Le cinque coppe del mondo vinte dalla Valanga Azzurra ( by Leonardo Bizzaro) |
Il
villaggio di
Trafoi situato nella valle omonima, una laterale della maestosa Val
Venosta, non è solo una tappa che prelude ai 48 terribili
tornanti che portano al passo dello Stelvio (2760 m). Trafoi, gioiello alpino all’ombra
dell’Ortles nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio,
è una meta wilderness di grande pregio che merita un approfondimento. Trafoi e i suoi dintorni offrono
un’esplosione di impareggiabili bellezze naturali, un mix di aria pura e
infiniti silenzi. Posti ideali per chi ama la tranquillità allo stato puro, le
romantiche passeggiate tra prati fioriti e boschi profumati e magnifiche
discese sugli sci.
Questo sport, la cui stagione si protrae fino a maggio inoltrato, a Trafoi è una vera istituzione:
qui è in funzione la più longeva scuola di sci (nata 60 anni fa) dell’Alto
Adige. Le piste non sono lunghe ma spettacolari per i panorami che offrono (
zona della Forcola). Naturalmente in questi luoghi ha imparato a sciare Gustav Thöni che nel marzo 2015 (esattamente il giorno 23) ha festeggiato i
40 anni dalla conquista della sua quarta coppa del mondo di sci.
Correva l’anno 1975, il 23 marzo per l’esattezza, quando a Ortisei in Val
Gardena si svolse una delle gare di sci più emozionanti nella storia di questo
sport. Tre atleti, fra i più grandi del momento,
che si trovarono a pari punti in classifica, dovettero cimentarsi in uno slalom
parallelo per decretare il vincitore della coppa del mondo. I loro nomi erano
Franz Klammer (21 anni), Ingemar Stenmark (19 anni), e Gustavo Thöni (24
anni).
Teatro della gara fu la
ripidissima pista del Ronc (ora non c’è più) lungo la quale si assieparono
40mila spettatori (20 milioni erano incollati alla tv). Klammer, il re delleaa
discesa libera, fu eliminato subito da Helmut Schmalz, mentre
gli altri due campioni si qualificarono senza difficoltà. La finalissima fu dunque uno spettacolare duello
fra Thoeni e Stenmark. Un boato da stadio accompagnò le loro serpentine tra i
paletti stretti. Furono due manches emozionati con la vittoria finale di Gustav
Thoeni (fu l’ultima su Stenmark ) che si aggiudicò anche la quarta coppa del
mondo. “La farfalla” delle piste fu uno dei più grandi nella storia dello
sci.
Dopo
aver lasciato lo sci agonistico Gustav Thöni ha allenato la squadra
nazionale e in particolar modo Alberto Tomba. Oggi insieme alla figlia
Petra gestisce l’Hotel Bellavista di Trafoi, una struttura in stile
alpino dove si sposano in modo armonioso tradizione e modernità. Thoeni, è il
tipico “ragazzo” di montagna riservato ma affabile e disponibile a parlare
delle sue imprese. Lo si incontra facilmente in paese e non manca di
accompagnare gli ospiti del suo hotel in una full immersion tra i magnifici
paesaggi naturali del Parco Parco Nazionale dello Stelvio.
IL MUSEO DI REINHOLD MESSNER
Reinhold Messner non poteva scegliere location
più autentica per il suo museo del ghiaccio e per l’allevamento dei suoi yaks tibetani. La
peculiare esposizione di Messner si sviluppa all’interno di un bunker
sotterraneo e si articola, con immagini e attrezzature originali, sui temi
dello sci, delle scalate sul ghiaccio, delle spedizioni polari e sul fenomeno
delle valanghe. Emozionante è il filmato sui momenti più significativi della
vita di alpinista di Reinhold Messner
e incuriosisce la figura dello Yeti che
s’intravede dietro ad alcune colonne. In superficie accanto all’ingresso c’è il
singolare ristorante “Yak & Yeti” (di proprietà di Messner), che propone
piatti a base di carne di yak (che è priva di colesterolo come afferma Messner)
e pietanze con prodotti dell’azienda agricola di proprietà dell’alpinista.
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