domenica 15 marzo 2015

“Lampo azzurro” a Kranjska

E’ quello del “Razzo” che con due manche superlative nello slalom speciale di Kanjska Gora, sale sul secondo gradino del podio, bissando il risultato ottenuto nel 2009.


 Oggi, al termine della seconda manche dello slalom di Kranjska Gora, la soddisfazione illumina il volto di Giuliano Razzoli rivolto verso il folto gruppo del suo irriducibile fan club. E il campione di Villaminozzo ne ha ben donde, visto che in questa stagione ha cercato e sfiorato più volte il podio e se ai Mondiali non fosse uscito, una medaglia la portava a casa. 

Il “Razzo” è soddisfatto anche per essersi tolto, con caparbia costanza, l’amaro in bocca per stagioni per niente soddisfacenti (dopo l’oro di Vancouver 2010, solo un secondo posto in Coppa del Mondo in Val Badia nel 2011), anche per colpa di problemi fisici, errori e, perché no, un po’ di sfortuna perché lo slalom è pieno di insidie. Ma questo è un altro Razzoli. Alla vigilia dello slalom di Kranjska, Giuliano Razzoli aveva detto: << In Slovenia voglio un podio e magari un altro alla finale di Méribel in Savoia, il 23 Marzo.

Giuliano Razzoli finalmente è tornato nel “ primo gruppo “: è potente e cattivo come lo voleva Alberto Tomba, ma soprattutto è attento, pulito, preciso e le sue serpentine sono autentiche pennellate. Il suo modo di sciare lo fa apparire lento, come un diesel (come dice qualcuno), invece la sua azione è redditizia, da “Razzo” infatti.

Ma veniamo ai fatti. Le previsioni meteo avevano previsto nebbia,leggera pioggia e temperatura quasi primaverile, per questo i preparatori sloveni avevano trattato la pista Podkoren con sale. Niente nebbia e niente pioggerella, anzi tempo discreto. Alle 9,30 Inizia la gara, la tracciatura della prima manche è italiana e permette discese veloci. Il fenomeno Marcel Hirscher parte come lui sa fare con il pettorale 1 ma sul muro finale commette un grave errore e a fine manche si classifica al 19esimo posto. I nostri atleti Patrick Thaler e Stefano Gross si piazzano rispettivamente al quinto e sesto posto, mentre chiude all’11esimo posto Manfred Moelg.
Giuliano Razzoli si stacca dal cancelletto con il pettorale 9 e interpreta la manche in modo fantastico conquistando provvisoriamente il secondo posto a 18 centesimi da Mattias Hargin (primo).

La seconda manche si svolge con cielo nuvoloso e umidità in aumento e la pista si segna presto. Marchel Hirscher scende da Superman e guadagna dodici posizioni, innervosendo Neureuther  suo competitor nella conquista della Coppa di specialità.  Male gli azzurri Gross e Thaler che commettono gravi errori praticamente nello stesso tratto di pista e finiscono molto lontano dalle posizioni che contano. Si salva solo Moelg che con una gara ordinata, guadagna il 13esimo posto finale.  La gara è bellissima e si arriva alla discesa dei migliori tre della prima manche.

Il giovanissimo norvegese Henrik Kristoffersen compie un capolavoro e balza in testa; scende Razzoli che conferma il suo ottimo stato di forma ed è secondo. Sugli spalti il suo Fan Club (giunto in pullman griffato Ferrari) è in fibrillazione perché deve scendere solo Hargin che era al comando della prima manche. Lo svedese già nel primo tratto perde 30 centesimi e non riesce più a recuperare finendo al terzo posto. Giuliano è secondo (l’ottavo della sua carriera) ed è “fuori dal tunnel”.




 Queste le  dichiarazioni di Razzoli alla stampa. << Questa è la stagione della mia rinascita, ho messo la ciliegina sulla torta, ma è tutta la stagione che sto andando bene. Anche ai Mondiali andavo bene, ma lì è andata male. Questo di oggi è un risultato che ci voleva. Ringrazio chi ha sempre creduto in me, la squadra che quest’anno ha lavorato bene e mi ha dato fiducia. Dedico questo podio alla mia famiglia, agli amici del fan club e in particolare ad Adriano il papà di mio cognato Gaetano, che è scomparso. Gli avevo sempre promesso un podio in Coppa, ma non ci sono mai riuscito >>.




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