E’stata sicuramente un’ emozione
ascoltare, dopo tanto tempo, l’inno di Mameli che rende omaggio alla vittoria
di un atleta italiano in una gara di Coppa del Mondo di sci. Stefano Gross alla fine di una seconda manche spettacolare e ricca di colpi di scena,
ha meritato il gradino più alto del podio nello slalom di Adelboden. Gioia
incontenibile per il ragazzo della Val di Fassa per la prima vittoria in
carriera. “Una supervittoria”, l’ha definita
Una grande prestazione della squadra italiana (peccato per Thaler che era secondo) completata dall’ottimo quarto posto conquistato da Giuliano Razzoli.
La giornata, tra i monti della
valle dell’Engstligen, era iniziata in modo complicato per quanto riguarda il
meteo; di primo mattino acqua a catinelle, poi inversione termica e fitta
nevicata e, infine, qualche raggio di sole ad illuminare il tracciato. Gara in
bilico ? Niente affatto, la squadra svizzera addetta ai lavori di manutenzione ha
trattato e preparato la pista in modo perfetto; gli svizzeri sono attrezzati
per i miracoli. Inizio gara rimandato solo di mezz’ora.
La ripida tribuna affacciata sul
traguardo trabocca di gente e di bandiere, una vera bolgia. Ci sono anche i
tifosi del Razzo
Fan Club giunti dalla lontana Minozzo (545 km) a bordo di due pulmini. Non ci mollano i ragazzi del Razzo, sempre
presenti a seguirlo e sostenerlo nelle gare.
La prima manche piazza tre atleti
italiani tra i primi dieci: Thaler al secondo posto, Gross al quinto e Razzoli al nono. Il “Razzo”, uscito dal cancelletto con il numero 24 di pettorale, scia in modo
perfetto e a tratti anche potente. La tracciatura della pista e il tipo di
neve, non sono certo ideali per le sue caratteristiche. Ma il Razzoli di quest’anno è un’altra cosa (convinto, concentrato e ben preparato
fisicamente). Non commette errori, affronta bene le strettoie sul difficilissimo
muro finale e taglia il traguardo conquistando il nono posto. La soddisfazione
per questa convincente prima parte della gara traspare dal viso dell’atleta di
Razzolo.
Seconda manche: il meteo fa
ancora le bizze alternando fugaci raggi di sole a nuvole imbronciate e qualche
fiocco, mentre la pista comincia ad avere qualche problema di tenuta. La
seconda parte della gara è tiratissima ed entusiasma il pubblico quando
cominciano a scendere i migliori. Soprattutto quando scende Giuliano Razzoli che mette in campo una prestazione decisa e stilisticamente perfetta in
sintonia con quella della prima manche. Ragioni tattiche lo fanno rallentare
quando affronta il muro ( i punti contano), recupera cinque posizioni e
temporaneamente si piazza al primo posto. Resta lì nei pressi del podio fino a
quando non viene superato dalla furia Stefano Gross (che vincerà) da Hirsher e da Dopfer.
“Sono
contento”, mi ha detto al telefono dopo la gara, “perché ho sciato bene
concludendo nel migliore dei modi questa gara su una pista difficile. Mi sento
bene e sto sciando forte. Verso la fine della seconda manche non ho voluto
rischiare troppo, dovevo arrivare e devo cercare di recuperare posizioni.Ci
vediamo a Wengen domenica prossima “
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