La
leggendaria corsa Brescia-Roma-Brescia
delle “veterane”, lungo le strade del Bel Paese, tra paesaggi incantati, storia
cultura e gastronomia unica.
1000 Miglia
2018
Da
mercoledì 16 maggio a sabato 19, da Brescia a Roma
e ritorno (1.743 km), 725
auto di 73 case costruttrici,
attraverseranno 7 regioni e 200
località, espressione della grande bellezza italiana. E’ la 1000 Miglia, che Enzo
Ferrari definiva “la corsa più
bella del mondo”, la corsa simbolo dell’eccellenza italiana nel mondo, che
regala ogni anno agli appassionati, spettacolo ed emozioni indimenticabili.
Nell’edizione
2018 della Mille Miglia la vettura n
1 sarà la BMW 328 del 1938 con a
bordo il driver Massimo Ermini
affiancato da Luca Missoni, ma ci
sono anche altri personaggi noti, come Gianni
Morandi che sarà il driver della vettura n 6, una mitica O.M. 665 SuperbaM del 1929 e Piero Pelù con la Giulietta Sprint Bertone del 1955.
Il
marchio Alfa Romeo si conferma
protagonista della “classica” bresciana e quest’anno festeggia il 90esimo anniversario
della sua prima vittoria nella Mille
Miglia. Con 47 vetture partecipanti,
tra quelle ufficiali e quelle dei privati, Alfa
Romeo schiera uno dei gruppi più numerosi dell’intera manifestazione,
superato solo dalla compagine del marchio Fiat
con 49 auto in gara. La star tra le
vetture Alfa Romeo sarà la stupenda
Alfa 1500 Super Sport del
1928, carrozzata dagli Stabilimenti Farina.
Una meraviglia di tappe
1° tappa: Brescia - Cervia Milano Marittima
(passando per Desenzano, Sirmione, Parco Sigurtà, Mantova, Ferrara, Comacchio,
Ravenna, Cervia)
2° tappa: Cervia - Roma (passando per
Pesaro, Repubblica di San Marino, Sansepolcro, Arezzo, Cortona, Orvieto, Amelia,
Roma con sfilata in via Veneto)
3° tappa: Roma – Parma (passando per
Ronciglione, Lago di Vico, Viterbo, Radicofani, Siena, Monteriggioni, San
Miniato, Lucca, Pietrasanta, Sarzana, Passo della Cisa, Parma.
4° tappa: Parma – Brescia. Questa tappa, si
differenzia dalle edizioni precedenti, con particolarità molto interessanti:
dopo aver toccato Saldomaggiore, Piacenza e Lodi, la tappa, per la prima volta
nella storia della 1000 Miglia,
punterà su Milano dove in piazza Duomo ci sarà il punto di
controllo e timbratura. Poi le auto riprenderanno il viaggio per raggiungere
Arese con sosta al rinnovato Museo
Storico Alfa Romeo. Poi toccherà all’autodromo di Monza accogliere le meravigliose veterane sulle ruote. Gli ultimi
passaggi saranno a Bergamo, a Chiari e a Ospitaletto: infine il traguardo sulla
passerella di Viale Venezia a Brescia detta anche la Leonessa d’Italia.
Sarà ancora un duello Ferrari - Mercedes
E’ qui la festa
Coppa Mille Miglia |
Brescia, per festeggiare sabato 19 la conclusione della
1000 Miglia, sarà un brulichio di
eventi: dall’apertura straordinaria dei musei, all’esibizione di bande
musicali, ai concerti agli spettacoli teatrali. Dalle 18,30 il Castello di Brescia ospiterà il Closing Party, la serata finale della 1000 Miglia 2018 dedicata ai protagonisti della gara e concretizzata con la cucina gourmet di Fabio
Campoli, lo chef dei grandi eventi di Hollywood
e con la collaborazione, tra gli altri di FICO Eataly World.
Dalle 19:30 il maxi schermo allestito in Piazza della Loggia trasmetterà in
diretta dal Castello la cerimonia di
premiazione degli equipaggi classificati dal quarto al trentesimo posto; l’apoteosi
dalle 21,30 con l’incoronazione dei
primi tre classificati e del vincitore del Trofeo Gaburri. A seguire il
concerto di Annalisa, terza
classificata al Festival di Sanremo 2018, mentre i palazzi di Brescia saranno
illuminati di Rosso 1000 Miglia.
Mille Miglia, la storia
Nel
1927 a Milano, “quattro amici al bar”,
piuttosto noti al palcoscenico mondiale dell’automobile (tra questi Giovanni Canestrini della Gazzetta dello Sport), concepiscono una
corsa dove le auto non gareggiano in un circuito, bensì per oltre 1600 km lungo
strade aperte al traffico e passando per i centri abitati. Una gara contro il
tempo, la fatica e le difficoltà del percorso, spesso segnato da strade
polverose. A questa gara che si configura come una sfida non si sottraggono
piloti come Nuvolari, Varzi, Fangio, Trossi, Stirling Moss.
La
Mille Miglia diventa così un grande
evento sportivo al quale non partecipano solo piloti famosi, ma anche
personaggi dell’aristocrazia e della politica, come il gerarca Farinacci che si
iscrive alla gara per rimarcare il concetto che l’audacia è una delle peculiarità
del regime fascista. Così alla partenza da Brescia, che avviene di notte,
rombano le auto (Ferrari, Maserati, Alfa Romeo, Mercedes) guidate da piloti di
razza e nomi della nobiltà e della politica, pronti a darsi battaglia su strade
storiche, isolati passi appenninici e insidiosi attraversamenti a tutta
velocità di centri abitati.
La MM dei tempi
passati raccontava storie di fatica e di coraggio, come il leggendario sorpasso
a fari spenti di Nuvolari ai danni di Varzi nel
1930.
Allora non c’erano le norme di sicurezza ed
era pressoché impossibile sospendere o limitare il traffico per il passaggio
delle potenti auto lungo i 1600 km del percorso e quindi l’incidente grave era
molto probabile. E capitò purtroppo nel 1957 nel mantovano, per l’esattezza nel
minuscolo paese di Guidizzolo quando la Ferrari
dello spagnolo Alfonso de Portago, per lo scoppio di un
pneumatico, esce di strada falciando e uccidendo 10 spettatori. Muore anche il
pilota e di questo incidente viene accusato per omicidio colposo anche Enzo Ferrari.
La
Mille Miglia viene abolita,
ritornerà nel 1977 con una formula innovativa ovvero non più come competizione
sportiva ma come una gara più riposante che evidenzia l’eleganza, la bellezza e
la nostalgia del passato, che rivivono
in auto, perfette nello stile e nella meccanica, che hanno fatto la
storia. Questo evento on the road, si è
trasformato in una meravigliosa passerella e in un happening di grande richiamo
internazionale.
credit foto @ Mille Miglia
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