Scoprire a pelo
d’acqua la Camargue e parte della Linguadoca navigando lungo spettacolari
canali, riscoprendo il fascino del viaggiare lento tra paesaggi bucolici e
cittadine senza tempo, è un’esperienza divertente e indimenticabile.
Un viaggio nell’indomita
Camargue incanta chi la visita per la prima volta ma riserva nuove sorprese per
chi già la conosce.
La
Camargue, che
abbiamo visitato più volte in camper, é una spettacolare fusione tra terra,
fiume (il Rodano) e il mare; una terra
di grandi spazi e silenzi infiniti, popolata da cavalli bianchi, tori
neri e da fenicotteri rosa, ma è anche una terra fremente di vita e di storia. Altrettanto
magica è l’infilata di spiagge, lagune, canali navigabili e borghi pittoreschi
che si srotola a sud di Montpellier;
scoprire questi territori anziché on the road, ma, on the boat è un’altra cosa.
Interessanti a tal proposito le proposte di houseboat.it
Agde, Marseillan, Meze, Bouzigues,
la Grande Motte, Aigues Mortes,
sono alcune delle tappe da scoprire a “pelo d’acqua” a bordo di un’house boat. Queste
sono imbarcazioni dalle linee eleganti, confortevoli all’interno, facili da
guidare e, inoltre, con carte fluviali alla mano si naviga senza problemi. Si
prova la suggestione di superare spettacolari chiuse, si prova l’emozione di un
tramonto fiammeggiate sull’Etang de Thau,
o davanti alle mura di Aigues Mortes, magari
gustando un aperitivo sulla “terrazza” dell’house boat.
Imbarco a Port
Cassafières
Port Cassafières è un piccolo porto posto sul Canal du Midi a 67 km da Montpellier ed
è una della basi di partenza per i viaggi in house boat. Si prende visione delle
dotazioni di bordo dell’imbarcazione scelta, si riempie la cambusa e si
caricano le biciclette. Carta nautica alla mano si lascia il porto in direzione
est e si naviga lentamente lungo il Canal
du Midi verso l’Etang de Thau.
Progettato da Pierre-Paul Riquet nel XVII secolo, il canale collega la Garonna al Mar Mediterraneo (a Sète); è lungo 241 km, ombreggiato da pini e
platani, popolato di magnifiche realizzazioni di ingegneria idraulica (103
chiuse), e poi un tunnel, un ponte canale (a Bèziers sul fiume Orb) e una serie
di dighe. Gli argini ospitano suggestive piste ciclabili.
Nel 1996 il Canal du Midi è diventato Patrimonio
Unesco ed é un’icona del turismo fluviale francese.
L’Etang de Thau é
la laguna più grande della Linguadoca
(il cui territorio è stato inglobato nella maxi regione Occitania), un piccolo
mare ricco di allevamenti di crostacei ma anche di scenari ambientali di grande
interesse, mentre sulla costa settentrionale declina piccole e
pittoresche località rivierasche, come Marseillan,
Mèze e Bouzigues. Ormeggiare nei loro porti dove dondolano barche da pesca
multicolori, dove le reti sono stese ad asciugare al sole del sud, sullo sfondo
di case antiche, regala quadretti sognanti. E ammirare queste immagini da
cartolina seduti all’ombra delle terrazze dei ristoranti, gustando piatti di
frutti di mare accompagnati da sorsi di Picpoul
de Pinet (vino bianco locale), è pura magia.
Continuando il
viaggio, si raggiunge la penisola che ospita Balaruc les Bains, la seconda stazione termale di Francia, quindi si vira a
sud in direzione dell’affollato porto marittimo di Sète. Qui l’attracco non è facile quindi conviene imboccare
un’altra strada liquida, pacifica e silenziosa, che corre parallela al
Mediterraneo.
E’ il Canal du
Rhone à Sète, che dopo aver attraversato la città di Frontignan,
famosa per il suo Moscato DOC fende un territorio senza tempo, tra cielo e
acqua, simile a quello della vicina Camargue.
Su un isolotto dunoso, nei pressi di Villeneuve-lès-Maguelone,
si erge la sagoma della cattedrale di Saint
Pierre (la "Cathédrale
des Sables").
Continuando la navigazione e superate le località di Palavas-les-Flots e di Carnon Plage, con un ampio giro, si
raggiunge La
Grande-Motte, la “Dubai del
Midi”. Una città che con la sua singolare architettura a piramide sorta nel
1968, oggi è riconosciuta come opera
d’arte e ha ottenuto il marchio di Patrimonio del XX secolo, come “città ideale balneare”.
Da La
Grande-Motte si passa all’atmosfera charmant del villaggio di pescatori di Le Grau-du-Roi, con
le case colorate che si affacciano sul canale (il “grau””). Il porto di pesca
di Le Grau-du-Roi, cittadina fondata
nel XIX secolo da immigrati italiani, è il secondo per importanza del
Mediterraneo francese.
A un tiro di
schioppo da Le Grau ecco emergere, da saline e stagni, un sipario di pietra
dorata: sono le ciclopiche mura che cingono la cittadina di Aigues Mortes. E' davvero
un’autentica sorpresa trovare un gioiello di architettura medioevale nel cuore
di una delle aree naturalistiche più affascinanti di Francia. Il centro storico
è costituito da un labirinto di stradine su cui si affacciano antiche case
color pastello. La Gran Rue, dominata dalla cattedrale di Notre Dame de Sablons e ricca di negozi, caffè e gallerie d’arte, è
il cuore della cittadina. Dal superbo giro di mura lungo 1,5 km, con 10 porte e 15
torri, si ammira uno spettacolare panorama sulle vaste Salin du Midì (visitabili in bici o col trenino turistico) e sulla Camargue, dove si possono individuare
stormi di fenicotteri rosa e cavalli bianchi.

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dispone di barche in Italia ed in tutta Europa, proponendo itinerari inediti
lungo fiumi e canali.
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