Un
avveniristico cofano in alluminio giallo, “continuazione” della ottocentesca
casa natale di Enzo Ferrari, avvolge una peculiare sede museale che racconta la
vita e la passione del padre delle "rosse".
Il giallo è il colore ufficiale di Modena, tinta che
fu scelta da Enzo Ferrari come sfondo per il suo cavallino. A Modena,
in un quartiere che per vari motivi (compresa la sicurezza) aveva bisogno di
riqualificazione, è infatti sorto, nel 2012, un museo dedicato alla storia di
un mito conosciuto in tutto il mondo.
<<Se lo puoi sognare lo puoi fare >>; sull’onda di questa frase di Enzo Ferrari, leggendario fondatore
della casa del cavallino, il sogno del figlio Piero Ferrari,
presidente onorario della Fondazione Casa Enzo Ferrari, di realizzare un
museo attorno alla casa natale del "Drake", si è avverato e sta
avendo anche un grande successo di visitatori.
La prestigiosa e cromatica opera architettonica
(disegnata dal compianto architetto praghese Jan Kaplicky), coniuga in modo
mirabile il contesto storico della casa natale e della vecchia officina con le
più recenti tecnologie costruttive e rappresenta una delle strutture
museali più belle realizzate oggi in Italia.
E’ una scommessa sul futuro del made in Italy ed è un
punto di riferimento internazionale per il turismo a Modena e nell’intera Motor Valley.
“ Mio padre amava profondamente Modena e
naturalmente Maranello e quindi mi ha reso felice questo tributo in suo
ricordo” Queste le parole di Piero Ferrari nel corso di una mia
intervista nel corso dell'apertura della mostra temporanea "Grand
Prix" del maggio 2013.
Piero Ferrari |
Nell’ampio e modernissimo salone, le auto sono esposte come se fossero opere d’arte. Tanti i gioielli in mostra espressione dei grandi marchi italiani e patrimonio di collezioni e musei internazionali di grande prestigio. Le esposizioni sono temporanee, ora è di scena la mostra "Capolavori senza tempo" con una sfilata delle macchine (gran turismo e sportive) più iconiche ed eleganti della storia del marchio Ferrari. Tra le tante "star" si ammirano in sequenza: la 750 Monza del 1954, la 365 GTS4 del 1969, la California del 2008 e chiude la parata la recentissima Monza SP1
Ferrari 750 del 1954 |
Ferrari Monza SP1 |
La superficie complessiva del museo di
circa 5.000 mq, comprende, oltre alla parte espositiva, un’aula per la
didattica con centro di documentazione digitale, una conference-room, una
saletta per proiezioni cinematografiche, uno store e una
caffetteria/ristorante.
Da non perdere l'emozionante
filmato, accompagnato dalla voce di Luciano Pavarotti, che
racconta la vita di Enzo Ferrari.
Nella vecchia officina Ferrari
In questa parte del museo ospitata nella vecchia
officina perfettamente restaurata, un peculiare allestimento multimediale che
racconta i punti salienti della vita del Drake e mostra oggetti e
documenti che lo hanno reso famoso nel mondo. La suggestiva sala mostre si
ammira una serie di motori, progettati per le auto da corsa e da strada: i
meccanismi sono di una perfezione assoluta.
La visita al museo Casa Enzo
Ferrari (www.museocasaenzoferrari.it) è anche un
buon motivo per scoprire Modena, i suoi monumenti e gustare la sua
straordinaria cucina: per esempio alla Trattoria Aldina.
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