martedì 13 luglio 2021

Skyway Monte Bianco: fascino verticale

Grazie alla creatività e alla tecnologia delle funivia Skyway, l’ascesa tra i ghiacci del Monte Bianco, è un'esperienza irripetibile e unica al mondo.

Inaugurata il 30 maggio del 2015, la modernissima funivia rotante che sale ai 3.466 metri di Punta Helbronner è considerata “l’ottava meraviglia del mondo”. E’ la realizzazione di un sogno: permettere a tutti, attraverso un’opera ingegneristica che non ha eguali, di ammirare, a un passo dal cielo, le meraviglie che la natura ha forgiato nel massiccio del Monte Bianco, la montagna più alta d’Europa.

Le  navicelle realizzate in vetro e acciaio per assicurare la massima protezione e visibilità, durante la veloce salita (solo 20 minuti) ruotano a 360° su se stesse offrendo ai passeggeri paesaggi mozzafiato. L’impianto è costituito da tre stazioni futuristiche: Pontal d’Entreves (1.300 m), poco a valle dall’imbocco del tunnel del Monte Bianco, Pavillon du Mont Fréty (2.200 m), Punta Helbronner (3.466 m), il punto più spettacolare.

“IL DECOLLO…”

Un tempo la vecchia funivia che saliva a Punta Helbronner, passando per il Pavillon e il Rifugio Torino, partiva da La Palud, a 4 chilometri da Courmayeur. L’impianto era nato nel 1942 per scopi militari e fu aperto al pubblico nel 1947. A fine anni 70 l’abbiamo utilizzata per praticare sci estivo sul ghiacciaio. Una vecchia cabina della funivia è esposta alla stazione intermedia di Pavillon, nell’interessante museo Hangar 2173,  che racconta la storia delle funivie del Monte Bianco.

La stazione di partenza della Skyway, dall’aspetto aerodinamico,  è stata costruita a Pontal d’Entreves, poco a valle dall’ingresso del tunnel del Monte Bianco. In pochi minuti le cabine rotanti, gioielli di tecnologia e design, raggiungono la stazione intermedia di Pavillon du Mont Fréty (2.173 m).

LA STAZIONE INTERMEDIA

Qui ci sono diverse attrazioni: all’esterno della moderna struttura si passeggia per i suggestivi percorsi che attraversano il coloratissimo giardino botanico “Saussurrea” e  osservando dal basso lo spettacolare ambiente glaciale che ci si appresta ad avvicinare. In alto si scorge il Rifugio Torino, a sinistra la cresta del Mont Noir de Peuterey, la più lunga delle Alpi, si slancia verso la vetta del Bianco con la rocciosa Aiguille Noire e le esili guglie delle Dames Anglaises. All’interno della stazione intermedia della Skyway oltre al museo Hangar, merita una visita la cantina d’alta quota dove si produce lo spumante metodo classico “Vallée d’Aoste” e il “Blanc de Morges”.


La stazione di Pavillon du Mont Fréty ospita due ristoranti, una zona shopping e una capiente sala cinema. Salendo verso l’accesso alla cabina rotante per Punta Helbronner, si ha l’impressione di trovarsi all’interno di un’astronave.


L’ultima sfida


Il balzo verso Punta Helbronner è impressionante. Le cabine rotanti s’avvicinano velocemente all’avveniristica struttura della stazione d’arrivo issata a 3.466 metri. Anche qui le aree tecnologiche non mancano, come la Sala Monte Bianco dotata di schermi interattivi dedicati alla storia dei ghiacciai. La struttura della stazione, in acciaio, vetro e legno, ospita anche un panoramico bistrot e un’interessante mostra di cristalli.  


La terrazza a un passo dal “tetto d’Europa”

L’attrazione principale di Punta Helbronner è la terrazza panoramica circolare di 14 metri di diametro dove godere appieno delle incommensurabili bellezze che il paesaggio dispiega a 360°.


Il versante sud est del Monte Bianco esibisce la fantastica parete della Brenva, una muraglia di 1500 metri famosa per le vie alpinistiche (Major,Poire, Sentinella Rossa). Sul lato opposto del Colle del Gigante svetta il mitico e aguzzo Dente, la cui conquista nell’Ottocento fu possibile solo appoggiando una pertica sulle sue levigate rocce. Dietro fanno capolino les Grandes Jorasses, mentre davanti, sul versante francese si allunga l’immensa distesa della Mere de Glace, contornata dalle seghettate guglie delle Aguilles de Chamonix.

Solo meraviglie

Verso sud, tutti i quattromila delle Alpi sono schierati all’orizzonte: il Grand Combin (4.314 m), il Cervino (4.478 m) , il Rosa (4.634 m), il Gran Paradiso (4.061). Dalla stazione di Punta Helbronner, varcando “la porta di confine” si può salire sulle “caravelle” che appese ai cavi attraversano la Mere de Glace per “attraccare” alla svettante Aguille du Midi (3.778 m), da dove si ammira il Monte Bianco da un’altra e spettacolare prospettiva).


L’impianto delle “caravelle” risalente agli anni 50, fu oggetto di forti contestazioni da parte dell’associazione Mountain Wilderness. Lo stesso Reinhold Messner, nei primi anni 90 salì su un pilone nei pressi del Rifugio Torino e vi ancorò uno striscione inneggiante alla tutela dell’ambiente in alta quota.
Dall’Aguille du Midi, dove a breve saranno installate strutture avveniristiche (i francesi non possono rimanere indietro), una funivia scende a Chamonix.

Aguille du Midi

Rifugio Torino

Sul ghiacciaio ai piedi Punta Helbronner (fino a qualche tempo fa c’erano due piste per lo sci estivo) si possono effettuare emozionanti escursioni in direzione dell’Aguille du Midi. Le escursioni, tra crepacci e grotte di ghiaccio sul colle del Gigante (qui a piedi era salita anche la regina Margherita)  sono altresì possibili partendo dal sottostante Rifugio Torino (3.300 m) raggiungibile da Punta Helbronner con due ascensori e con un tunnel scavato nella roccia.


 Una vacanza in Val d’Aosta, la più piccola e deliziosa regione d’Italia, offre anche questa emozionante esperienza.

QUANTO COSTA LA SKYWAY: https://www.montebianco.com/it/tariffe-skyway-monte-bianco




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