Nell’ultima gara di Coppa del
mondo di sci svoltasi domenica 9 marzo sulla magnifica pista Podkoren di Kranjska
Gora, Giuliano Razzoli, per soli 19
centesimi di scarto, non potrà partecipare alle finali di Lenzerheide (dove peraltro il Razzo arrivò primo nel 2011). Mancavano
solo sei punti per raggiungere il 25esimo posto nella classifica di slalom che
gli avrebbe consentito appunto di partecipare alla finale sulle nevi svizzere.
Una stagione alquanto difficile quella che ha vissuto l’olimpionico di Vancouver alle prese con la sfortuna (anche qualche errore di troppo) ma soprattutto con problemi fisici che hanno ridotto l’attività di preparazione.
Domenica 9 a Kranjska
Gora appare inondata di sole che
illumina le acuminate vette delle alpi Giulie. Tanta neve nella valle bagnata
dalla Sava e sulla pista Podkoren, un muro
bianco perfettamente lisciato. Tanta gente anche sugli spalti in un tripudio di colori, suoni, cori e
continue “ola”. E non manca
l’ondeggiante macchia azzurra creata dai tifosi del Razzo fan club, giunti in
pullman da Villaminozzo. La neve sulla pista è dura, ottimamente trattata, ma per
la temperatura primaverile, in particolare durante la seconda manche, diventa
via via meno consistente.
La
prima manche inizia alle 9.30 e Giuliano
Razzoli, partito con il pettorale 25, parte bene e scende tra i paletti (con la pista però già
segnata) con una sciata fluida, senza sbavature ed errori, tanto che al primo
intertempo registra un ritardo di soli 25 centesimi dal campione olimpico Mario Matt. Nella seconda parte perde
un po’ di terreno nei confronti dell’austriaco e taglia il traguardo con un +
0,99 classificandosi all’11esimo posto,
disputando la miglior manche della stagione.
Il tracciato della seconda manche,
disegnato dall’allenatore della squadra italiana Jacques Théolier, si presenta
regolare e adatto ai velocisti:
ma la
neve, continuamente trattata con il sale, ha ceduto alle temperature che si
sono rialzate facendo aumentare lo sforzo fisico degli sciatori.
Razzoli dopo un buon primo
intermedio, rallenta visibilmente (un po’ il leit motiv che lo ha accompagnato
in questa stagione) tagliando il
traguardo al 14esimo posto con +1,82 di ritardo dal vincitore Felix Neureuther.
A Kranjska (dove arrivò secondo
nel 2009) per Giuliano Razzoli si tratta del secondo miglior risultato
stagionale dopo il 13esimo posto di Schladming e chiude così la stagione
2013/14 al 26esimo posto della classifica generale.
Questo il commento del Razzo:
“Sono
contentissimo della mia prima manche, ho fatto una grandissima prova nonostante
sia partito con il numero 25. Nella seconda, con la neve molle, mi sono trattenuto…
dovevo arrivare in fondo e così è stato… Almeno sono nei 30 e per me questo è
importante per il prossimo anno. Dopo tante uscite avrei voluto cercare un
podio ma ho dovuto accontentarmi di un po’ di punti. Purtroppo non saranno
sufficienti per entrare nella finale di domenica prossima a Lenzerheide ma
continuerò a lavorare con determinazione per essere più costante nella prossima
stagione di gare…”.
Lo slalom speciale di Kranjska Gora è stato vinto dal
tedesco Felix Neureuther con 1:45,50 seguito dal connazionale Fritz Dopfer a +
0,59 centesimi e dal norvegese Henrik Kristoffersen a + 0,79.
Gli italiani: 4° Patrick Thaler a + 0.86, 10° Manfred
Moelgg a + 1.63, 10° Stefano Gross a + 1.63 e 14° Giuliano Razzoli a +
1.82.
A fine gara il pullman con i tifosi del fan club lascia
Kranjska Gora per il rientro in Italia. Prima tappa l’area di servizio Ledra
ovest sull’A23 per una sosta nel segno
dei sapori reggiani e per salutare il Razzo giunto a bordo della sua Audi. All’appuntamento sono arrivato in camper e al
posto della solita intervista ho lasciato al Razzo il commento sulla gara di
Kraniska. Ecco il video:
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