domenica 21 giugno 2015

Cronaca di un premio

Dopo il riconoscimento nel 2013 a Parma con il  premio giornalistico “L’Italia in camper”, sono tornato di nuovo sul podio in quel di Zagabria con la conquista, per l’Italia, del premio giornalistico internazionale  Zlatna Penkala (Golden Pen).


 Tutto é cominciato da una lettera dell'Ufficio Turistico Croato di Milano che mi comunicava: << L' Ente Nazionale Croato per il Turismo ha istituito il premio giornalistico "Zlatna Penkala" (Penna d'oro) che sarà assegnato all'autore del miglior reportage turistico, ovvero alla migliore trasmissione televisiva/radiofonica sulla Croazia. La commissione dell'Ente Turistico Croato di Milano, esaminando tutti reportage realizzati nell'anno 2014, ha deciso di nominarLa per il reportage "Destinazione Slavonia" pubblicato sulla rivista Caravan e Camper Granturismo e che concorrerà insieme agli altri servizi realizzati da giornalisti stranieri all'assegnazione di questo premio. La manifestazione "Penna d'oro" avrà luogo a Zagabria dal 12 al 14 giugno 2015 >>.
Venerdì 12 giugno sono partito, in compagnia di mia moglie, in auto alla volta di Zagabria che raggiungo in circa sei ore di viaggio. La scelta di viaggiare in auto (potevamo andare con volo aereo peraltro offerto dall'Ente Nazionale Croato per il Turismo) é stata motivata dal fatto che dopo Zagabria dovevo impegnarmi in un press tour alla scoperta della bellissima regione dello Zagorje.
Giunti a Zagabria abbiamo effettuato il check in all'Hotel Sheraton (struttura moderna e con servizi eccellenti) e dopo aver sistemato i bagagli in camera abbiamo pranzato al ristorante facendo così la conoscenza dei giornalisti provenienti da quasi tutti i paesi europei, nonché dal Giappone e dagli Stati Uniti.
Una certa difficoltà si é palesata nel comprenderci: il mio inglese, ahimé, é misero e "maccheronico" ma ho risolto grazie all'aiuto della regista di Rai3 Anna Rita Di Francesco (dello staff di "Alle Falde del Kilimangiaro") e di Branko Curic, direttore dell'Ufficio Turistico Croato di Milano.
Il pomeriggio di venerdì è stato occupato da una prima visita guidata di Zagabria composta da due peculiari nuclei: il “Donji grad” (Città Bassa) e il “Gornji grad” (Città Alta). Il primo nucleo è un susseguirsi di strade e piazze, alternate da splendidi parchi e circondate da imperiosi palazzi, veri capolavori d’ispirazione  neoclassica e barocca, affiancati ad altri edifici del razionalismo croato. Cuore della Città Bassa è la piazza Bana Josipa Jelacica,  scenografica, animatissima e con i tram blu che vanno e vengono, che la rendono ancor più pittoresca. La città alta è la parte più antica di Zagabria, con la Cattedrale dell’Assunzione, la chiesa di San Marco con il tetto a mosaico che riproduce gli stemmi della città, della Croazia, della Dalmazia e della Slavonia.
Non entro in ulteriori dettagli descrittivi perché Zagabria, città bella e accogliente, dove è stata inventata la penna stilografica e la cravatta, la racconterò sulle pagine del numero di ottobre di CeC Granturismo.

All’ora di cena le guide ci hanno accompagnato al ristorante Dubravkin, locale elegante con wine bar dove abbiamo gustato piatti di alta cucina; poi, in piena notte, passeggiando per le strade della “città alta”fiocamente illuminate, abbiamo preso parte a un singolare tour interattivo (Night tour "The Secret of Grič") con varie e suggestive  scene in costume legate alla storia di Zagabria.


Sabato 13 giugno

Al mattino di nuovo in giro per la capitale croata, ci intrufoliamo tra le bancarelle del coloratissimo mercato di Dolac, ammirando la scenografia dell’Ottagono, la più famosa galleria della città e passeggiando lungo le pittoresche strade intorno alla cattedrale; abbiamo poi raggiunto la “città alta” con la singolare funicolare (66 metri di tragitto). Un colpo di cannone, come al Gianicolo, ha annunciato il mezzogiorno e l’inizio della lunga cerimonia del cambio della guardia nella vicina e suggestiva piazza antistante la chiesa di San Marco.
Al termine del rito del cambio della guardia, era stata prevista una breve visita al Museo dei Cuori Infranti, una sosta all’insolita cappella votiva sotto le volte della Porta di Pietra e poi tutti a pranzo al ristorante Klub knjizevnika (con affaccio sulla piazza Bana Josipa Jelacica). Al termine rientro in hotel per prepararsi alla cerimonia di assegnazione del premio Zlatna Penkala.
 
La location scelta dagli organizzatori è Palazzo Dverce, edificio in stile eclettico sede della municipalità di Zagabria dove vengono ricevuti gli ospiti di prestigio. Gli interni del palazzo sono sontuosi, con sale ricche di stucchi dorati, specchi e arredamenti preziosi. In questa ambientazione siamo stati accolti personaggi in costumi ottocenteschi, le massime autorità cittadine e quelle del Ministero del Turismo e dell’Ente Croato per il Turismo.
Dopo il brindisi con vini dello Zagorje, la bellissima sala dei ricevimenti ci ha accolti. La tensione durante i preparativi della cerimonia di premiazione si è presto tramutata in emozione quando una brava bella ed eclettica presentatrice ha chiamato e presentato uno alla volta i vincitori del premio. Passano i minuti (ero in trepidazione) poi  la presentatrice annuncia:
Mister Osvaldo Ferretti, from Italy, golden pen award for reportage “Destination Slavonia”.....
 

Che dire, ho provato una malcelata emozione che ho condiviso con Anna Rita Di Francesco, vincitrice del premio Zlatna per l’area trasmissioni tv. Concluse le premiazioni il pullman riservato ci ha portato all’Hotel Esplanade, dove un tempo alloggiavano  i viaggiatori dell’Orient Express. Sulla scenografica terrazza dell’hotel è andata in scena la cena di gala accompagnata da strepitosa musica dal vivo che si è protratta fino a notte fonda.


 



Il nome del premio Zlatna Penkala è legato all’ingegnere Slavoljub Penkala che nel 1907 a Zagabria inventò la penna a sfera e la penna stilografica, che nel tempo furono simboli e strumenti della professione giornalistica.
Personalmente sono veramente soddisfatto per la conquista di questo premio, ambito e autorevole: mi sento inoltre onorato di essere una sorta di ambasciatore della Croazia, una terra che ho descritto (a partire dal 2004) dall’Istria a Dubrovnik, isole comprese, in otto reportage pubblicati sulla rivista Cec Granturismo .
Dedico questo premio alla magica Slavonia e alla sua gente, squisita ed accogliente.







4 commenti:

  1. A dimenticavo sono Alessandro Parenti da Palau

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  2. Grande Lalo dopo Giuli un altro italiano conquista Zagabria. Ciao Alessandro Parenti

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  3. Grande Lalo dopo Giuli un altro italiano conquista Zagabria. Ciao Alessandro Parenti

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