Nello
spettacolare slalom notturno sulla mitica Planai di Schladming, rocambolesca
vittoria di Kristoffersen. Sul podio anche Pinturault e Yule. Bella Italia con
Vinatzer e Mauberberg, fuori Gross e Razzoli. E non è mancata una bizzarra
sorpresa finale.
La
“Night race”, la gara di slalom
speciale che si svolge sulla pista Planai
di Schladming illuminata di
milioni di led, non delude mai. Anche ieri sera ha tenuto con il fiato sospeso 40.000 fan che hanno affollato le tribune,
il parterre e i lati della pista. In realtà gli appassionati, secondo i dati
ufficiali erano 38.000, numero lontano dai 50.000/60.000 delle edizioni passate
con i vari Tomba, Raich e superstar Hirscher che qui ha vinto tre volte. Dopo il ritiro l’otto volte
vincitore di Coppa del Mondo, si gode la famiglia e le gare le guarda in tv.
Ma
veniamo alla gara del 28 gennaio 2020. Alla vigilia la pista era in ottime
condizioni ma il meteo dispettoso ha creato qualche problema: nevicata nella
parte alta, pioggerellina nella parte bassa e temperatura non certo invernale.
Il fondo della Planai liscio come un biliardo, ha sicuramente favorito i primi
quattro atleti, poi la pista ha cominciato a deteriorasi e le discese
successive hanno impegnato non poco gli atleti, che via, via sono scesi e i
tempi ne hanno risentito.
Che
gara …
Un
grande Schwarz nel primo run ha
illuso i rumoreggianti fan austriaci. Il barbuto atleta, con una bella prova,
ha guadagnato il primo posto che ha mantenuto fino al termine della manche. Ma
nella seconda manche arriva la beffa. Il pubblico ha accompagnato la sua uscita
dal cancelletto con un boato: l’austriaco ha la possibilità di imitare Hirscher, ma alla terza porta è caduto,
ha continuato la discesa ma ormai la frittata era stata fatta.
Ha
vinto dunque Kristoffersen (quarta
vittoria eguagliando il primato di Benjamin Raich) con una prova che ha
dell’incredibile. E’ partito con aggressività, ma anche i grandi commettono
errori: infatti per un pelo non è andato per le terre, con un guizzo ha ripreso
la discesa divorando la pista con grande determinazione e bravura. All’arrivo
l’hanno dovuto applaudire anche gli austriaci. “Mi chiedo come sia possibile vincere una gara con un tale errore”,
ha dichiarato il norvegese.
Alle
spalle del vikingo si è piazzato un preciso Pinturault che non vuol distanziarsi troppo in classifica generale.
Lo svizzero Yule ha avuto qualche
tentennamento ma la classe non è acqua e si è guadagnato di nuovo il podio.
La
vera sorpresa ( e delusione per il pubblico) l’ha regalata Noel con un errore gravissimo commesso subito dopo la partenza. La
tracciatura della pista era francese e avrebbe dovuto approfittarne. Ma tant’è:
nello slalom può succedere di tutto attorno ai paletti. Noel, campione limpidissimo, si è rimesso in carreggiata
impegnandosi in una discesa cattiva ma che ha rischiato di essere inutile.
Tuttavia,
la fortuna aiuta i campioni, tanto che Noel
si è classificato per un soffio per la seconda manche. Questa l’ha interpretata
con un’incredibile rimonta. Partito trentesimo ha recuperato ben 26 posizioni
per poi chiudere in 4° posizione a pochi centesimi dal podio. Mai vista una
cosa del genere.
C’è
un bel quartetto di gladiatori (Kristoffersen, Noel, Pinturault e Yule) che
regalerà grandi soddisfazioni nel prosieguo della Coppa del Mondo.
Bell’Italia
Bravi
i nostri campioni, anche quelli che ci hanno provato e per vari motivi non ce
l’hanno fatta. Vinatzer (6°) è forte
e si impegnato in due manche da vero campione, ma deve correggere gli errori
che gli impediscono di essere più performante. Maurberger (5°), convince sempre di più. Gross, che qui a Schladming
è già salito sul podio, si è cimentato in una prima manche decisa e convincente
(10°), peccato che nella seconda sia incappato in un errore che lo ha fatto
uscire con una lunga derapata. Sala (20°)
ha confermato la sua concretezza.
Veniamo
a Giuliano Razzoli. Con i nuovi sci
è tutta un’altra storia e nella prima parte della gara lo ha confermato. “Il
vecchio Razzo” (come lo definisce De Chiesa) c’è, sembra il campione dei tempi
passati. All’intermedio della prima manche aveva un ritardo di 57 centesimi, poi ha
inforcato (l’errore tecnico nelle gare di slalom è sempre in agguato) proprio
quando stava andando bene. Comprensibile il gesto di disappunto di Giuliano Razzoli.
Mi
ha detto al telefono la sorella Giordana presente a Schladming insieme al padre
Antonio: “ meglio vederlo incazzato che
avvilito” Vuol dire che il Razzo c’è e ci riproverà l’8 febbraio
nella gara a Chamonix.
Invasion
Ore
21,32: è accaduto ciò che nessuno avrebbe mai pensato che accadesse.
Protagonista involontario Vinatzer e
una procace e atletica bionda. Vinatzer,
che scendeva alla grande, ha tagliato il traguardo quando sulla linea delle
fotocellule aveva fermato il cronometro una ragazza in costume da bagno. Vinatzer non si è accorto di nulla e
convinto di aver ottenuto il miglior tempo si è concesso gesti di esultanza. Ma
i commissari hanno dovuto ricalcolare e retrocedere di qualche decimo Vinatzer. Chi era l’insolito invasore ?
Una bella ragazza che ostentava un cartello in inglese dedicato all’icona della
NBA Kobe Bryant, deceduto in un
incidente in elicottero. La ragazza era già stata protagonista nella finale di
Champions League del 2019.
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