lunedì 12 dicembre 2016

Il ritorno del vichingo



Nello slalom il più bravo sono io, sembra dire Enrik Kristoffersen dal gradino più alto del podio in Val d’Isere. Più in basso Marcel Hirscher e Alexander Khoroshilov. L’Italia piazza cinque atleti tra i primi diciannove, Stefano Gross al quinto posto e al diciannovesimo Giuliano Razzoli, ancora lontano dalla forma ottimale.
 Lo slalom di Val d’Isere è stato bellissimo: pista perfetta così come le
condizioni meteo, anche se la temperatura non era certo invernale, e cornice di pubblico fantastica. Stefano Gross parte per primo, scia con grinta ma viene superato nell’ordine dalle maiuscole prestazioni di Marcel Hirscher, Henrik Kristoffersen, Alexander Khoroshilov e da un indiavolato Alexis Pinturault che si sistema al primo posto di manche. Il fortissimo e pirotecnico atleta francese, in odor di podio (dopo quello nello slalom gigante del giorno prima ), spreca tutto dopo poche porte dalla partenza della seconda manche, lasciando impietriti gli spettatori transalpini. Il podio vede dunque la presenza di Henrik Kristoffersen davanti a Marcel Hirscher (staccato di 75/100) e di Alexander Khoroshilov (a 1sec e 92 centesimi).



Queste le posizioni finali della squadra azzurra:
Stefano Gross (quinto), Manfred Moelgg (settimo), Tommaso Sala (13esimo), Patrick Thaler (14esimo), Giuliano Razzoli (19esimo).


Veniamo a Razzoli
Il trauma subito a fine ottobre in Val Senales alla gamba sinistra, la stessa del grave infortunio del 24 gennaio a Kitzbhuel, ha limitato il suo programma di preparazione sulla neve. Allenamento fondamentale volto a diminuire il rischio di infortuni e a restituire resistenza e forza alla massa muscolare (e quella del Razzo non è poca cosa). Già nella gara di Levi, Giuliano Razzoli ha sciato con prudenza, forse troppa, tanto da rimanere fuori dalla partecipazione alla seconda manche.
Invece, sulla difficile pista  “Face de Bellevarde” di Val d’Isere(un muro ininterrotto dalla partenza all’arrivo), Giuliano Razzoli si è impegnato di più e nella prima manche ha messo in mostra qualcosa di buono, ma in complesso la sciata era pesante, imputabile anche secondo i miei colleghi della stampa, a carenza di preparazione.

Razzoli, nella seconda manche, con tracciatura a lui più congeniale, ha fatto vedere buone cose. Viste le sue indiscutibili qualità sicuramente tornerà ai livelli che gli competono, ma bisogna avere pazienza.

<< Per oggi va bene cosi', difficile fare meglio con questa condizione, oggi era importante la qualifica e fare un po' di punti, ma comunque gia' molto meglio di Levi, avanti cosi' e ci vediamo sulla 3tre. Giuli non mollare che torni in cima >> questo è il commento di un amico del Razzo Fan Club




Ora il campione di Villaminozzo avrà a disposizione dieci giorni per prepararsi allo slalom in notturna di Madonna di Campiglio del 22 dicembre, dove l’anno scorso ha conquistato un ottimo quarto posto.




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