A Maniago, dal 5 al 7 settembre andrà in
scena una peculiare festa in onore dello storico prodotto tipico locale, la
“Pitina”. Sarà un evento speciale in totale sicurezza e sarà anche un’occasione
per scoprire Maniago e i dintorni, come i villaggi di Poffabro e Frisanco.
Siamo in terra friulana, poco a nord di
Pordenone, ai piedi dei primi contrafforti delle Prealpi Carniche. Maniago
Maniago è lì all’imbocco della Val Colvera, splendido incipit
del Parco Naturale delle Dolomiti
Friulane. Maniago appare come un centro industriale (non a caso è noto
in tutto il mondo per l’artigianato delle lame e dei coltelli) ma si distingue
anche per le bellezze del suo centro storico, che descriverò più avanti.
La Pitina e le altre..
La “Pitina”, la “Peta” e la “Pituccia” sono
prodotti gastronomici tipici della montagna pordenonese e le loro origini sono
antiche e prettamente contadine. Nacquero dall’esigenza di conservare la carne
nei mesi autunnali e invernali in assenza di budelli per poterle insaccare. La
“Pitina” (ora Presidio
Slow Food del Friuli Venezia Giulia) è di forma circolare (come una grossa
polpetta) ed è composta da una miscela di carni suine, ovine,caprine e selvaggina. Dopo una leggera affumicatura, viene cosparsa di farina di mais e insaporita da
erbe aromatiche. Si mangia cruda a fettine come un salame o s’intiepidisce
lievemente nella polenta tenera. La “Peta” e la “Petuccia” (prodotte in
Valcellina) sono varianti della “Pitina” (prodotta in val Tramontina) e
differiscono da questa per le diverse erbe aromatiche impiegate nell’impasto.
Coltelli e “Pitina” in festa a Maniago
"Coltelli e Pitina” saranno protagonisti,
sabato 5 e domenica 6, di una peculiare manifestazione organizzata dall'Associazione Produttori della Pitina IGP,
con il supporto organizzativo della dinamica associazione Ecomuseo Lis Aganis.
Da
sapere:
Per
partecipare al convegno inaugurale di sabato, alle visite guidate e ai
laboratori di domenica è obbligatoria la prenotazione, che può essere fatta
dalla pag. Eventi del sito dell’Ecomuseo
RINVIATA (per ragioni
legate al Covid) ad altra data la serata enogastronomica prevista per lunedì sera a Palazzo Attimis.
Maniago val bene una sosta
Il centro di gravità permanente di Maniago
è piazza Italia. E’ tra le più grandi d’Italia ed è contornata da eleganti
edifici che testimoniano il ricco passato della cittadina. Molto appariscente è
Palazzo d’Attimis con il Leone di
San Marco che tiene sotto la sua zampa lo stemma del casato. Si tratta di un
dipinto opera di Pomponio Amalteo (1505-1588)
su incarico della Serenissima
che aveva ottimi rapporti con i Conti Attimis Maniago. Pochi passi separano la
scenografica Piazza Italia dal Duomo di San Mauro, splendido edificio
tardo-gotico tra i più rilevanti in Friuli
Venezia Giulia.
Una storia di lame e coltelli
A Maniago
questa peculiare attività, già nota in epoca romana, si è sviluppata durante il
Rinascimento con la nascita di
numerose botteghe artigiane chiamate “batti ferro”, dove si producevano anche
armi per la Serenissima.
Oggi l’attività delle numerose coltellerie,
in grado di produrre anche i più delicati strumenti chirurgici, tiene alta la
bandiera del made in Italy con prodotti d’altissima qualità.
La storia di questa lavorazione può essere
ripercorsa visitando il Museo dell’Arte Fabbrile e delle
Coltellerie ospitato nelle sale dell’ex filanda. Nelle sale espositive
vengono raccontate la storia e la lavorazione dei coltelli e, in scala ridotta,
é riprodotta un’antica officina. La visita si completa con la mostra delle armi
prodotte per la cinematografia (c’è anche il coltello di Rambo).
Che Borghi !
Nei dintorni di Maniago vale la pena risalire la stretta e primordiale Val Colvera per raggiungere, in
posizione aperta, gli antichi abitati di Poffabro
(tra i Borghi più belli d’Italia) e Frisanco (nella lista dei Borghi Autentici) costruiti in armonia
con l’ambiente naturale circostante.
Poffabro è un villaggio
dalla bellezza schietta e austera, con muri di sasso e ballatoi di legno, con
scorci e angoli suggestivi lungo le strette viuzze che a Natale si trasformano
in un presepe unico.
Anche Frisanco,
raggiungibile da Poffabro per un
breve tratto di strada, mostra la tipicità dell’architettura spontanea della
zona: splendido è l’esempio di un palazzetto in stile friulano con le finestre
ad arco traboccanti di fiori, che si affaccia sulla graziosa piazza del paese.
Se si arriva di domenica a Frisanco non bisogna perdere la visita
al piccolo museo “Da li mans di Carlin”(aperto
dalle 16 alle 19) dove case, chiese, mulini, botteghe, in scala 1/10 realizzate
con materiali locali da Carlin, tengono viva la memoria della civiltà contadina
della Val Colvera.
Un’interessante soluzione per i
viaggiatori in moto, auto e camper è l’agriturismo/agricampeggio Gelindo dei
Magredi. Si trova a Vivaro 12 km a sud di Maniago. Si tratta di un centro di
turismo-fattoria con stanze d’hotel di charme, graziosi appartamentini e un
accogliente ristorante con più sale dove si gustano piatti tipici stagionali.
L’area riservata al campeggio è una chicca bucolica immersa nella natura.
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