Venerdì
23 luglio, sulla cima di Plan de Corones, alla presenza di una folla di
giornalisti e autorità, è stato inaugurato il Messner Mountain Museum Corones.
Si tratta del sesto e ultimo Museo della Montagna, voluto da Reinhold Messner e firmato
dall’archistar Zaha
Adid.
Per Reinhold Messner, l’MMM Corones è, non a caso, “il
coronamento” del suo progetto incentrato sul mosaico di musei dedicati alla
montagna, che per la bellezza delle location, l’estrosità architettonica e la ricchezza
dei contenuti, è un unicum al mondo. Per Messner dopo tanti anni di fatiche, sacrifici, incomprensioni e ostacoli, è la
conquista del 15esimo ottomila.
Molti anni
fa, a Plan de Corones la fortuna è
arrivata nel segno del galletto rosso-nero, il simbolo che ha unito, superando
rivalità e invidie, in una sola area vacanze i dieci centri turistici che
gravitavano attorno alla montagna. Ed è grazie a questa lungimirante
collaborazione che è diventata realtà il
“domaine-skiable” Kronplatz che ora
è il numero Uno in Alto Adige e non solo.
Ma bisognava
fare di più rispetto alla concorrenza, ed ecco farsi avanti l’idea del museo
Messner e così è nata una nuova collaborazione, una sorta di cordata inedita tra Skirama
Plan de Corones (per il turismo
montano e impianti d’eccellenza), Reinhold
Messner (per l’alpinismo tradizionale) e l’architetto Zaha
Hadid (per l’architettura contemporanea).
Il Consorzio
Plan de Corones, committente dell’opera, ha considerato questo progetto come
una pietra miliare nella storia degli impianti di risalita e un valore aggiunto per la “mission” di
rendere e mantenere la montagna Plan de
Corones appetibile in tutte le
stagioni.
Ora il museo
è una realtà a disposizione dei visitatori, degli escursionisti e degli
sciatori che salgono ai 2275 m di questo vasto panettone inondato dal sole e
con un panorama straordinario.
L’MMM Corones si sviluppa in prevalenza all’interno della
montagna; fuori terra sbucano solo tre grandi “occhi”, una sorta di contatto
estremo fra architettura e ambiente concepito dall’estro di Zaha Adid. Gli “occhi” dispongono di grandi
vetrate che, dall’interno, offrono la vista su montagne che per Messner hanno un
particolare valore . “Restituiscono le
immagini della mia infanzia (dice Rehinold Messner); le Odle, il Pilastro di
Mezzo del Sasso di Monte Croce, i ghiacciai granitici che sovrastano la Valle
Aurina”. Una di queste aperture vetrate si allunga verso il vuoto formando
una spettacolare terrazza da cui si gode un maestoso panorama a 240°, dalle
Alpi dello Zillertal all’Ortles, fino alle Dolomiti. Le vetrate assicurano
un’illuminazione naturale alla parte ipogea del museo che si declina in forme
fluide su più livelli.
Il
livello superiore ospita l’area d’ingresso con le casse, un piccolo Museum shop
e il guardaroba. Da qui, un sistema di scalinate a cascata conduce i visitatori
ai sottostanti tre livelli espositivi, fino a raggiungere il livello più basso.
Una superficie espositiva centrale, che rappresenta il cuore del Museo, i cui
temi centrali sono la disciplina suprema
dell’alpinismo e le grandi pareti, raccontati attraverso una peculiare
esposizione di oggetti provenienti dalle collezioni di Reinhold Messner. Ci sono inoltre spazi per esposizioni temporanee e un auditorium.
Curiosità: il Museo Corones il 28 luglio è stato visitato dalla
Cancelliera tedesca Angela Merkel. A fare gli onori di casa c’era anche Magdalena
Messner, figlia del leggendario alpinista.
Per
completare gli articoli dedicati ai 6 Messner Mountain Museum, andrò quanto
prima a visitare il Corones (non ho potuto partecipare all’inaugurazione poiché
ero in Francia in vacanza). Il consiglio per voi lettori è di programmare una
visita all’MMM Corones, magari
abbinandola a quella dell’MMM del Castello di
Brunico.
A Castel Firmiano,
12 e 19 agosto: dialoghi attorno al fuoco con Reinhold Messner che parlerà
della sua vita e risponderà alle domande dei visitatori.
Tutti i dettagli sul
sito
Sull’argomento
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Museo Corones
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