domenica 10 gennaio 2016

Ad Adelboden, Razzoli “double face”



Ad  Adelboden, sul leggendario pendio del Chuenisbärgli, si è rinnovato il duello tra i “tenori dello slalom” Hirscher e Kristoffersen. Vince il norvegese, secondo l’austriaco e terzo Khoroshilov. Per l’Italia quinto Gross e 10° Razzoli, che effettua un poderoso recupero nella seconda manche.


Adelboden, località turistica dell’Oberland Bernese e tempio dello sci, ha vissuto un difficile weekend. Sabato doveva andare in scena lo slalom gigante maschile ma pioggia battente e nebbia hanno indotto gli organizzatori ad annullare la gara. Nel pomeriggio il tempo è cambiato con ampie schiarite. 
Per il giorno successivo (domenica) le previsioni meteo non sono favorevoli e nel corso della festa in Mariplatz dedicata alla Coppa del Mondo, si fanno gli scongiuri per la gara di slalom speciale. Domenica  mattina (oggi) ad Adelboden fiocca la neve e in alto c’è la nebbia. La pista pullula di addetti che fanno di tutto per consolidare il fondo, a dire il vero già buono e compatto.


La prima manche ostenta l’ormai consueto “déja vu”, con qualche cambio di posizione dei soliti tre, tanto per rendere più spettacolare la gara. Il russo Khoroshilov si aggiudica la prima frazione (e forse si illude, ma verrà stritolato dagli altri due ) seguito da Hirscher e da Kristoffersen

Resistono a questo strapotere (si fa per dire) Dopfer (quarto), Pinturault (quinto), Neureuther (sesto) e il nostro Gross (ottavo) che appare più reattivo rispetto alla gara di Santa Caterina.

E Razzoli ?


Il  campione di Villa Minozzo è sotto osservazione: quest’anno è veloce e potente, forse è anche il più in forma della squadra azzurra e chiaramente ci si aspetta da lui la zampata vincente. Ma ha qualcosa che gli crea problemi di tenuta nel finale di gara. 

Dopo l’uscita di scena a Santa Caterina qui ad Adelboden, dove nel 2015 ha conquistato un convincente quarto posto, la Chuenisbärgli doveva essere la pista da cui ripartire. Invece, sul muro finale commette uno svarione (eccessivo arretramento) che lo penalizza chiudendo la manche con un deludente 21esimo posto. “ Mi sono preso una pausa caffè” scherza il “Razzo” con la stampa.


Ad Adelboden si è visto un Giuliano Razzoli double face: da dimenticare la prima manche, volitiva  la seconda, che con un grande recupero gli regala il secondo tempo di manche (mantenuto per poco tempo) per poi scivolare a fine gara al 10° posto, recuperando 11 posizioni. “ Visto quello che ho fatto nella prima manche, questa posizione è buona. Nella seconda manche ho sciato bene ma nelle ultime venti porte devo proteggermi perché sento che mi manca ancora la condizione per tirare fino alla fine”. Questo il suo commento.
"Cosa sarebbe successo senza la “pausa caffè”?

Domenica prossima si va a Wengen,all’ombra dell’Eiger, per il quinto slalom speciale di Coppa del Mondo.







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