martedì 15 maggio 2018

Mille Miglia tutte italiane


La leggendaria corsa  Brescia-Roma-Brescia delle “veterane”, lungo le strade del Bel Paese, tra paesaggi incantati, storia cultura e gastronomia unica.

 1000 Miglia 2018
Da mercoledì 16 maggio a sabato 19, da Brescia a Roma e ritorno (1.743 km),  725 auto di 73 case costruttrici, attraverseranno 7 regioni e  200 località, espressione della grande bellezza italiana. E’ la 1000 Miglia, che Enzo Ferrari definiva “la corsa più bella del mondo”, la corsa simbolo dell’eccellenza italiana nel mondo, che regala ogni anno agli appassionati, spettacolo ed emozioni indimenticabili.
Nell’edizione 2018 della Mille Miglia la vettura n 1 sarà la BMW 328 del 1938 con a bordo il driver Massimo Ermini affiancato da Luca Missoni, ma ci sono anche altri personaggi noti, come Gianni Morandi che sarà il driver della vettura n 6, una mitica O.M. 665 SuperbaM del 1929 e Piero Pelù con la Giulietta Sprint Bertone del 1955.
Il marchio Alfa Romeo si conferma protagonista della “classica” bresciana e quest’anno festeggia il 90esimo anniversario della sua prima vittoria nella Mille Miglia. Con 47 vetture partecipanti, tra quelle ufficiali e quelle dei privati, Alfa Romeo schiera uno dei gruppi più numerosi dell’intera manifestazione, superato solo dalla compagine del marchio Fiat con 49 auto in gara. La star tra le vetture Alfa Romeo sarà la stupenda Alfa  1500 Super Sport del 1928, carrozzata dagli Stabilimenti Farina.

Una meraviglia di tappe
1° tappa: Brescia - Cervia Milano Marittima (passando per Desenzano, Sirmione, Parco Sigurtà, Mantova, Ferrara, Comacchio, Ravenna, Cervia)
2° tappa: Cervia - Roma (passando per Pesaro, Repubblica di San Marino, Sansepolcro, Arezzo, Cortona, Orvieto, Amelia, Roma con sfilata in via Veneto)
3° tappa: Roma – Parma (passando per Ronciglione, Lago di Vico, Viterbo, Radicofani, Siena, Monteriggioni, San Miniato, Lucca, Pietrasanta, Sarzana, Passo della Cisa, Parma.
4° tappa: Parma – Brescia. Questa tappa, si differenzia dalle edizioni precedenti, con particolarità molto interessanti: dopo aver toccato Saldomaggiore, Piacenza e Lodi, la tappa, per la prima volta nella storia della 1000 Miglia, punterà su Milano dove in piazza Duomo ci sarà il punto di controllo e timbratura. Poi le auto riprenderanno il viaggio per raggiungere Arese con sosta al rinnovato Museo Storico Alfa Romeo. Poi toccherà all’autodromo di Monza accogliere le meravigliose veterane sulle ruote. Gli ultimi passaggi saranno a  Bergamo, a Chiari e a Ospitaletto: infine il traguardo sulla passerella di Viale Venezia a Brescia detta anche la Leonessa d’Italia.
Sarà ancora un duello Ferrari - Mercedes

E’ qui la festa
Coppa Mille Miglia
Brescia, per festeggiare sabato 19 la conclusione della 1000 Miglia, sarà un brulichio di eventi: dall’apertura straordinaria dei musei, all’esibizione di bande musicali, ai concerti agli spettacoli teatrali. Dalle 18,30 il Castello di Brescia ospiterà il Closing Party, la serata finale della 1000 Miglia 2018 dedicata ai protagonisti della gara e concretizzata con la cucina gourmet di Fabio Campoli, lo chef dei grandi eventi di Hollywood e con la collaborazione, tra gli altri di FICO Eataly World.
Dalle 19:30 il maxi schermo allestito in Piazza della Loggia trasmetterà in diretta dal Castello la cerimonia di premiazione degli equipaggi classificati dal quarto al trentesimo posto; l’apoteosi dalle 21,30 con l’incoronazione dei primi tre classificati e del vincitore del Trofeo Gaburri. A seguire il concerto di Annalisa, terza classificata al Festival di Sanremo 2018, mentre i palazzi di Brescia saranno illuminati di Rosso 1000 Miglia.

Mille Miglia, la storia
Nel 1927 a Milano, “quattro amici al bar”, piuttosto noti al palcoscenico mondiale dell’automobile (tra questi Giovanni Canestrini della Gazzetta dello Sport), concepiscono una corsa dove le auto non gareggiano in un circuito, bensì per oltre 1600 km lungo strade aperte al traffico e passando per i centri abitati. Una gara contro il tempo, la fatica e le difficoltà del percorso, spesso segnato da strade polverose. A questa gara che si configura come una sfida non si sottraggono piloti come Nuvolari, Varzi, Fangio, Trossi, Stirling Moss.
La Mille Miglia diventa così un grande evento sportivo al quale non partecipano solo piloti famosi, ma anche personaggi dell’aristocrazia e della politica, come il gerarca Farinacci che si iscrive alla gara per rimarcare il concetto che l’audacia è una delle peculiarità del regime fascista. Così alla partenza da Brescia, che avviene di notte, rombano le auto (Ferrari, Maserati, Alfa Romeo, Mercedes) guidate da piloti di razza e nomi della nobiltà e della politica, pronti a darsi battaglia su strade storiche, isolati passi appenninici e insidiosi attraversamenti a tutta velocità di centri abitati.
Monumento a Tazio Nuvolari a Castel d'Ario

La MM dei tempi passati raccontava storie di fatica e di coraggio, come il leggendario sorpasso a fari spenti di  Nuvolari ai danni di Varzi nel 1930.

 Allora non c’erano le norme di sicurezza ed era pressoché impossibile sospendere o limitare il traffico per il passaggio delle potenti auto lungo i 1600 km del percorso e quindi l’incidente grave era molto probabile. E capitò purtroppo nel 1957 nel mantovano, per l’esattezza nel minuscolo paese di Guidizzolo quando la Ferrari dello spagnolo Alfonso de Portago, per lo scoppio di un pneumatico, esce di strada falciando e uccidendo 10 spettatori. Muore anche il pilota e di questo incidente viene accusato per omicidio colposo anche Enzo Ferrari.

La Mille Miglia viene abolita, ritornerà nel 1977 con una formula innovativa ovvero non più come competizione sportiva ma come una gara più riposante che evidenzia l’eleganza, la bellezza e la nostalgia del passato, che rivivono  in auto, perfette nello stile e nella meccanica, che hanno fatto la storia.  Questo evento on the road, si è trasformato in una meravigliosa passerella e in un happening di grande richiamo internazionale.

credit foto @ Mille Miglia

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