venerdì 2 giugno 2017

Mieming, un posto al sole.



Il Sonnen Plateau, il soleggiato altopiano che si alza sopra la valle dell’Inn, a 35 km da Innsbruck, è uno scrigno affascinante di ambienti unici. Un paesaggio alla Heidi dove è piacevole immergersi in ogni stagione, magari alloggiando al lussuoso Alpenresort Schwarz, una struttura da favola da provare almeno una volta.



Chi come me ha fatto del viaggiare in camper una scelta di vita, difficilmente sceglie di andare in hotel, anche se l’essenza del viaggiare prescinde dal mezzo utilizzato (questo blog, infatti, è dedicato al viaggiatore in senso lato). Ma a volte capita, soprattutto partecipando ai press tour o in presenza d’imprescindibili situazioni.

Qualche anno fa, nel corso di un workshop a Milano promosso da Innsbruck Tourismus,  avevo vinto un weekend da trascorrere presso l’Alpenresort Schwarz situato sull’altopiano di Mieming. Dovendo effettuare un educational nella vicina e affascinante Seefeld, per recensire il camping 5 stelle “Camp Alpin” , ho abbinato le due opportunità, trascorrendo due giorni in hotel e due in camping.

Così, siamo partiti in camper alla volta del Nordtirol e superata Innsbruck, all’altezza di Telfs, abbiamo imboccato la E532 (direzione Fernpass) che lascia la valle dell’Inn e sale dolcemente sull’altopiano di  Mieming.
Il Sonnen Plateau, illuminato e intiepidito da 2000 ore di sole all’anno, è una piacevole e suggestiva alternanza di prati verdissimi, di bellissimi lariceti che si specchiano in limpidi laghetti: il tutto contornato dal sublime sipario dell’aspra catena montuosa del Mieminger. Qua e là, compare qualche tipico maso abbellito da pitture murali e poi un’infilata di pittoreschi villaggi. Il paesaggio dell’altopiano è decisamente idilliaco, che aspetta solo di essere esplorato a piedi, con scarpe da trekking e bastoncini da nordic walking, oppure in bicicletta e in inverno con gli sci di fondo.

Il quattro stelle superior  Alpenresort Schwarz  sorge ai margini de villaggio di Obermieming. Abbiamo lasciato il camper nel parcheggio dell’hotel (suscitando curiosità quando abbiamo scaricato i troller) e ci siamo avviati verso l’ingresso della struttura.
La facciata della parte più antica di questo resort, composto di cinque pittoreschi edifici, si presenta in tutta la sua bellezza tirolese e l’inconfondibile profumo del legno ci accoglie appena entrati nell’ampia e sontuosa reception. La hall si allarga in un salotto dall’atmosfera “old time” che lascia presagire di trascorrere piacevoli serate. Lo sguardo poi spazia ammirato sulle colonne e gli archi che abbelliscono il prestigioso bar. Ci rendiamo conto che in questa struttura nulla è lasciato al caso e semplicità e buon gusto convivono alla grande.
La camera che ci è assegnata ci lascia senza fiato: bella, luminosa e ampia (50 mq), arredata con gusto tirolese, con un bagno immenso con vasca, doccia con sauna, e un’ampia terrazza che guarda su un panorama mozzafiato. Nell’hotel, a conduzione familiare, anche i dettagli fanno la differenza, ogni angolo è abbellito con composizioni floreali e raffinati addobbi. Tutto ciò coinvolge anche le raffinate sale ristorante, dove si gustano colazioni sorprendenti e cene con piatti ricchi e gustosi, accompagnati da un ricchissimo e variegato buffet.
 Fiore all’occhiello dell’hotel è la meravigliosa e ampia Spa (raggiungibile attraverso un attraente percorso interno corredato di negozi, boutique e intimi salottini) con sei piscine, con acqua fredda, calda e salata; ci sono poi varie tipologie di saune, di bagni turchi e non mancano ampie sale riposo (quella con caminetto è favolosa) dotate di lettini massaggianti e un centro massaggi con personale molto preparato e gentile. Non manca il centro fitness con un ricco programma che include lo yoga e tanto altro.

Le piscine all’esterno sono un altro must unitamente allo scenografico e ampio giardino (qui servono ricche merende) impreziosito da un coreografico laghetto balneabile, ideale per la rigenerazione di anima e corpo, circondati da un paesaggio incantevole.
La nostra favola Alpenresort Schwarz  è durata due giorni, ma anche il soggiorno al “Camp Alpin”di Seefeld, nell’intimità della dinette del nostro camper, ci ha scaldato il cuore. Ma questa è un’altra storia.




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