martedì 19 aprile 2016

Gran finale di sci a casa di Ötzi



L’evento  “FISI in tour Gran Finale 2016” in programma da dal 21 al 25 aprile è una ghiotta occasione non solo per gli amanti dello sci ma anche per chi vuol scoprire la vera essenza della Val Senales.


La FISI (in collaborazione con Funivie Ghiacciai Val Senales, Blu Hotel e Infront Sports&Media) per festeggiare la chiusura della stagione sciistica ha organizzato uno scoppiettante  “Gran Finale” sulle nevi del ghiacciaio “Hochjochferner”(Giogo Alto).  Le piste, poste a 3200 metri di quota, ospiteranno diverse tipologie di gare e i visitatori potranno sciare in compagnia di numerosi campioni della nazionale di sci alpino, tra i quali Dominik Paris, Peter Fill e Daniela Merighetti; dello sci di fondo, come Federico Pellegrino. Saranno presenti anche la squadra femminile di biathlon e quella di snowborad. Sarà dunque un long weekend ricco di eventi non solo con gli sci ai piedi, ma anche pieno di effervescenti “apres ski” con musica, degustazione di prodotti tipici, incontri con i campioni presso il Villaggio Ötzi Biwak (Rifugio Bellavista Glacier Hotel Grawand). Ci sarà la presentazione delle novità 2017 in tema di sci.
Tutti i tesserati FISI che vorranno partecipare a “Fisi in Tour – Gran Finale” potranno godere di uno sconto del 50% sullo skipass giornaliero della Val Senales (info@valsenales.cc) e chi non ha la tessera potrà tesserarsi in loco. Sarà possibile poi accedere alle tariffe agevolate praticate da Blu Hotels Senales (info: meeting@bluhotels.it oppure al 0365441111)
I viaggiatori in camper troveranno a Maso Corto una moderna area di sosta


Su per la Val Senales
Mentre nella piana di Merano e della Val Venosta si ammira lo splendore delle fioriture primaverili, nella vicina alta Val Senales (soprattutto sul ghiacciaio) protagonista è ancora il luccichio della neve e lo sfrigolio degli sci. La Val Senales è un  angolo di Alto Adige solitario e selvaggio, protetto da una chiostra di montagne che superano i 3000 metri. La valle é rimasta isolata e quasi disabitata fino all’Alto Medioevo a causa della mancanza di strade d’accesso. Era un luogo di pascoli e di passaggio di greggi provenienti dalla Val di Silandro (per il Giogo di Tasca) che si spingevano, attraverso il ghiacciaio, fino alla valle austriaca Ötztal.
Proprio in virtù di antichissimi diritti di pascolo contratti con l’Austria, ancora oggi si svolge una spettacolare transumanza (in maggio la partenza, in settembre il ritorno). Che le creste di questi monti e le nevi perenni fossero un luogo di transito lo dimostra il ritrovamento (19 settembre 1991) poco sotto il Giogo di Tisa sul ghiacciaio del Similaun, del corpo mummificato, verosimilmente di un pastore, vissuto più di 5000 anni fa. La scoperta di Ötzi, questo il nome che gli fu dato, non solo incuriosì tutto il mondo scientifico, ma contribuì a rendere  famosa la Val Senales. I più arditi e allenati potranno cimentarsi nell’escursione sci alpinistica (7-8 ore) che porta al Similaun dove è stato trovato Otzi, al quale è stata riservata un’intera ala del Museo Archeologico dell’Alto Adige.


Superato il pittoresco paese di Naturno, si lascia la statale della Val Venosta per imboccare, sulla destra, una strada incisa nelle pareti rocciose di un’angusta ed inospitale forra sul cui fondo rumoreggia il Rio Senales. Usciti dall’orrido, la valle, vigilata da Castel Juval (nido d’aquila di Reinhold Messner e sede di uno dei suoi sei musei) si apre e inizia declinare le sue bellezze paesaggistiche. Tra i villaggi che punteggiano la valle meritano attenzione quello di Certosa, risorto dopo l’incendio del 1929 che aveva distrutto l’antico
monastero certosino e Madonna di Senales, un raro esempio di simbiosi tra antiche e nuove architetture e dove la “presenza” di Ötzi e delle prime tracce umane nelle Alpi, rivivono nell’Archeoparc. Dopo Madonna di Senales, una serie di ripidi  tornanti, il panorama si apre sulle acque color smeraldo del lago artificiale di Vernago circondato da boschi di larice. Dalla primavera inoltrata all’autunno Vernago è punto di partenza per romantiche camminate intorno al lago o per l’impegnativa escursione che in quattro ore, risalendo la Val Tisa, porta al rifugio Similaun e da qui al luogo del ritrovamento dell’Uomo venuto dai ghiacci.
Superata Vernago, la testata della Val Senales appare in tutta la sua austera bellezza e  lì, all’ombra delle montagne dalle cime perennemente imbiancate, sorge Maso Corto (2004 m). Un tempo, la piccola Cervinia del Tirolo, era un idilliaco e solitario alpeggio; poi con la costruzione della funivia  dei ghiacciai, è diventata un frequentato centro turistico con hotel, residence, una attrezzatissima area di sosta camper e centri sportivi. Forse alcune costruzioni sono un’offesa alla bellezza dell’ambiente, tuttavia e fortunatamente, aggiungiamo noi, un rigido e vincolante piano regolatore ha bloccato l’espansione edilizia.
Neve a go go

Se in altre località alpine, a causa dei mutamenti climatici degli ultimi anni, la neve tarda ad arrivare a Maso Corto già in novembre si possono avere “bianche” e apprezzate sorprese. Se così non fosse, niente paura, in soli sei minuti di funivia si raggiunge l’hotel Grawand (3200 m) da dove si accede alle bellissime piste che ricamano il bianco del ghiacciaio “Hochjochferner”. Trentacique chilometri di piste (comprese quelle di Maso Corto) con scorci panoramici eccezionali che soddisfano gli appassionati dello sci e dello snowboard. Esaltante è la discesa  “Schmuggler” lunga  8 chilometri che, evitando la funivia, scende a valle. Anche sul ghiacciaio si  percepisce la presenza di Ötzi, grazie alla Ötzi -Show-Gallery, un tunnel espositivo ricavato all’interno del Grawand,  con pannelli  che illustrano la vita di 5000 anni fa  e la riproduzione di Ötzi a grandezza naturale, con le sue armi e i suoi utensili. Sempre dalla stazione a monte della funivia si può effettuare un’escursione a bordo del Ötzi-Express che per seracchi, morene,  grotte di ghiaccio i cui giochi di luce all'interno, illustrano in maniera affascinante la nascita e lo sviluppo del ghiacciai.

Nessun commento:

Posta un commento