mercoledì 26 luglio 2017

Isola di Rab, paradiso croato



E’ una delle perle intinte nel blu del golfo del Quarnaro, che regala spiagge e insenature bellissime, piste ciclabili immerse nel verde, un capoluogo ricco di storia e di arte, e poi tanto relax e tramonti da sogno.




Lunga solo ventidue chilometri, l’isola di Rab/Arbe con il suo favoloso concentrato di spiagge, baie e porti naturali è veramente un eden per i vacanzieri, per i diportisti e per coloro che amano il naturismo. A dare il via a questa pratica fu il re d’Inghilterra Edoardo VIII che qui giunse con l’amante Wally Simpson. Si narra infatti che la coppia amasse fare il bagno senza veli.

Dal pittoresco porto di Stinica/Jablanc (105 km a sud di Fiume),  partono i traghetti che in 15 minuti raggiungono l’isola di Rab (Arbe). Allo sbarco, con vista sull’isola di Pag, s’imbocca la D105, l’unica strada che attraverso paesaggi inizialmente lunari e poi rigogliosi, raggiunge la capitale Rab per spegnersi, dopo un ultimo tratto panoramico sul sinuoso e spettacolare perimetro della costa, nell’estremo nord nella baia di Lopar.

Per quanto riguarda l’accoglienza turistica, l’isola di Rab vanta un’offerta ampia e diversificata, con hotel e appartamenti nonché con camping (PadovaIII e il San Marino ) che propongono, oltre alle piazzole, residence e mobilhome modernissime. Queste strutture, appartenenti al gruppo Imperial Hotel, sono splendidamente posizionate: la prima raccolta sulla baia di Banjol, con vista da cartolina sul centro storico di Rab, raggiungibile in taxi-boat o con una passeggiata in bici di venti minuti. La seconda struttura ricettiva si trova sulla penisola di Lopar a pochi metri dall’immensa e meravigliosa Rajska plaža (Spiaggia Paradiso). Una curiosità: la leggenda narra che da questa spiaggia sia partito Marino, lo scalpellino che fondò nel 301 la repubblica di San Marino sulla dirimpettaia sponda dell’Adriatico.

La città delle torri
Allungato su una stretta penisola a forma di nave brilla uno scrigno di pietra bianca. E’ il nucleo storico di Rab, antica città che fu Municipium romano ai tempi dell’imperatore Ottaviano Augusto e poi importante avamposto della Serenissima   che la circondò di mura e l’arricchì di splendidi monumenti civili e religiosi.   
Emblema di Rab sono i quattro campanili romanici di altrettante pregevoli chiese che punteggiano l’abitato. Quello che affianca la cattedrale, con quattro ordini differenti di finestre, è il più suggestivo. Dalla banchina del porto (dove non è raro ammirare una sfilata di velieri da crociera), coronata da pittoresche case e animatissima fino a notte fonda, si sale verso il cuore della città per una scenografica e antica scalinata. 
Dalla prima e panoramica piazzetta inizia la passeggiata tra vicoli e strade medioevali ( Donja Ulica e Srednja Ulica) piene di gente e punteggiate di bar, ristoranti, botteghe e gallerie d’arte. Nella soprastante Gornja Ulica si allineano splendidi edifici rinascimentali e le principali chiese della città (San Giovanni Evangelista, Santa Croce e Santa Giustina). Con lo sguardo all’insù bisogna ammirare il campanile della chiesa di Sant’Andrea, il più antico di Rab e gli scorci suggestivi si susseguono fino all’incontro, quasi sulla punta della penisola, con la facciata di pietra bianca della cattedrale dell’Assunzione. Il pregevole edificio del XII sec. poi ampliato, è affiancato da un meraviglioso ed elaborato campanile in stile romanico. Merita anche una passeggiata, a nord ovest della città, il parco Komrkar, sedici ettari di pini e lecci, considerato tra i più belli della Dalmazia.




Nel blu dipinto di blu

Sull’isola di Rab le spiagge e le calette più belle e appartate bisogna guadagnarsele o in bici e a piedi, oppure, per chi lo possiede, con il gommone; ma le possibilità per noleggiare un’imbarcazione non mancano.

Il paesaggio costiero dell’isola di Rab, è tanto frastagliato, che pare un magnifico ricamo e seguirlo in barca è un vero idillio. Bordeggiando la costa occidentale dell’isola, é inevitabile infilare la prua in minuscole e tranquille baie, che appaiono come pennellate ora di blu intenso ora di verde smeraldo. Si getta l’ancora lasciandosi cullare da questo mare cristallino, da violare con tuffi e nuotate emozionanti. Continuando la navigazione, oltre alle calette, s’incontrano minuscole e solitarie spiagge ora di sabbia finissima ora di ciottoli bianchi e orlate da pini e lecci. E si continua così in situazioni sempre diverse e appaganti fino a raggiungere la baia di Supetarska Draga, un luogo affascinante e solitario circondato da un drappello di isole disabitate. A Supetarska Draga doverosa è la sosta per rifocillarsi, magari da Gonar  e per visitare l’antica e suggestiva chiesa di San Pietro (XI secolo). Non c’è che dire, per una vacanza felice sull’isola di Rab ce n’è d’avanzo, considerando anche la presenza della ventina di spiagge che orlano la penisola di Lopar. Una su tutte la spiaggia Paradiso (Rajska Plaza), che merita questo nome.




Dove dormire




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