Incastonato come una gemma nell’entroterra del Ponente Ligure, Perinaldo ti accoglie con il silenzio e l’incanto dei suoi vicoli, con i misteri dell’Osservatorio Cassini, con panorami mozzafiato e il sapore autentico dei suoi carciofi. A Perinaldo le meraviglie sono di casa.
E non è solo il fascino inaspettato dei suoi “caruggi”, o il panorama che spazia dalle colline fino al mare. È l’atmosfera. Una calma autentica che mi ha avvolto appena ho messo piede nel borgo, facendomi capire di essere giunto in un posto speciale che non si visita soltanto: si respira e si assapora.
Perinaldo,
dove il cielo parla alle stelle
Perinaldo, (tra i Borghi più Belli d’Italia e Presidio Slow Food) sorge a 600 metri di altezza su un crinale che corre da est a ovest, con le case in parte esposte a sud, verso il mare e la Valle del Verbone (o del Crosia) inondata di ulivi, e in parte a nord, con lo sfondo delle Alpi.
uno sguardo verso la Valle del Verbone
Perinaldo, tra il Seicento e il Settecento
diede i natali a due famiglie di astronomi, i Cassini e i Maraldi.
Il celebre scianziato e astronomo Giovanni Domenico Cassini (lavorò alla corte del Re Sole e insegnò all’Università di Bologna, dove progettò la meridiana che si trova sulla Torre degli Asinelli.
A pochi passi dal santuario ho
imboccato il “caruggio” principale di Perinaldo che porta nella piazza della
chiesa parrocchiale. Il resto del borgo è un labirinto di vicoli, archi in pietra, scalinate
segrete, sottopassi misteriosi e fontane. È il posto perfetto
per perdersi, nel senso più bello del termine.
Perinaldo, dalla storia millenaria, è testimone di secoli di cultura contadina e astronomica, raccontata attraverso fotografie appese ai muri delle case.
Ogni
tanto si aprono scorci improvvisi sulla vallata verso il mare e dall’altra
parte sulle montagne e sugli incantevoli borghi di Apricale e Baiardo.
Nel cuore del borgo mi ha lasciato a bocca aperta è stata la Via Affrescata (nota anche come Vicolo Dipinto). E’ uno stretto pertugio trasformato in galleria d’arte a cielo aperto, dove i muri e i portoni parlano, i colori delle opere d’arte sorprendono e ogni angolo è una piccola meraviglia da immortalare o semplicemente da vivere.
La meraviglia del vicolo dipinto
Una piazza terrazza
Di notevole impatto è la piazza su cui si affacciano la chiesa parrocchiale di San Nicola e l'edificio di epoca medioevale che ospitava il vecchio municipio.
La chiesa di San Nicola dalla candida facciata, è un bell’esempio di architettura barocca, al suo interno custodisce uno splendido organo e la tela del “ Santo Suffragio” della scuola del Guercino, donata dall’astronomo Cassini.
Dalla piazza attraverso un arco si accede a una terrazza da cui si gode di un bellissimo panorama.
Perinaldo possiede anche un castello dove ha vissuto la famiglia di astronomi Maraldi, ma per comprenderne al meglio la struttura bisogna osservarlo da lontano, lungo gli ultimi tornanti della strada che sale dalla riviera.
Un carciofo da applausi
Perinaldo, oltre alla bellezza, vanta un tesoro gastronomico: il “Carciofo di Perinaldo”, presidio Slow Food. Coltivato sulle colline, senza spine e dal gusto unico, è l’ortaggio protagonista di ricette semplici e deliziose: fritto in pastella, stufato con le erbe aromatiche locali, oppure crudo, tagliato fine, con un filo d’olio extravergine. Assaggiarlo qui, magari al Bar Ristorante “Au Gaggian”, dove ogni piatto racconta una storia contadina che resiste e si rinnova.
Cose da non perdere a Perinaldo
· L’Osservatorio Cassini: per una visita guidata tra pianeti, costellazioni e telescopi.
· La Chiesa di San Nicola da Bari: con il suo splendido organo e i decori barocchi.
· Il Museo Cassini: per approfondire la figura dello scienziato e l’eredità astronomica del borgo.
· La Via Affrescata: pura poesia urbana.
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