Incorniciata dalle selvagge e scoscese montagne di
Anaga, Santa Cruz de Tenerife, capoluogo dell’omonima isola, solitamente
tranquilla e sorniona, nel periodo del carnevale,
si trasforma in una bolgia di suoni e colori. Questa festa , il cui tema nel
2015 è il FUTURO, coinvolge i canari e i turisti che ogni anno, grazie al gran
numero di navi da crociera che qui fanno scalo, arrivano numerosi. Dall’11 al 22 febbraio le ramblas e le
piazze della solare Santa Cruz si
riempiono di gente che sfila e danza in costume, di gruppi musicali e artisti
di strada che si esibiscono ovunque.
Il programma è ricco di peculiari iniziative,
concorsi e particolari manifestazioni: tra i piatti forti il gran galà per l’elezione della regina del
Carnevale, la grande sfilata del martedì grasso che si snoda per l’Avenida de Anaga e la cerimonia della
sepoltura della “sardina” (entierro della sardina). E’ il funerale di una
sardina gigante, accompagnato da una processione (tutti sono vestiti a lutto)
con pianti disperati di vedove. Alla fine la sardina viene bruciata nel porto e
la cerimonia termina con spettacolo di fuochi artificiali.
Va detto che l’impatto di questa manifestazione sull’economia
di Santa Cruz e dell’intera isola di
Tenerife è molto forte.
Quattro passi per Santa Cruz,
capitale dell’isola
Il primo impatto con Santa Cruz, provenendo da ovest, é con lo spettacolare edificio
dell’Auditorium, opera di Santiago
Calatrava, poi lungo un viale coronato da palme si arriva a Plaza de Espana. Questo avvolgente e
scenografico spazio é il centro nevralgico di Santa Cruz e punto di partenza per la scoperta del centro storico
denso di belle architetture civili e religiose in stile coloniale e barocco.
Tra questi, il Palazzo del Consiglio Insulare, il Palazzo di Carta del XVIII secolo, la
chiesa della Conception dalle calde
forme barocche
canare.
Da non perdere il Mercato
di Nostra Signora d’Africa, luogo dove prendono vita le scene più
pittoresche della vita popolare canara.
Anche il porto, tra i più profondi al mondo,
popolato da navi mercantili e da crociera, ha il suo fascino. Nel panorama di Santa Cruz vi sono infiniti colori; in
primavera per esempio, i suoi viali si coprono con il colore violaceo dei
palissandri, con la porpora delle buganvillee e i profumi si mescolano a quelli
del mare che si insinuano tra i vecchi quartieri e i nuovi grattacieli. Là dove
c’erano immensi bananeti ora c’è una città residenziale e vibrante.
Vamos a la
playa
Africana, ma al tempo stesso europea, l’isola di Tenerife
è una delle mete preferite dal turismo internazionale e da quanti vi amano
svernare attratti dal clima mite, dalle spiagge, dall’ambiente gradevole e
accogliente e dai tanti paesaggi mozzafiato. Il tutto all’ombra del Teide, l’icona dell’isola. La costa meridionale di Tenerife, la più bacata dal sole, é quella che accoglie le spiagge e le località più esclusive. Le più famose e frequentate spiagge si trovano a Las Americas e a Los Cristianos (in costa Adeje).
La località di Las Americas é un paradiso artificiale, un mix di Atalatic City e Las Vegas, costituito da mega-alberghi, da casinò stile impero romano, da giardini multicolori e da una zona pedonale di oltre un chilometro costellata di night club, negozi, bar e ristoranti.
Sulla punta meriodonale dell'isola, all'ombra della Montana Roja, nei pressi del pittoresco villaggio di Las Galletas e di El Medano (la "surf city" di Tenerife), si distendono due bellissime spiagge: la Tejita e la Granadilla, in parte dorate e in parte vulcaniche. Ma la spiaggia più bella e forse la più scenografica é quella di Las Teresitas, che si srotola ai piedi dei monti Anaga, nei pressi di Santa Cruz. Sulla costa settentrionale meritano attenzione le spiagge rocciose di Punta Hidalgo (nei pressi di Puerto de La Cruz), le bellissime spiagge di San Marcos e di El Socorro (nei pressi di Icod) .
Come arrivare
www.aireuropa.com (per Tenerife
Nord
Alloggi
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