domenica 26 gennaio 2020

Slalom di Kitzbuhel: trionfa Yule


Grande spettacolo oggi sulla pista Ganslern di Kitzbuhel.  Sul podio oltre al rossocrociato sono saliti l’austriaco Marco Schwarz e il francese Clement Noel. Per gli italiani un eccellente 7° posto per l’olimpionico Giuliano Razzoli.
La tre giorni di gare di sci in scena a Kitzbuhel (la Cortina del Tirolo) si è conclusa con una stupefacente sfida tra i paletti stretti che ha entusiasmato i quasi trentamila appassionati di sci (Ieri per la discesa libera vinta da Mayer erano 70.000). Il merito per lo spettacolo va anche alle eccellenti tracciature della pista in entrambe le manche. La Ganslern, non è terrificante come l’adiacente Streif, ma sciorina un percorso molto variegato con linee di discontinuità e con dossi che rendono incredibilmente difficile trovare il giusto ritmo.

Spettacolo dunque già dalla prima manche caratterizzata da distacchi ridottissimi, con i primi trenta atleti compresi solo in 1°,40. Lo show è stato anche sostenuto dalle incredibili prestazioni degli atleti con pettorali alti. Sorpresa delle sorprese il “vikinghino” Lucas Braathen, scattato con un gran sorriso e con il pettorale 34, ha sparigliato i pronostici esibendo un’incredibile prestazione che l’ha posizionato in testa alla manche, fino ad allora occupata da Yule.


Lo svizzero, ormai tra i migliori slalomisti di Coppa del Mondo, nella seconda manche per vincere la gara ha dovuto dare il meglio di sé sciando con potenza e perfezione nelle linee. Rimanendo in casa svizzera, l’altro campione Ramon Zenhausern è stato molto al di sotto delle sue potenzialità.
Clement Noel, che a Kitzbuhel aveva vinto nel 2019, ha sciato bene recuperando molte posizioni, mentre Henrik Kristoffersen, nervoso più del solito, alla fine si è dovuto accontentare del quarto posto. Bene invece lo specialista austriaco Marco Schwarz. Gli altri si sono dati un gran da fare, ma niente di più e, nel secondo run, si sono viste diverse uscite, tra queste quella di Pinturault.

Gli italiani
Stefano Gross è irriconoscibile (saranno gli sci ?) e addirittura non si qualifica per la seconda manche, così come Tommaso Sala, Riccardo Tonetti, Federico Liberatore, Francesco Gori (a discolpa i pettorali alti). Alex Vinatzer, ha fatto una grande prima manche (6°) ma nella seconda non ha brilla, commettendo un errore e scivolando al 14° posto. Simon Maurberger si è guadagnato la partecipazione alla seconda manche  per il rotto della cuffia. In ogni caso, con una prestazione diligente (è in gamba il ragazzo) agguanta il 21 posto guadagnando qualche punto.
Alex Vinatzer

E veniamo a Giuliano Razzoli: l'oro olimpico di Vancouver 2010, è stato il migliore degli italiani con un ottimo settimo posto a 0"53 da Yule. Possiamo dire: ECCE RAZZO, veloce e feroce come lo voleva Tomba, tuttavia qualche errore l’ha commesso (nella prima manche poteva arrivare a ridosso di Schwarz) e qualche frenata di troppo l’ha fatta. Ma il Razzo c’è, la sua voglia di fare è encomiabile e le sue potenzialità incontestabili. Grande Razzoli.



Giuliano Razzoli e il padre Antonio
Qui a Kitzbuhel, dove ha conquistato due terzi posti e due quarti e dove nel 2016, con il pettorale 1 si è rotto il crociato, ha ottenuto il miglior risultato di questa stagione. Ma è in crescendo anche grazie al cambio degli sci (che li accarezza sorridente). All’arrivo della seconda manche ha salutato il pubblico e ha mandato un bacio ai venti amici del suo fan club e ai familiari giunti da Villaminozzo. Un bel sacrificio  in quanto subito dopo la gara sono ripartiti per poter espletare il voto per le elezioni regionali.



Queste le parole di Giuliano Razzoli alla stampa:
"Sono contento della sciata e di essere tornato qui tra i migliori. C'è soddisfazione, ho tenuto sempre duro e sono stato ripagato. Mi godo la giornata davanti ad un bellissimo pubblico".

Prossima gara martedi 28 in notturna a Schladming



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