A Wengen
un combattivo Giuliano Razzoli conquista il secondo posto e un indomito Stefano
Gross il terzo.
Il
favoloso weekend di sci dedicato alla Coppa
del Mondo sulle nevi svizzere di Wengen, si è concluso oggi con una
spettacolare gara di slalom.
E’ stato un susseguirsi di magnifiche discese condite
anche da colpi di scena (numerose le cadute) che hanno tenuto con il fiato
sospeso gli spettatori (compresi quelli in giacca blu del Razzo Fan Club).
Le
condizioni climatiche avverse hanno costretto gli organizzatori ad accorciare
il percorso della pista "Lauberhorn" e così i protagonisti hanno gareggiato su un tracciato non ripidissimo
che ha messo in luce la forza e l’agilità da velocista di Giuliano Razzoli.
Partito con il pettorale 8, il “Razzo” di Razzolo ha dato potenza ai
retrorazzi nei punti dove poteva farlo e, memore dei precedenti non favorevoli,
l’ha dosata con saggezza in altri per
non rischiare troppo.
Meglio di lui, nella prima manche sotto una fitta
nevicata, solo il giovane vichingo Kristoffersen.
Stefano
Gross, sceso con il pettorale 1, chiude la manche al quinto posto e Patrick Thaler al 15esimo. Manche
invece sfortunata per Manfred Moelgg
e Riccardo Tonetti.
E
Hirscher ? Beh, “anche
i grandi piangono…” Arriva nono e nella seconda manche, per recuperare,
ne combina di tutti i colori ed esce di scena piuttosto infuriato.
Tornando al
nostro Giuliano Razzoli, va detto che
dall’inizio di stagione sta facendo di tutto (e lo fa caparbiamente e da vero
professionista) per agguantare il podio; ma un po’ di iella (Val d’Isere e
Madonna di Campiglio) e qualche errore di troppo (Santa Caterina), che l’hanno
messo fuori gara, glielo hanno impedito. Va anche detto che sta gareggiando con
un fastidioso problema a un ginocchio che gli impedisce di allenarsi come
vorrebbe.
Alla
fine della prima manche Giuliano Razzoli,
intervistato dalla RAI, appare soddisfatto: “una manche un po’ atipica, non sapevo se adattarmi, ma mi ha ricordato
i vecchi tempi quando queste misure mi piacevano e sono riuscito a sciare bene.
Ora vado
bene in tutte le piste. Nella seconda manche cercherò di fare come nella
prima, magari un pelino meglio”.
Alla
domanda se è possibile battere Kristoffersen che é lì a pochi centesimi, sorridendo
risponde: “ niente è impossibile,
sicuramente è difficile”.
In
effetti così é andata. il norvegese è stato micidiale (quarto slalom vinto) ma
la seconda manche di Giuliano Razzoli
è stata perfetta; ha attaccato come lui sa fare ma ha anche ragionato pensando:
“ Cavolo questa volta sul podio ci vado..”
Superato il traguardo con le braccia alzate e con un urlo liberatorio, Giuliano
Razzoli si gode il decimo podio della sua carriera.
Mi
ha detto al telefono “ Non posso che essere soddisfatto anche
perché sono andato sul podio con un mio compagno di squadra. Comunque è dura. Domenica ci riproverò a Kitzbuehel”.
Poi il festoso abbraccio con il Fan Club giunto da Villa Minozzo in pullman.
Che
dire, godiamoci il "Razzo" che è tornato.
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