Marcel Hirscher,
l’extraterrestre salisburghese, le gare di slalom (gigante e speciale) le vince
tutte ed è ormai sua la settima e consecutiva sfera di cristallo della Coppa
del Mondo generale di sci.
Dopo
aver strapazzato gli avversari nella gara di slalom gigante disputata sabato,
oggi, a Kranjska Gora, Marcel
Hirscher si è ripetuto in modo strepitoso, agguantando il suo 57esimo successo. Con questi ritmi (in
questa stagione ha vinto 12 volte), il traguardo delle 86 vittorie conquistate
dalla leggenda svedese Ingemar Stenmark,
per il 29enne campione austriaco
non è certo un tabù.
Nello
slalom odierno svoltosi sulla Podgoren(con neve dura e in parte ghiacciata) Hirscher ha signoreggiato implacabilmente,
innervosendo ancora una volta Enrik
Kristoffersen. Il norvegese scia benissimo ma non riesce ad imporsi e anche
oggi si è ritrovato sul secondo gradino del podio. L’abbraccio qui sotto nella
foto è sicuramente di circostanza poiché il ritardo accumulato oggi brucia
assai.
E il resto della
truppa ? La fatica è stata protagonista nelle performance degli atleti in gara
e ne sa qualcosa lo svedese Andre Myrer
che, terzo nella prima manche, ha chiuso la gara al 24esimo posto. Chapeu allo
svizzero Ramon Zenhäusern che, dopo
l'argento di PyeongChang, ha
disputato una grande seconda manche, recuperando sette posizioni salendo al
terzo posto dietro ai due fenomeni. Lo spilungone del Canton Vallese veniva
considerato non adatto alle gare tra i paletti stretti, invece è una bella
realtà. Così come lo è il promettente francese Noel Clement.
Gli italiani. Non siamo messi male ma neanche bene: da
un po’ di tempo i maschietti sono inferiori alle femminucce della squadra rosa
che macinano podi (l’ennesimo oggi nella Combinata con la micidiale Brignone). Le speranze di oggi erano
puntate su Manfred Moelgg, partito
con il pettorale 1, e su Stefano Gross (un
po’ acciaccato) ma entrambi hanno
faticato. Manfred è riuscito a conquistare il settimo posto e Gross, dopo una
bella prima manche, nella seconda arranca e si ferma alla decima piazza. Il
resto della squadra azzurra, invece, è in profondo rosso.
Un discorso a parte
per Giuliano Razzoli relegato alla 62esima
posizione di partenza.
Impossibile per l’oro
olimpico di Vancouver ottenere la qualifica nonostante l’impegno profuso,
mentre qualche anno fa, come nel 2015 qui a Kranjska, con una splendida gara
arrivò secondo (come nel 2009). Durante il periodo dei Giochi Olimpici di PyeongChang si è allenato con
caparbietà partecipando a gare di Coppa Europa e ad altre d’importanza minore,
ma i problemi di tenuta persistono. Questo di Kranjska era l’ultimo slalom
della stagione e Giuliano Razzoli deve
pensare a costruire bene la prossima. E’ umile e buono come carattere ma può
tornare potente e cattivo sulle piste.
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