lunedì 28 novembre 2016

E Lione s’illumina....






Il Natale a Lione inizia l’8 dicembre con la Fêtè des Lumières, spettacolare  kermesse che fino al 10 dicembre vivacizzerà il centro storico dell’antica capitale della Gallia. La festa è anche una stimolante occasione per visitare questa “Piccola Parigi” che il World Travel Awards cita come migliore destinazione europea per il weekend 2016.

Non me ne ne vogliano automobilisti e viaggiatori in camper, ma perché non pensare di andare a Lione con il TGV (5 ore da Milano e poco più di 3 da Torino) oppure con i nuovi Flixbus (biglietti da 19 euro) con un viaggio rilassante e panoramico e poi alloggiare in chambre d’hotes  (a partire da 56 euro). 
Lione è una città sorprendente e dinamica, ricca di storia, di arte e cultura, di grandi eventi e di curiosità. Si mostra ai visitatori con un incantevole connubio tra quartieri antichi e moderni che le conferiscono un’aura di grandeur e si aggiunge il fatto che è considerata la mecca della gastronomia in Francia, la seduzione è totale. Fondata nel 43 a.C. dai Romani acquistò progressivamente importanza, tanto che sotto Agrippa diventò la capitale di tutte Gallie; significativa testimonianza di quel periodo è il complesso archeologico (anfiteatro, teatro Odéon, le rovine del tempio dedicato alla dea Cibele) situato sulla collina di Fourviére.
L’origine della Fêtè des Lumières
La collina di Fourviére, oltre ad aver ospitato i primi insediamenti della storia di Lione, è anche stato un luogo di devozione votiva alla Vergine. Nel Seicento fu edificata una cappella per invocare la protezione della Madonna contro il flagello della peste. Il pericolo fu scongiurato e i pellegrinaggi si susseguirono nel tempo. L’8 dicembre del 1850 fu inaugurata una statua di bronzo dorato della Madonna e in segno di giubilo i lionesi illuminarono le facciate e le finestre delle case con lampioncini colorati e si riversarono nelle strade con canti e preghiere. Così nacque la Festa delle Luci. Ancora oggi si ripete il rito della processione luminescente, che dalla cattedrale di Saint Jean  si snoda lungo l’erta salita che porta alla basilica di Notre-Dame de Fourviére.
Questa grandiosa chiesa (patrimonio Unesco dal 1998) è tra le più belle dell’intera Francia ed è visitata da due milioni di visitatori l’anno. Dopo aver ammirato i magnifici interni, merita salire i 287 gradini che portano alla terrazza di Saint Michel per godere di un panorama incomparabile su Lione. La basilica si può raggiungere a piedi oppure con la funicolare (la prima in funzione al mondo) che si prende alla fermata metrò di Saint Jean.


La Festa delle Luci oggi
La tradizione religiosa della Festa delle Luci (filmato) si é nel tempo trasformata in un fantasmagorico festival di istallazioni e spettacoli luminosi hi-tech, che coinvolge i quartieri storici Vieux Lyon e la Presqu’ile. Da place Carnot (qui va in scena contemporaneamente il mercatino di Natale) a place des Terraux (dove si affaccia il Municipio rischiarato da fontane di fuoco) le facciate di palazzi e monumenti sono inondati da fasci di luce policromi che sembrano modificarne i profili in fantastiche opere d’arte. 
Sulla Saona sono calati lumini a formare suggestivi percorsi luminosi. Persino le strisce pedonali e la metropolitana sono coinvolte in quest’ orgia di luci. E poi un fiume di gente che inonda allegramente le strade, le piazze e i ponti. Ognuna delle serate della festa offrirà temi, colori e atmosfere diverse facendola diventare una delle feste delle luci più belle al mondo.

Un po’ di Lione
Il capoluogo del dipartimento Rhone-Alpes (il centro storico è Patrimonio Unesco), situato in una bellissima posizione naturale, alla confluenza della Saona e del Rodano, offre un’infinità di spunti per una visita. Ecco in breve gli highlights più significativi:
Vieux Lyon: è un luogo magico, con le sue case colorate, il dedalo di stradine, dove si affacciano brasserie e café, con i caratteristici “traboules” (passaggi segreti tra una strada all’altra).
Cattedrale di Saint Jean: costruzione gotica che presenta all’interno la splendida Chapelle des Bourbons in gotico fiammeggiante.
La Presqu’ile: chiusa tra i due fiumi, su questa penisola batte il cuore culturale di Lione e l’aspetto architettonico è quello tipico ed elegante alla francese, che ricorda Parigi.
Da non perdere la passeggiata da Place Bellecour, una delle più grandi d’Europa e fiancheggiata da palazzi in stile Luigi XVI, a Place des Terraux. Tutta la zona è un cult per lo shopping e la ristorazione.
Croix-Rousse: antico quartiere dei tessitori, la vera anima popolare di Lione, ora diventato un luogo di tendenza. Anche questo quartiere è segnato dai “traboules”, ma in chiave più moderna.

Lione è anche ricca di musei, dall’Institut Lumiére al museo di Belle Arti. Ma la vera chicca si trova alla confluenza del Rodano e della Saona ed è il nuovissimo Musée des Confluence, una spettacolare architettura di vetro, acciaio e cemento creata da Coop Himmelb (L)Au. E’ un contenitore di esposizioni permanenti (storia naturale, scienza e tecnologia, società e civiltà) e d’importanti mostre temporanee.

Lione vanta la più alta densità di locali di tutto il paese, dai tradizionali “Bouchons Lyonnais”, alla brasserie e ai ristoranti stellati con i migliori chef del mondo. Il più famoso è Paul Bocuse, il cui ristorante l’Auberge du Pont de Collonges (Rue de la Plage, poco fuori Lione) brilla di 3 stelle Michelin ininterrottamente da 50 anni. I prezzi sono da capogiro, ma si può gustare un pasto memorabile, come si fa una sola volta nella vita. Altrimenti si sceglie a caso qualcuno degli innumerevoli “bouchons” e brasserie dove, si mangia sempre bene e si spende poco. Oppure si va al famoso mercato Les Halles Paul Bocuse (Cours Lafayette 102), un vero santuario della gastronomia di qualità.

Idea
Se avete tempo e volete andare in camper a Lione, la sosta la si effettua al camping Indigo di Villary (13 km da Lione che si raggiunge in bus).Dopo aver visitato Lione potrete prolungare il viaggio visitando la zona vinicola del Beaujolais, da Villafranche-sur Saone a Macon.



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