mercoledì 29 gennaio 2020

Kristoffersen, the best of Schladming


Nello spettacolare slalom notturno sulla mitica Planai di Schladming, rocambolesca vittoria di Kristoffersen. Sul podio anche Pinturault e Yule. Bella Italia con Vinatzer e Mauberberg, fuori Gross e Razzoli. E non è mancata una bizzarra sorpresa finale.
La “Night race”, la gara di slalom speciale che si svolge sulla pista Planai di Schladming illuminata di milioni di led, non delude mai. Anche ieri sera ha tenuto con il fiato sospeso 40.000 fan che hanno affollato le tribune, il parterre e i lati della pista. In realtà gli appassionati, secondo i dati ufficiali erano 38.000, numero lontano dai 50.000/60.000 delle edizioni passate con i vari Tomba, Raich e superstar Hirscher che qui ha vinto tre volte. Dopo il ritiro l’otto volte vincitore di Coppa del Mondo, si gode la famiglia e le gare le guarda in tv.

Ma veniamo alla gara del 28 gennaio 2020. Alla vigilia la pista era in ottime condizioni ma il meteo dispettoso ha creato qualche problema: nevicata nella parte alta, pioggerellina nella parte bassa e temperatura non certo invernale. Il fondo della Planai liscio come un biliardo, ha sicuramente favorito i primi quattro atleti, poi la pista ha cominciato a deteriorasi e le discese successive hanno impegnato non poco gli atleti, che via, via sono scesi e i tempi ne hanno risentito.



Che gara …
Un grande Schwarz nel primo run ha illuso i rumoreggianti fan austriaci. Il barbuto atleta, con una bella prova, ha guadagnato il primo posto che ha mantenuto fino al termine della manche. Ma nella seconda manche arriva la beffa. Il pubblico ha accompagnato la sua uscita dal cancelletto con un boato: l’austriaco ha la possibilità di imitare Hirscher, ma alla terza porta è caduto, ha continuato la discesa ma ormai la frittata era stata fatta.

Ha vinto dunque Kristoffersen (quarta vittoria eguagliando il primato di Benjamin Raich) con una prova che ha dell’incredibile. E’ partito con aggressività, ma anche i grandi commettono errori: infatti per un pelo non è andato per le terre, con un guizzo ha ripreso la discesa divorando la pista con grande determinazione e bravura. All’arrivo l’hanno dovuto applaudire anche gli austriaci. “Mi chiedo come sia possibile vincere una gara con un tale errore”, ha dichiarato il norvegese.



Alle spalle del vikingo si è piazzato un preciso Pinturault che non vuol distanziarsi troppo in classifica generale. Lo svizzero Yule ha avuto qualche tentennamento ma la classe non è acqua e si è guadagnato di nuovo il podio.

La vera sorpresa ( e delusione per il pubblico) l’ha regalata Noel con un errore gravissimo commesso subito dopo la partenza. La tracciatura della pista era francese e avrebbe dovuto approfittarne. Ma tant’è: nello slalom può succedere di tutto attorno ai paletti. Noel, campione limpidissimo, si è rimesso in carreggiata impegnandosi in una discesa cattiva ma che ha rischiato di essere inutile.

Tuttavia, la fortuna aiuta i campioni, tanto che Noel si è classificato per un soffio per la seconda manche. Questa l’ha interpretata con un’incredibile rimonta. Partito trentesimo ha recuperato ben 26 posizioni per poi chiudere in 4° posizione a pochi centesimi dal podio. Mai vista una cosa del genere.
C’è un bel quartetto di gladiatori (Kristoffersen, Noel, Pinturault e Yule) che regalerà grandi soddisfazioni nel prosieguo della Coppa del Mondo. 




Bell’Italia
Bravi i nostri campioni, anche quelli che ci hanno provato e per vari motivi non ce l’hanno fatta. Vinatzer (6°) è forte e si impegnato in due manche da vero campione, ma deve correggere gli errori che gli impediscono di essere più performante. Maurberger (5°), convince sempre di più. Gross, che qui a Schladming è già salito sul podio, si è cimentato in una prima manche decisa e convincente (10°), peccato che nella seconda sia incappato in un errore che lo ha fatto uscire con una lunga derapata. Sala (20°) ha confermato la sua concretezza.



Veniamo a Giuliano Razzoli. Con i nuovi sci è tutta un’altra storia e nella prima parte della gara lo ha confermato. “Il vecchio Razzo” (come lo definisce De Chiesa) c’è, sembra il campione dei tempi passati. All’intermedio della prima manche  aveva un ritardo di 57 centesimi, poi ha inforcato (l’errore tecnico nelle gare di slalom è sempre in agguato) proprio quando stava andando bene. Comprensibile il gesto di disappunto di Giuliano Razzoli.
Mi ha detto al telefono la sorella Giordana presente a Schladming insieme al padre Antonio: “ meglio vederlo incazzato che avvilito  Vuol dire che il Razzo c’è e ci riproverà l’8 febbraio nella gara a Chamonix.

Invasion
Ore 21,32: è accaduto ciò che nessuno avrebbe mai pensato che accadesse. Protagonista involontario Vinatzer e una procace e atletica bionda. Vinatzer, che scendeva alla grande, ha tagliato il traguardo quando sulla linea delle fotocellule aveva fermato il cronometro una ragazza in costume da bagno. Vinatzer non si è accorto di nulla e convinto di aver ottenuto il miglior tempo si è concesso gesti di esultanza. Ma i commissari hanno dovuto ricalcolare e retrocedere di qualche decimo Vinatzer. Chi era l’insolito invasore ? Una bella ragazza che ostentava un cartello in inglese dedicato all’icona della NBA Kobe Bryant, deceduto in un incidente in elicottero. La ragazza era già stata protagonista nella finale di Champions League del 2019.




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