Il 21enne Clement Noel, con una gara superba, beffa Feller (secondo), Hirscher
(terzo) e Kristoffersen (quarto). Tre italiani nei primi quindici: nono Gross, 12esimo Moelgg, 15esimo Razzoli
che conferma il suo buon stato di forma.
Ad
ogni gara di slalom la domanda sorge spontanea: chi vincerà, il cannibale Hirscher o il vichingo Kristoffersen ? Ma non è sempre così e
le sorprese sul filo dei decimi e dei centesimi, si palesano all’ombra di ogni
paletto. Questo è il bello delle gare tra le "rapid gates".
Oggi,
sulla difficile pista Männlichen/Jungfrau
di Wengen, ha brillato l’astro
nascente dello sci Clement Noel,
forte fisicamente, dotato di ottima tecnica e di notevole personalità.
La
sua prima manche, su una pista a tratti ghiacciata, è stata da applausi e nella seconda ha retto bene alla tensione e
ha controllato la gara portando a casa una vittoria storica.
Il giovane
transalpino ha fatto innervosire Hirscher
e ha relegato Kristoffersen al
quarto posto. Incredibile! Noel, secondo
domenica scorsa ad Adelboden, sarà
sicuramente tra i protagonisti dello slalom nei prossimi anni.
Ha
ricevuto anche i complimenti da Hirscher
che ha dichiarato: “ è un grande sciatore,
scia incredibilmente bene; se continua così, può diventare campione del mondo
quest’anno”.
Hirscher ha intuito che il giovane francese
può essere a breve il suo avversario principale.
Il trio dei “senatori”
A Wengen le giovani promesse dello sci italiano non sono riuscite a conquistare la qualifica e a onor del vero su questa pista non era un’impresa facile. E’ toccato ai tre veterani, Gross, Moelgg e Razzoli a fare la gara. Gross, che ha ancora problemi al ginocchio, con il nono posto è il primo degli italiani e Moelgg, con qualche errore nella seconda manche, si piazza al 12esimo posto. Giuliano Razzoli al traguardo è 15esimo.
A Wengen le giovani promesse dello sci
italiano non sono riuscite a conquistare la qualifica e a onor del vero su questa
pista non era un’impresa facile. E’ toccato ai tre veterani, Gross, Moelgg e Razzoli a fare la gara. Gross, che ha ancora problemi al ginocchio, con il nono posto è il
primo degli italiani e Moelgg, con
qualche errore nella seconda manche, si piazza al 12esimo posto. Giuliano Razzoli al traguardo è
15esimo.
La risalita del Razzo
Sul
volto del campione di Villaminozzo è tornato il sorriso: dalle secche della
bassa classifica in poche gare è riuscito a rientrare nei 30 e il risultato di Wengen contribuirà ad abbassare
ulteriormente il numero della start list.
Archiviato l’errore che l’aveva messo
fuori sul terrificante muro di Adelboden,
a Wengen il "Razzo" ha fatto una gara
giudiziosa, spingendo dove si poteva e rallentando nei tratti difficili per
evitare rischi.
Partito con il pettorale 30 nella prima manche ( “faticosissima
perché la pista era già segnata” – ha detto il Razzo) ha agguantato la qualifica occupando
il 18esimo posto. Nella seconda manche ha guadagnato quattro posizioni e terminando la
gara 15esimo.
E’ soddisfatto il “Razzo”
che continua ad incamerare punti preziosi e l’occhiata verso la macchia blu del
suo fan club (c’è anche il suo papà) è significativa. Nell’intervista di fine gara dichiara: “Sono sulla strada giusta, sono ancora nei
trenta ma, rischiando un po’ posso fare di più. Per ora mi accontento”.
La
risalita di Giuliano Razzoli continua
e domenica prossima sarà in pista a Kitzbuhel e a tifare per lui ci sarà il Razzo fan Club.
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