E’ una delle perle intinte nel blu del
golfo del Quarnaro, che regala spiagge e insenature bellissime, piste ciclabili
immerse nel verde, un capoluogo ricco di storia e di arte, e poi tanto relax e
tramonti da sogno.
Lunga solo ventidue chilometri, l’isola di
Rab/Arbe con il suo favoloso concentrato di spiagge, baie e porti naturali è
veramente un eden per i vacanzieri, per i diportisti e per coloro che amano il
naturismo. A dare il via a questa pratica fu il re d’Inghilterra Edoardo VIII
che qui giunse con l’amante Wally Simpson. Si narra infatti che la coppia
amasse fare il bagno senza veli.
Dal pittoresco porto di Stinica/Jablanc (105 km a sud di Fiume), partono i traghetti che in 15 minuti raggiungono l’isola di Rab (Arbe).
Allo sbarco, con vista sull’isola di Pag, s’imbocca la D105, l’unica strada che
attraverso paesaggi inizialmente lunari e poi rigogliosi, raggiunge la capitale
Rab per spegnersi, dopo un ultimo tratto panoramico sul sinuoso e spettacolare
perimetro della costa, nell’estremo nord nella baia di Lopar.
Per quanto riguarda l’accoglienza turistica,
l’isola di Rab vanta un’offerta ampia
e diversificata, con hotel e appartamenti nonché con camping (PadovaIII
e il San Marino
) che propongono, oltre alle piazzole, residence e mobilhome modernissime. Queste
strutture, appartenenti al gruppo Imperial Hotel, sono splendidamente
posizionate: la prima raccolta sulla baia di Banjol, con vista da cartolina sul centro storico di Rab, raggiungibile in taxi-boat o con
una passeggiata in bici di venti minuti. La seconda struttura ricettiva si
trova sulla penisola di Lopar a
pochi metri dall’immensa e meravigliosa Rajska
plaža (Spiaggia Paradiso). Una curiosità: la leggenda narra
che da questa spiaggia sia partito Marino,
lo scalpellino che fondò nel 301 la repubblica di San Marino sulla dirimpettaia sponda dell’Adriatico.
La città
delle torri
Allungato su una stretta penisola a forma
di nave brilla uno scrigno di pietra bianca. E’ il nucleo storico di Rab, antica
città che fu Municipium romano ai
tempi dell’imperatore Ottaviano
Augusto e poi importante avamposto della Serenissima che la circondò di mura e l’arricchì di
splendidi monumenti civili e religiosi.
Dalla prima e panoramica
piazzetta inizia la passeggiata tra vicoli e strade medioevali ( Donja Ulica e
Srednja Ulica) piene di gente e punteggiate di bar, ristoranti, botteghe e
gallerie d’arte. Nella soprastante Gornja Ulica si allineano splendidi edifici
rinascimentali e le principali chiese della città (San Giovanni Evangelista,
Santa Croce e Santa Giustina). Con lo sguardo all’insù bisogna ammirare il
campanile della chiesa di Sant’Andrea, il più antico di Rab e gli scorci
suggestivi si susseguono fino all’incontro, quasi sulla punta della penisola,
con la facciata di pietra bianca della cattedrale dell’Assunzione. Il pregevole
edificio del XII sec. poi ampliato, è affiancato da un meraviglioso ed
elaborato campanile in stile romanico. Merita anche una passeggiata, a nord
ovest della città, il parco Komrkar, sedici ettari di pini e lecci, considerato
tra i più belli della Dalmazia.
Nel blu
dipinto di blu
Sull’isola di Rab le spiagge e le calette
più belle e appartate bisogna guadagnarsele o in bici
e a piedi, oppure, per chi lo possiede, con il gommone; ma le possibilità per
noleggiare un’imbarcazione non mancano.
Il paesaggio costiero dell’isola di Rab, è tanto frastagliato, che pare un
magnifico ricamo e seguirlo in barca è un vero idillio. Bordeggiando la costa
occidentale dell’isola, é inevitabile infilare la prua in minuscole e
tranquille baie, che appaiono come pennellate ora di blu intenso ora di verde
smeraldo. Si getta l’ancora lasciandosi cullare da questo mare cristallino, da
violare con tuffi e nuotate emozionanti. Continuando la navigazione, oltre alle
calette, s’incontrano minuscole e solitarie spiagge ora di sabbia finissima ora
di ciottoli bianchi e orlate da pini e lecci. E si continua così in situazioni
sempre diverse e appaganti fino a raggiungere la baia di Supetarska Draga, un luogo affascinante e solitario circondato da
un drappello di isole disabitate. A Supetarska
Draga doverosa è la sosta per rifocillarsi, magari da Gonar
e per visitare l’antica e suggestiva
chiesa di San Pietro (XI secolo).
Non c’è che dire, per una vacanza felice sull’isola di Rab ce n’è d’avanzo, considerando anche la presenza della ventina
di spiagge che orlano la penisola di Lopar.
Una su tutte la spiaggia
Paradiso (Rajska Plaza), che merita questo nome.
Dove dormire
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