sabato 9 luglio 2016

Le ragazze di Aarhus



Bella, luminosa, giovane (40.000 sono gli studenti dell’università), dinamica e a misura d’uomo: sono alcune delle caratteristiche della città di Aarhus, una perla incastonata sulla suggestiva costa dello Jutland orientale. E secondo Lonely Planet Aarhus è la seconda migliore destinazione del 2016 (noi l’abbiamo visitata nel 2012).




Circondata da colline  boscose (una rarità in Danimarca) e affacciata sul porto più grande della Danimarca, Aarhus è la seconda città per grandezza de paese scandinavo. L’età media degli abitanti è tra le più basse d’Europa e a questo contribuiscono le migliaia di studenti che frequentano la prestigiosa università. Li vedi ovunque, a passeggio nei grandi spazi verdi della città oppure che affollano le rive dell’Aboulevarden, canale che attraversa il centro cittadino. E le bionde chiome abbondano, soprattutto quelle delle ragazze belle e dai volti solari. Aarhus è chiamata anche la “città delle donne” (qui la parità dei sessi è di fondamentale importanza) e a esse è dedicato un museo unico al mondo. 
La città è ricca di attrazioni capaci di regalare appagamenti indimenticabili. Soprattutto i musei che sono tanti e di estremo interesse. Per quanto riguarda i monumenti, il più appariscente è la cattedrale di San Clemente in stile gotico (originariamente era romanico), costruita tra il XIII e XV secolo. L’interno è emozionante con la navata centrale lunga cento metri che può essere considerata un museo per il gran numero di affreschi e di un polittico a pannelli di raffinata bellezza. L’organo è il più grande di Danimarca.

Usciti dalla chiesa bisogna infilarsi nello Stroget un sistema di vie pedonali, con case antichissime e ricche di negozi, boutique (la città è tra le mete più allettanti per lo shopping di qualità, in particolare nel quartiere Latino) e ristoranti (Aarhus vanta numerosi locali stellati). I musei sono un’eccellenza e durante la sosta ad Aarhus non può mancare la visita ai più importanti; come all’ARoS, che ospita opere di arte contemporanea di artisti tra i più noti al mondo. Il museo è sovrastato dalla Your Rainbow panorama, un’istallazione spettacolare che offre anche una magnifica vista sulla città. Altra tappa museale è il Moesgård Museum che racconta la storia dei Vichinghi, fondatori nell’XI secolo della città di Aarhus. Questo museo è stato, recentemente rinnovato, è un bell’esempio di architettura moderna che s’inserisce piacevolmente nel contesto naturale, grazie anche al tetto ricoperto d'erba su cui i visitatori possono salire per ammirare la foresta circostante. Ed eccoci al museo delle donne, il Kvindemuseet, le cui collezioni raccontano del ruolo storico e culturale delle donne.  

Una delle attrazioni più affascinanti di Aarhus è il Den Gamle By, dove è stata ricostruita la Città Vecchia costituita da 75 case antiche. Visitare questo pittoresco museo etnografico immerso nel verde, significa fare un salto indietro nel tempo. Gli ambienti originali, le esposizioni d’arte, gli artigiani e i figuranti in costume che ripropongono le attività di una volta (tra il Settecento e gli anni 70) danno vita a uno spettacolo affascinante.

Nei dintorni di Aarhus merita una visita Ebeltoft, una cittadina vecchia di 750 anni, con le sue casette a graticcio, il municipio più piccolo del mondo ma soprattutto con la fregata “Jyland”. Il veliero è imponente, con elica e ancore gigantesche e una magnifica polena. Particolarmente emozionante è la vista dall’alto del ponte di manovra, ma è sotto i boccaporti che il magnifico “tre alberi” in un’atmosfera quasi inquietante racconta la sua storia. 





Aarhus: Capitale Europea della Cultura 2017 e Regione Europea della Gastronomia 2017

Padrino dell'anno della gastronomia sarà il principe consorte Henrik; "Sono lieto di essere padrino di questa iniziativa che promuoverà la gastronomia nordica su scala internazionale, contribuendo a focalizzare l'attenzione sui prodotti locali e a stimolare l'interesse per il cibo tra le nuove generazioni".

Ambasciatore della Regione Europea della Gastronomia sarà invece lo chef e proprietario del ristorante stellato "Frederikshoj", Wassim Hallal, che spera di attirare ancora più amanti della gastronomia. "La nostra gastronomia regionale è conosciuta per usare il più possibile ingredienti locali. Abbiamo granchi e aragoste incredibili nella baia, magnifiche erbe aromatiche nella foresta e ortaggi di alta qualità nelle aziende agricole locali. È una grande opportunità avere così ampia scelta per reperire ingredienti freschi d'eccellenza".




 

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