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Sansepolcro stanno per iniziare i lavori di restauro del “più bel dipinto del
mondo" : La Resurrezione, di Piero della
Francesca.
Sarà anche un angolo di Toscana un po’ in disparte
e riservato, eppure, Sansepolcro, nobile
cittadina adagiata nel mezzo del sereno
e incantevole paesaggio dell’ Alta Valtiberina, motivi
di richiamo ne ha parecchi. Su tutti un nome, quello di Piero della Francesca,
grande e sublime pittore del Quattrocento che in questo borgo nacque e visse
per lunghi periodi.
Nella seconda sala del Museo Civico biturgense (tra
i primi dieci recensiti dalla stampa straniera) i visitatori rimangono
storditi al cospetto della bellezza dell’affresco raffigurante la “Resurrezione” (eseguito tra il 1450 e
il 1463). Ora, il capolavoro del grande Piero della Francesca necessita
di interventi urgenti, mai avviati per carenza di risorse. E proprio sul tema restauro, venerdì
21 novembre è stato un gran giorno. Infatti, presso
la Sala della Resurrezione, con la partecipazione del Sottosegretario al Ministero dei Beni
e delle Attività Culturali e del Turismo, Ilaria
Borletti Buitoni, si è tenuta una conferenza stampa nel corso della quale è stato annunciato l’Ok
all’operazione.
La “Resurrezione”,
dipinta su una parete dell’antica sala dei Conservatori, nei suoi cinque secoli
di vita non è mai stata oggetto di interventi significativi di restauro, eppure
una serie di alterazioni il prezioso dipinto le ha subite e sono altresì
presenti fenomeni di degrado. Tra l’altro, Sansepolcro si trova in una
zona a rischio sismico e l’opera di Piero viene costantemente monitorata da
sensori.
Grazie al generoso contributo di 100.000 euro donato dal mecenate Aldo
Osti ( ex dirigente della Buitoni – la pasta italiana più famosa al mondo
che fu “inventata” proprio a Sansepolcro) e allo stanziamento di 40.000 euro da parte del Comune di
Sansepolcro, il cantiere può essere subito avviato.
L’operazione di restauro della “Resurrezione”, che durerà presumibilmente 18 mesi, sarà effettuata
dall’Opificio delle Pietre Dure di
Firenze e dalla Soprintendenza di
Arezzo. Verrà messo in opera un ponteggio inedito che permetterà al
pubblico di seguire i lavori e al tempo stesso ammirare il capolavoro di Piero
della Francesca, che lo scrittore inglese Aldous Huxley, nel 1924, definì: “la più bella pittura del mondo” .
Durante la conferenza stampa ecco un significativo
passaggio del discorso del Sindaco di
Sansepolcro, Prof.ssa Daniela Frullani:
<< Ringrazio a nome della
città di Sansepolcro il dott. Aldo Osti, per il quale la nostra comunità
riserverà sempre un posto speciale per la sua grande generosità. In questi
tempi così complicati chi decide di devolvere una cifra così importante per la
cultura e la conservazione del patrimonio artistico, è sicuramente mosso da
grande altruismo e attenzione verso le generazioni future >>
Inoltre: << Speriamo che tutto
questo sia di buon auspicio per una resurrezione più generale del nostro Paese
che potrà avvenire attraverso l’arte e la cultura”
Higlight of Sansepolcro:
- passeggiare per via XX settembre l’arteria pulsante del centro storico,
coronata da eleganti edifici
- infilarsi nei vicoli medioevali e fare il giro delle mura medicee
- ammirare i palazzi rinascimentali che coronano Piazza Torre di Berta
- visitare la Cattedrale
romanico-gotica (da ammirare all’interno una mirabile “Ascensione” del
Perugino, una “Resurrezione di Raffaellino del Colle e il “Volto Santo”, un
mirabile e policromo crocefisso, forse di
origine carolingia)
- ammirare la “Deposizione” del Rosso Fiorentino nella chiesa di San
Lorenzo
- un’occhiata alle slanciate logge del Palazzo Laudi
- Museo Civico: oltre alla Resurrezione, ammirare un’altra opera di Piero
della Francesca il Polittico della Misericordia
- Visitare l’Aboca Museum
Shopping:
- spaccio Inghirami (via
Macelli) vendita di abbigliamento uomo e donna di produzione propria
- spaccio Cose di Lana (zona
industriale Santa Fiora) vendita maglieria dei suoi marchi più famosi Il
Granchio e Francesca Dei.
Cucina tradizionale:
- Ristorante Il Fiorentino
dolcezze:
- Pasticceria Chieli
operante dal 1948. Tradizione, tecnica raffinata, uso d’ingredienti genuini
sono alla base della produzione della pasticceria. Paste e dolci a go go,
cioccolateria da leccarsi i baffi, aperitivi particolari e stuzzichini vari. E
per Natale la “scultura” più dolce che ci sia: il Panettone.
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