mercoledì 26 febbraio 2014

“Non è finita”: parola di Giuliano Razzoli



Giuliano Razzoli, caparbio e volitivo come la gente di montagna, non si arrenderà e ricomincerà con la preparazione fisica, tecnica e mentale


Giuliano Razzoli da qualche giorno é rientrato da Sochi, dove una caduta ha interrotto il suo sogno di difendere l’oro olimpico conquistato a Vancouver quattro anni prima. Per il campione reggiano non è stata una gara gagliarda come peraltro non lo sono quelle delle ultime due stagioni. Per mille motivi, che non sto di nuovo ad elencare, il Razzo sembra aver smarrito la strada che porta al podio.


Giuliano Razzoli, caparbio e volitivo come la gente di montagna, non si arrenderà e ricomincerà con la preparazione fisica, tecnica e mentale; lo aspettano le ultime gare di Coppa del Mondo  dove farà il possibile per ritornare forte e vincente.  E poi, se  Mario Matt a 35 anni ha vinto l’oro olimpico a  Sochi, Razzoli alle olimpiadi del 2018 a  Pyeongchang (Corea del Sud) di anni ne avrà 34 e quindi potrà tranquillamente  riprovarci.


Al suo rientro da Sochi, Giuliano Razzoli è stato ricevuto da Sonia Masini, Presidente della Provincia di Reggio Emilia, affiancata dall'Assessore provinciale allo Sport Alfredo Gennari. Lo sciatore azzurro è arrivato a palazzo Allende accompagnato dal padre Antonio, dalla sorella Giordana, dal suo allenatore personale Marcello Marchi e da una delegazione di reggiani che lo ha seguito nell'avventura olimpica.

 La Provincia ha voluto dare in questo modo il suo bentornato a Giuliano Razzoli: " Ci ha fatto sperare, ha combattuto come sempre e lo ringraziamo per aver portato ancora una volta Reggio Emilia nel mondo", ha affermato la presidente Masini.
 “Questo ragazzo - ha proseguito - rappresenta un esempio eccellente per i nostri giovani, è una persona vera, ha avuto una vita difficile e piena di sacrifici, ma non si è mai arreso.  E siamo convinti  che possa dare ancora molto".

“Per me è stata una grande gioia rappresentare Reggio nel mondo – ha replicato Razzoli -  Credo di poter fare ancora molto in questo sport a partire dalle gare di Coppa del Mondo e dei mondiali e poi andare alle prossime Olimpiadi ”.
Poi un riferimento all’ultimo periodo: “Gli ultimi due anni sono stati faticosi, ma sono convinto di poter tornare sul podio. Ora avrò bisogno di qualche giorno per riprendermi dalla sconfitta, ma poi ripartirò con gli allenamenti. La convocazione alle Olimpiadi è stata importante, purtroppo non ho ottenuto i risultati che speravo, ma è stato bello essere lì . Sono comunque orgoglioso di poter essere di esempio per i nostri ragazzi, lo sport in questi anni mi ha insegnato tanto.”




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