mercoledì 4 marzo 2020

Buon compleanno Lucio, ovunque tu sia


Lo festeggerai in un’altra dimensione, forse sull’”ultima luna” oppure “là dove è profondo il mare”. Chissà. I tuoi fan non dimenticano il 4 marzo 1943 e nemmeno il primo marzo 2012 quando sei venuto a mancare improvvisamente a Montreux.


Oggi 4 marzo 2020 si festeggia il compleanno del funambolico cantautore bolognese Lucio Dalla, lo si fa in tono ridotto per colpa del COVID-19. In programma, fino all’8 marzo, c’era la rassegna “Si muove la città” organizzata dalla Fondazione Lucio Dalla affiancata da Comune di Bologna, della Fondazione Teatro Comunale, della Cineteca di Bologna, di Bologna Welcome, del Consorzio degli Esercenti di Via D’Azeglio Pedonale, di Confcommercio Ascom. L’articolata rassegna “Si muove la città”, è stata posticipata ad altra data così l’iniziativa “Ci vediamo da Lucio”, che prevede le visite alla casa museo di Lucio Dalla.


Bologna non ha mai dimenticato quel cantante piccolino, con un copricapo in lana sempre calcato in testa e la barba folta e nera. Passeggiando in Via d’Azeglio, la sua via di una vita, lo si immagina entrare al Gran Bar (dove chiedeva un pucc-cappuc, cappuccino con poco latte) o al Duca d’Amalfi nella pittoresca Piazza dei Celestini, oppure camminare qua e là in Piazza Maggiore, fermarsi a salutare la gente o dare indicazioni sulla sua amata città. Tranquilli,” a Bologna non si perde neanche un bambino”.


Era il 4 marzo 1943 e in un palazzetto di Piazza Cavour nasceva Lucio Dalla. Qui sarà installata una lapide a ricordo, mentre di fronte, nel giardino, Lucio sarà sempre presente, seduto con lo sguardo rivolto alla casa natale, immortalato dall’artista Antonello Paladino in una scultura voluta da Lino Zaccanti, cugino ed erede legato all’artista da un particolare legame di affetto e gratitudine, che ricorderà a tutti, bolognesi e visitatori il legame indissolubile tra Lucio e la sua città. Va anche precisato che la famosa canzone Piazza Grande, non è riferita a Piazza Maggiore ma a Piazza Cavour.

Dormo sull’erba e ho molti amici intorno a me, gli innamorati in Piazza Grande.”


“Come è profondo il mare”
Le Tremiti sono state il grande amore e per certi versi la musa ispiratrice dell’indimenticato e indimenticabile Lucio Dalla. Alcune delle sue più belle canzoni “Com’è profondo il mare” e “4 marzo 1943”, sono nate qui.  Sull’isola di San Domino ci andava da ragazzo con la madre in occasione delle vacanze e ha continuato ad andarci da adulto e cantante.



 Lo faceva per allontanarsi dalle luci della ribalta e per immergersi nelle bellezze incontaminate dell’arcipelago, per assaporarne la tranquillità e la vita semplice degli isolani che lo hanno amato e lo amano ancora. Alle Tremiti tutto parla di Lucio: dalla villa di San Domino, affacciata sulla splendida Cala Matano, dove trasse ispirazione per Luna Matana (il suo album del 2001), alla piazza del Castello sull’isola di San Nicola, teatro dei concerti estivi con grandi nomi della musica. 


E poi nelle dediche incise qua e là sui muri, persino nel remoto cimitero di San Nicola e nelle tante foto. Come nel ristorante Architiello della sua amica Caterina, dove peraltro si mangia divinamente con vista mare. Lucio Dalla ha anche contribuito alla battaglia dei “cattivi pensieri” (da “come è profondo il mare”) contro l’installazione delle trivelle al largo delle Isole  Tremiti, uno dei paradisi naturali italiani.









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