domenica 11 gennaio 2015

L'urlo di Stefano

Urlo di gioia di Stefano Gross vincitore dello slalom di Adelboden. Quarto, un grande Giuliano Razzoli partito con il numero 24. "Rihabemus il Razzo"



 
E’stata sicuramente un’ emozione ascoltare, dopo tanto tempo, l’inno di Mameli che rende omaggio alla vittoria di un atleta italiano in una gara di Coppa del Mondo di sci. Stefano Gross alla fine di una seconda manche spettacolare e ricca di colpi di scena, ha meritato il gradino più alto del podio nello slalom di Adelboden. Gioia incontenibile per il ragazzo della Val di Fassa per la prima vittoria in carriera. “Una supervittoria”, l’ha definita
Una grande prestazione della  squadra italiana (peccato per Thaler che era secondo) completata dall’ottimo quarto posto conquistato da Giuliano Razzoli.
La giornata, tra i monti della valle dell’Engstligen, era iniziata in modo complicato per quanto riguarda il meteo; di primo mattino acqua a catinelle, poi inversione termica e fitta nevicata e, infine, qualche raggio di sole ad illuminare il tracciato. Gara in bilico ? Niente affatto, la squadra svizzera addetta ai lavori di manutenzione ha trattato e preparato la pista in modo perfetto; gli svizzeri sono attrezzati per i miracoli. Inizio gara rimandato solo di mezz’ora.

La ripida tribuna affacciata sul traguardo trabocca di gente e di bandiere, una vera bolgia. Ci sono anche i tifosi del Razzo Fan Club giunti dalla lontana Minozzo (545 km) a bordo di due pulmini. Non ci mollano i ragazzi del Razzo, sempre presenti a seguirlo e sostenerlo nelle gare.



La prima manche piazza tre atleti italiani tra i primi dieci: Thaler al secondo posto, Gross al quinto e Razzoli al nono. Il “Razzo”, uscito dal cancelletto con il numero 24 di pettorale, scia in modo perfetto e a tratti anche potente. La tracciatura della pista e il tipo di neve, non sono certo ideali per le sue caratteristiche. Ma il Razzoli di quest’anno è un’altra cosa (convinto, concentrato e ben preparato fisicamente). Non commette errori, affronta bene le strettoie sul difficilissimo muro finale e taglia il traguardo conquistando il nono posto. La soddisfazione per questa convincente prima parte della gara traspare dal viso dell’atleta di Razzolo.

Seconda manche: il meteo fa ancora le bizze alternando fugaci raggi di sole a nuvole imbronciate e qualche fiocco, mentre la pista comincia ad avere qualche problema di tenuta. La seconda parte della gara è tiratissima ed entusiasma il pubblico quando cominciano a scendere i migliori. Soprattutto quando scende  Giuliano Razzoli che mette in campo una prestazione decisa e stilisticamente perfetta in sintonia con quella della prima manche. Ragioni tattiche lo fanno rallentare quando affronta il muro ( i punti contano), recupera cinque posizioni e temporaneamente si piazza al primo posto. Resta lì nei pressi del podio fino a quando non viene superato dalla furia Stefano Gross (che vincerà) da Hirsher e da Dopfer.

“Sono contento”, mi ha detto al telefono dopo la gara, “perché ho sciato bene concludendo nel migliore dei modi questa gara su una pista difficile. Mi sento bene e sto sciando forte. Verso la fine della seconda manche non ho voluto rischiare troppo, dovevo arrivare e devo cercare di recuperare posizioni.Ci vediamo a Wengen domenica prossima “

 


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