A Mezzano, il borgo del Primiero adagiato all’ombra delle Pale di San Martino, da qualche anno è nata una peculiare forma d’arte, unica nella sua semplicità. Trasformare le cataste di legna in opere artistiche.
Il Primiero, dominato dalle fantastiche scenografie montuose delle Pale di San Martino (uno dei nove gruppi dolomitici iscritti all’Unesco), dal Lagorai e dalle vette Feltrine, è il territorio più affascinante del Trentino orientale. Il Primiero è una verdeggiante conca, ricca di boschi e pascoli, rigata da suggestive convalli (Canali, Mis, Vanoi) e punteggiata di piccoli e affascinanti borghi. A parte la rinomata San Martino di Castrozza, meritano attenzione borghi fuori dal tempo come Fiera di Primiero, Siror (il paese dei presepi), Tonadico, Imer e Mezzano.
Nel cuore del Primiero
Mezzano, dove la scorta di legna si è fatta arte
Quante volte, camminando per le vie dei borghi montani, ci si imbatte in cataste di ceppi ordinatamente collocati nei cortili, sotto le scale, sui ballatoi. Legna naturalmente destinata a stufe e focolari per scaldare le giornate e le notti invernali.
Ma a Mezzano, piccola località della Val Primiero adagiato in una soleggiata
conca all’ombra del gruppo delle Pale di San Martino, la scorta di
legna si é fatta arte. Le cataste, grazie alla fantasia degli abitanti e di
artisti affermati, si sono trasformate in sculture che immortalano riti,
mestieri, leggende e antiche tradizioni in un sorprendente gioco di equilibri e
colori. Questa peculiare mostra “en plein air”,
chiamata “Cataste & Canzei”, é unica nel
suo genere a livello internazionale e si configura come
una sorta di inno alla ruralità.
Cataste & Canzei”
Per ammirare le cataste bisogna infilarsi tra le strette viuzze del borgo, fiancheggiate da case in pietra e legno, impreziosite da murales; tra antichi fienili, cortili, piazzette abbracciate da gorgoglianti fontane. Le installazioni sono ovunque: basta cercarle attraverso mappe cartacee o attraverso un’apposita app.
Si può partecipare anche a visite guidate (Mezzano romantica). Una particolarità sorprendente e simpatica del borgo di Mezzano è la presenza di una sedia rossa (due nei fine settimana fino a settembre) con sopra una campanella. Se si suona la campanella arriva un abitante del borgo che farà da cicerone: questa è l’autenticità del racconto diretto.
Oltre all’iniziativa Cataste&Canzei, a Mezzano sono stati tematizzati i pregi locali, sintetizzandoli in cinque itinerari intitolati “Segni sparsi del rurale” dedicati all’acqua, agli orti ( sono 400), alle suggestive architetture rurali e ai murales.
L’ambiente intorno a Mezzano
Attorno al borgo di Mezzano si distende una tavolozza fatta di immensi prati, boschi, alpeggi punteggiati di malghe e cime maestose. Per godere di questo paesaggio c'è un'ampia scelta di sentieri da percorrere a piedi, a cavallo, in bicicletta. Per gli amanti di quest’ultima, proprio a Mezzano passa la romantica ciclabile che collega Imer a Siror.
Chi preferisce percorsi più impegnativi le mete sono San Martino di Castrozza, Passo Rolle e la Val Canali. Il territorio del Primiero è inserito nella riserva naturale del Parco di Paneveggio Pale di San Martino e confina con il Parco delle Dolomiti Bellunesi.
Al ritorno da ogni tipo di escursione non può mancare la sosta golosa con le specialità tipiche del territorio, come la polenta con la "tosela".
La favolosa “tosèla” è un piatto esclusivo di Primiero. E’ un formaggio fresco di giornata preparato con latte intero di mucca, tagliato a fette dello spessore di un dito e fritto nel burro fuso. Va servita caldissima, generalmente insieme alla polenta. Le varianti sono numerosissime, anche se la più tipica è quella con i funghi.
Arrivare a Mezzano: dalla Val di Fiemme e Passo Rolle – da Vicenza passando per Bassano del Grappa.
Dormire a Mezzano – Mangiare a Mezzano - area camper a Mezzano
Le foto del servizio sono di Apt Primiero e di Mezzano Romantica
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