Procida, capitale italiana della cultura 2022, è un’isola magica, che ha fatto da sfondo a film e romanzi indimenticabili. La visita di Procida nel periodo pasquale è un’esperienza che regala emozioni inimitabili.
Procida, un brandello di tufo scagliato in mare dai turbolenti rigurgiti vulcanici dei Campi Flegrei e cesellato dal tocco fantasioso della natura, è un’isola affascinante. <<Un’isoletta piccolina e carina, che a girarla intorno, sarebbe una passeggiata di quattro chilometri appena…>> (scriveva Carlo Collodi). Ed proprio così: l’isola è piccola e fare il giro di spiagge e baie (alcune raggiungibili solo via mare) significa anche scoprire il dolce interno dell’isola, disegnato da orti, limoneti e pergolati segreti, intersecato da stradette che a volte s’interrompono davanti a invalicabili cancelli di ville e palazzotti patrizi segnati dal tempo.
Procida
sulle orme degli scrittori
Traghetti e aliscafi, provenienti da Pozzuoli
e da Napoli, attraccano a Marina Grande. Il borgo marinaro si
presenta con trionfi di azzurri, rosa, ocra e bianchi che inondano la parata di
case allineate lungo la spaziosa banchina, che funge anche da passeggiata lungo
mare. A dare poi un ulteriore tocco di colore ci pensano "paranze" e
"zaccalee", le tipiche imbarcazioni da pesca ormeggiate nel porto.
Più in alto, lungo via Vittorio Emanuele l’ex pensione Eldorado che ospitò Elsa Morante (autrice de “L’isola di Arturo”). Merita superare il cancello e percorrere il romantico vialetto che attraversa il parco, inondato di limoni. In fondo, un panoramico balconcino s’affaccia sulla sottostante spiaggia della Chiaia (raggiungibile per un’erta scalinata di 186 gradini), sul borgo di Corricella e su Terra Murata.
Procida “movie
tour”
Nel coloratissimo borgo di Marina di Corricella, si ha un primo “incontro” con il postino Mario Ruoppolo (interpretato da Massimo Troisi) che parla con la sua Beatrice (Maria Grazia Cucinotta). Oppure immaginarlo mentre si reca alla bella spiaggia di Pozzo Vecchio dove incontrava Pablo Neruda. Il film “Il Postino” è passato alla storia come un capolavoro assoluto: << il film più bello che abbia mai visto >>, disse Sean Connery.
Salendo invece alla Cittadella di Terra Murata, composta da un
variopinto borgo, dal castello D’Avolos e dal palazzo De Iorio,
bisogna affacciarsi alla terrazza dell’abbazia di San Michele Arcangelo
come facevano Francesca (Sophia Loren) e il principe Giordano
Montorsi (Giancarlo Giannini) in una delle scene del film “Francesca
e Nunziata” di Lina Wertmuller.
L'abbazia di San Michele Arcangelo sorprende per la policromia degli interni e per le opere d’arte presenti, mentre dalla sua terrazza, sospesa tra cielo e mare, lo sguardo viene catturato da una scenografa mozzafiato con l’inconfondibile profilo dell’isola di Capri, con il golfo di Napoli con sullo sfondo la silhouette del Vesuvio.
L’evento religioso è particolarmente sentito dagli abitanti di Procida soprattutto il Venerdì Santo quando va in scena la Processione dei Misteri. La parte scenografica per la preparazione dei “misteri” inizia molte settimane prima quando i giovani isolani preparano le rappresentazioni iconografiche della vita di Gesù Cristo con grande originalità e passione. Noi, qualche anno fa, abbiamo assistito alla creazione delle scenografie dei Misteri, nei tendoni a Terra Murata.
Un altro momento emozionante è il Corteo degli Apostoli, rappresentato da dodici confratelli della Congrega dei Bianchi; li accompagnano il Priore, i cerimonieri e un centurione. Il corteo si muove per le strade dell’isola, sostando in alcune chiese dove rappresentano il rito della lavanda dei piedi.
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