Destinazione Vukovar
Partiamo da Zagabria,
imboccando la E70 che si dirige a est verso il confine serbo; la
lasciamo dopo 250 km a Zupanja dove imbocchiamo la strada per Vukovar,
passando per Vinkovci attraente cittadina sul fiume Bosut, dalle origini
antichissime (qui é stato ritrovato il più antico calendario
indoeuropeo Orion). Pochi chilometri ed eccoci a Vukovar, centro di
traffici fluviali sul Danubio e luminoso gioiello barocco tanto da
essere definita la "Dubrovnik del Danubio". Questo fino alla guerra
d'indipendenza croata del 1991 che causò morte e distruzione del
patrimonio architettonico(per il 93%). Attraversando il centro storico
(o quel che rimane) per raggiungere il parcheggio in riva al Danubio
dove attraccano le navi da crociera, rimaniamo colpiti dal gran numero
di edifici ridotti a ruderi e per le facciate delle case bucherellate da
schegge e proiettili. Pur con grandi difficoltà, l'opera di
ricostruzione é in corso e coinvolge i portici e le case barocche del
centro mentre sono già tornati all'antico splendore la chiesa dei santi
Filippo e Giacomo e il castello di Eltz, autentico capolavoro
dell'architettura barocca che ospita un moderno ed interessante museo.
PARTICOLARE DEL RISTRUTTURATO CASTELLO DI ELTZ |
Tutto è rimasto come allora: i buchi provocati dalle bombe, il materiale utilizzato per le curee i giochi dei bambini. Poi la sera del 20 novembre 1991, 260 persone di ogni età furono prelevate e portate in una fattoria a Ovcara a pochi chilometri da Vukovar, dove furono torturate, uccise e messe in fosse comuni. Il luogo dell’eccidio è diventato un museo dall'atmosfera toccante.
Da vedere nei
dintorni di Vukovar:
a Ilok il castello Odescalchi e le cantine sotterranee, il villaggio di Nijemci
sul fiume Bosut, con un interessante museo etnografico. Nei pressi di Lipovak,
la suggestiva ed isolata chiesa gotica di San Francesco, punto sosta dei
Templari di ritorno dalla Terra Santa.
Già da lontano nell'ampia pianura della Baranja croata, pare un invito ai viaggiatori la svettante guglia della cattedrale di Osijek. Un invito che raccogliamo perché, questa città bagnata dalla Drava, svela il suo fascino raffinato nella scenografica piazza centrale dominata dal duomo neogotico di mattoni rossi e tra gli ampi boulevard dove si affacciano eleganti palazzi in stile Secessione, per fortuna poco toccati dai bombardamenti. La storia di Osijek é affollata di epoche travagliate: dall'impero romano(dinastia giulio-claudia), alla dominazione dell'impero ottomano e a quello asburgico, che gli ha dato splendore e benessere economico. Il cuore antico di Osijek pulsa nella Cittadella un tempo occupata dalla Fortezza fatta costruire da Solimano il Magnifico.
Conserva pittoresche stradine acciottolate e silenziose, che convergono in una coreografica piazza circondata da superbi palazzi; quello dell'antico municipio ospita un moderno e singolare museo storico ed etnografico, Dopo aver ammirato il peculiare intreccio tra antico e moderno non ci facciamo mancare una passeggiata sul lungo fiume animata dalle coreografiche distese dei locali, che si rivela ancor più attraente passando con il ponte pedonale sull'altra sponda della Drava. Osijek é anche una città piena di parchi e ricca di iniziative culturali.
Conserva pittoresche stradine acciottolate e silenziose, che convergono in una coreografica piazza circondata da superbi palazzi; quello dell'antico municipio ospita un moderno e singolare museo storico ed etnografico, Dopo aver ammirato il peculiare intreccio tra antico e moderno non ci facciamo mancare una passeggiata sul lungo fiume animata dalle coreografiche distese dei locali, che si rivela ancor più attraente passando con il ponte pedonale sull'altra sponda della Drava. Osijek é anche una città piena di parchi e ricca di iniziative culturali.
Osijek News
Osijek, investe risorse sul turismo: sorgono nuovi
alberghi, si estende la rete di piste ciclabili, si pensa di aprire una serie
di musei (del vino e dell’apicultura). L’offferta turistica sarà arricchita da
una nave a propulsione elettrica per le gite sul fiume, mentre l’accoglienza
turistica sarà completata con la costruzione di un campeggio in riva alla
Drava.
La "Camargue" della Baranja
Come ci dice Darko Mrkonjic, dell’ufficio turistico di Osijek, la peculiarità di questo paesaggio sta nella sua mutevolezza dovuta alla diversa intensità delle alluvioni. Il parco è percorribile con ogni mezzo lungo strade che corrono sugli argini degli stagni e che penetrano nel cuore della foresta dominata soprattutto da maestose querce e dove sono frequenti gli incontri con famiglie di cinghiali, cervi, e a volte anche la lince. Nel cuore della foresta incontriamo il castello di Tikves, che fu padiglione di caccia degli Asburgo ma anche campo base delle famigerate milizie serbe “Tigri di Arkan”. Ma l’emozione più intensa la proviamo percorrendo in barca il dedalo di canali che rigano il parco Kopacki Rit, sfiorando stagni e isolotti inondati da salici piangenti, popolati da migliaia di uccelli(anche specie in via d’estinzione, come l’aquila di mare a coda bianca o la cicogna nera). Ci rendiamo conto di trovarci in uno dei luoghi più affascinanti della Croazia, in una dimensione speciale, dove la natura fortunatamente preservata dall’uomo, è l’unica padrona del territorio.
Dall’acqua al vino
INFO
Ente Nazionale Croato per il
Turismo
Le soste
Per quanto riguarda il turismo en plein air, La Slavonia non possiede
una rete di strutture ricettive capillari, tuttavia, non mancano le possibilità
per l’accoglienza di viaggiatori in camper, caravan e tenda. Lasciando Vukovar,
a pochi km dall’ingresso dell’autostrada a Lipovac, in direzione Zagabria,
nella prima area di servizio si trova il Motel Spacva (http://www.hotelspacva.com/it/campo-spacva)
, con l’annesso camping immerso nel bosco. Chi arriva in auto o moto, oltre
alle camere del motel, può dormire in grandi botti che fungono da bungalow.
A Kopacevo c’è il Camping Family
https://www.facebook.com/KampFamily) dotato di ampie piazzole attrezzate e camere, servizi
spartani e struttura coperta dove il simpaticissimo proprietario Albert (tifoso
del campione olimpico di sci Giuliano Razzoli), propone colazioni, spuntini,
pranzo e cena. Il camping è il campo base ideale per visitare Osijek e la
Baranja.
Qui si gusta una cucina saporita, accompagnata dai vini di Baranja dal
gusto profumato e intenso
Vanno assaggiate le specialità a base di pesce: "fiš
paprikaš"( stufato di pesce più o meno piccante) e carpa allo spiedo. Per gli amanti della
carne c’è il “kulen” (salame piccante) la pancetta, la soppressata, i ciccioli e il “cobonac”,
specialità preparata con diversi tipi di carne.
IL DANUBIO A VUKOVAR |
COM'ERA VUKOVAR ALLA FINE DEL NOVEMBRE 1991 |
SCQUARCIO DI BOMBA NEL BUNKER DELL' OSPEDALE DI VUKOVAR |
LA CITTADELLA DI OSIJEK VISTA DALLA DRAVA |
IN AGRITURISMO SI LAVORA |
CON IL REPORTAGE "DESTINAZIONE SLAVONIA" PUBBLICATO SULLA RIVISTA CARAVAN E CAMPER NEL 2014 HO VINTO IL PREMIO GIORNALISTICO INTERNAZIONALE PENNA D'ORO |
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