e assicura il popolo e il Governo francese della sua totale solidarietà.  
Nizza è e resterà una meta turistica di primo piano, in Francia e nel mondo. Di fronte a questo, dobbiamo più che mai restare uniti per combattere questa minaccia mondiale”.



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