Fra i tanti motivi che
inducono il viaggiatore a visitare Locarno, c’é proprio la Rassegna internazionale della Camelie (29 marzo -2 aprile) una colorata kermesse di assoluto
godimento scenografico che inonda il lungolago, i parchi, i giardini privati e
che abbellisce gli interni dei palazzi storici.
Una location affascinante
Per entrare in sintonia con la magica atmosfera del mondo
floreale di Locarno, è di
passeggiare sul lungolago impreziosito da specie vegetali, mediterranee e
subtropicali e raggiungere il Parco
delle Camelie. Inaugurato nel 2005
in occasione del Congresso mondiale delle camelie, tra divertenti giochi d’acqua e viste sul lago, lo
sguardo si posa con meraviglia su una passerella di stupende camelie (più di 1000
varietà) attorniate da un’infinità di piante esotiche e mediterranee di rara
bellezza.
il Parco
delle camelie di Locarno, uno dei
più grandi e dei più ricchi d’Europa, offre uno spettacolo unico nel suo genere
e accoglie, oltre alle installazioni floreali, un bar e il tradizionale mercato
dedicato alla vendita di piante.
Una piazza palcoscenico
E’ Piazza Grande, il cuore pulsante della
vita sociale e commerciale di Locarno. Nel suo grembo lastricato da ciottoli di
fiume, incorniciato da nobili edifici dai colori pastello e ombreggiato da
portici in evidente stile lombardo, occhieggiano eleganti negozi, caffè e
pasticcerie con le loro invitanti distese all’aperto.
Si accede in modo
trionfale alla piazza dalla zona dell’imbarcadero passando per i giardini del
Casinò, brulicanti di piante esotiche e per i giardini Pioda, d’impianto barocco e ingentiliti da splendidi esemplari di
camelie giganti, da palme del Cile, da cedri del Libano e da sequoie.
Oltre ad
essere palcoscenico di manifestazioni musicali e culturali (per esempio il Locarno
Film Festival in agosto), Piazza
Grande si anima ogni giovedì con le bancarelle del pittoresco mercato e con
i caratteristici gazebo della rassegna delle camelie che viene ospitata anche nella
corte e nei saloni del palazzo della Sopracenerina,
che si affaccia sulla piazza.
E’ la palese
testimonianza del dominio dei Visconti
di Milano (XVI secolo) sul territorio ticinese che si protrasse, tra alterne
vicende, fino al 1512 quando l’esercito confederale svizzero pose
definitivamente fine all’influenza italiana. L’esterno del castello è massiccio
e severo, mentre le sale interne sono abbellite da affreschi quattrocenteschi e ospitano un
interessante museo archeologico. Merita
una visita anche l’adiacente palazzo Casorella
(costruito tra il 1573 e il 1593) dove risaltano i pregevoli stucchi della
loggetta, nonché i dipinti che ornano il salone d’onore.
Il cuore antico di Locarno
La “città vecchia” é un mondo a parte, silenzioso e
segreto, costituito da un dedalo di strette e contorte viuzze ricche di
caratteristici negozietti e solitarie piazzette rallegrate da belle case
patrizie; come Casa Rusca (www.museocasarusca.ch ), sede della Pinacoteca comunale.
La città vecchia ospita anche belle
chiese, come la Chiesa Nuova (del
1630) con stucchi e affreschi d’epoca barocca, ma il vero gioiello sta lassù,
su uno sperone roccioso proteso sul Lago
Maggiore.
Che bel santuario
Uno dei
monumenti religiosi più importanti del Canton Ticino
è il quattrocentesco Santuario della Madonna del Sasso, che si mostra, a chi arriva in funicolare (si parte
nei pressi della stazione ferroviaria di Locarno), con suggestivi giochi
architettonici sospesi tra cielo e lago.
Dal
1848 la chiesa e il convento sono di proprietà del Cantone, che dal 2004 al
2011 ha investito circa dieci milioni di franchi per il restauro L’interno del santuario accoglie i visitatori con
un’atmosfera penetrante, esibendo magnifici stucchi, affascinanti volte
affrescate da valenti artisti (tra questi il Bramantino e il Gorla) e un gruppo
ligneo raffigurante “La Pietà”(d’autore ignoto).
Il cimelio di maggior pregio del santuario è la statua
«miracolosa» della Madonna del Sasso che risale al XV secolo.
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