martedì 14 giugno 2016

Loniisko Polje: è Croazia anche questa



 Oltre alle bellezze universalmente conosciute declinate lungo la costa, ci sono quelle sorprendenti della Croazia continentale. Come la riserva naturale del Loniisko Polje sul fiume Sava a sud di Zagabria.

L’autostrada A7/E65 che da Fiume conduce a Zagabria, solca paesaggi verdissimi e il suo andamento altalenante e il poco traffico, rendono la percorrenza piacevole. Usciamo dall’A7 nei pressi della cittadina di Duga Resa e raggiungiamo il delizioso camping “Slapic” affacciato sul fiume Mrežnica.  Questo é uno dei fiumi carsici più puliti, tanto che le sue acque trasparenti lasciano intravedere branchi di pesci che girano intorno ai bagnanti, ospiti del camping.  I placidi paesaggi intorno alle anse della Mrežnica invitano a praticare attività all’aria aperta (canoa, bici e passeggiate).
 
Questo territorio, che si estende fino a Karlovac, è il cuore verde della Croazia, una terra incontaminata dove si concentrano boschi, fiumi, cascate e laghi. Karlovac, nonostante i danni provocati dalla guerra  serbo-croata degli anni 90, è una cittadina interessante per i suoi monumenti e per la sua posizione geografica alla confluenza di quattro fiumi: Korana, Kupa, Mrežnica e Dobra.  
Karlovac dista 55 km dall’affascinante e vivace Zagabria ( le cui bellezze ho descritto  sul numero di ottobre 2015 del magazine Caravan e Camper Granturismo). Da Zagabria puntiamo a sud (A11) in direzione di Sisak  che sorge alla confluenza dei fiumi Kupa e Sava (affluente del Danubio) . Percorriamo una solitaria strada-alzaia che segue le ampie anse della Sava e raggiungiamo il territorio del Parco Nazionale Lonjsko Polje.  E’ una delle più vaste e meglio conservate  zone umide d’Europa, dove le alluvioni stagionali (primavera e autunno) della Sava condizionano la presenza della ricca fauna locale, prima fra tutte la cicogna bianca.  
 Infatti  il  Loniisko Polje è stato riconosciuto Centro Europeo per la presenza delle cicogne. Ma la natura e la fauna non sono le uniche attrattive di questa grande area: a incuriosire i visitatori sono anche i villaggi (come Čigoč e Krapje ), riconosciuti tra i più caratteristici e meglio conservati d’Europa e dove i pochi abitanti vivono, ora come un tempo, in perfetta simbiosi con questo mutevole ambiente. Straordinario esempio di questo peculiare rapporto è  soprattutto il villaggio di Čigoč (qui ha sede uno dei due centri visite del parco)  che ospita più cicogne (200) che abitanti (120). 
Čigoč,  nel 1994, ha avuto il riconoscimento di primo villaggio  europeo delle cicogne . Le 70 case del villaggio, per la maggior parte antiche ( alcune risalgono al 1600), sono tutte rigorosamente in legno scuro e se al primo sguardo possono apparire decadenti, sono quasi tutte abitate, lo si intuisce dalle tendine di pizzo alle finestre e dai graziosi giardini pieni di fiori. Sul tetto di ogni casa è presente almeno un nido e le famiglie di cicogne che li abitano si fanno notare  per il rumoroso battere del becco. Per strada non passa nessuno, salvo qualche cicogna che plana raso terra o che svolazza verso le acque della Sava o nei canali (i vecchi bracci del fiume) per prendere il cibo . E’ uno spettacolo che affascina così come lo fa la parte riservata del Loniisko Polje
 Il ranger Niksa Ravlic  ci illustra le particolarità della riserva e ci accompagna  in un punto, in parte paludoso, dal quale  possiamo osservare  branchi di cavalli  in libertà , mucche, maiali e una grande quantità di uccelli. Qua e là le radure sono  ombreggiate da  querce , che qui crescono  alte e slanciate e vengono utilizzate per ricavarne  lunghe assi che  servono a costruire le case dei villaggi. 

Gli abitanti locali si stanno attrezzando per dare risposta alla richiesta turistica  e  molte delle vecchie case  sono state trasformate in agriturismi, senza però modificare la struttura originaria. L’agriturismo museo di Saksa, per esempio, sembra uscito da un libro di favole: gli ospiti dormono in camere il cui semplice arredamento è quello di un tempo. 
Così come nella cucina, nella sala da pranzo, nel piccolo bar e nella sala per gli incontri. E ovunque si ammirano centinaia di vecchi attrezzi, suppellettili e mobili. Dal cortile della casa attraverso  un grande e vecchio portone, si entra nella zona dove vivono  galline, cavalli , capre e pecore. In altre case che dispongono di terreno a prato, i proprietari ospitano anche i viaggiatori in camper, con servizi annessi  e la possibilità di gustare prodotti locali. Il  mini camping-agriturismo  Tradicije Cigoc è una di queste realtà “a  la ferme”: un prato con le anatre che girano intorno al camper,  un pittoresco edificio tipico con ristorante e bar e sul  tetto  un nido di cicogne. Questo è un luogo bucolico e ameno dove al tramonto il silenzio è rotto solo dal battere del becco delle cicogne e dal gracchiare delle rane nel vicino canale. E null’altro.


Ed é  Croazia anche questa


Nessun commento:

Posta un commento