Krasnaya Polyana (Sochi), pista Rosa Kuthor, seconda manche dello
slalom: alle ore 17,37 dopo una decina
di porte, l’avventura olimpica di Giuliano Razzoli s’interrompe con una caduta.
Peccato, ci ha provato.
Partito con un pettorale alto, il 22, con la pista già segnata e preceduto da concorrenti usciti subito di scena, Giuliano Razzoli scende con la chiara intenzione di chiudere la prima manche. La seconda invece è finita anzitempo per il campione olimpico uscente.
Va detto che l’assurdo tracciato
della seconda manche, disegnato dal perfido Ante Kostelic ha causato vittime
anche illustri:
lo svedese Andre Myhrer
il francese Jean-Baptiste Grange
l’americano Ted Ligety
il tedesco Felix Neureuther
il francese Alexis Pinturault
A Villaminozzo, centinaia di sostenitori di Giuliano
Razzoli hanno stipato la piazza del comune per assistere alla gara di Sochi sul
maxischermo fatto installare, per l’occasione, dall’amministrazione comunale.
Tutti con il cuore in gola e la speranza per una grande prestazione
del loro campione. Purtroppo la sequenza negativa (per mille problemi e
malasorte) della complicata stagione agonistica di Giuliano Razzoli, ha avuto
seguito anche alle Olimpiadi di Sochi.
Delusi ma mai domi, i fan del Razzo lo hanno salutato con
un grande applauso pronti a sostenerlo come sempre nei prossimi impegni di
Coppa del Mondo. La gara olimpica, per l’eterogeneo popolo riunito a Villaminozzo,
è stata comunque, tra le due manche, un’occasione per una grande festa di aggregazione deliziata da gnocco fritto, birra e musica con Radio Bruno; resa poi piacevole da filmati sull'impresa di Giuliano Razzoli a Vancouver e dal collegamento con membri della sua famiglia in quel di Sochi.
Andrea, la colonna del Razzo fan club |
L'ordine d'arrivo dello slalom speciale maschile dei
Giochi olimpici invernali di Sochi: 1. Mario Matt
(Aut) 1'41''84; 2. Marcel Hirscher (Aut) 1'42''12; 3. Henrik Kristoffersen
(Nor) 1'42''67; 4. Stefano
Gross (Ita) 1'42''72 4. eterogeneo
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